Camorra, Gelli: “La Toscana
non diventi terra di conquista”

“Lo avevamo detto e denunciato più volte ma purtroppo la nuova inchiesta sulla camorra che ha portato a sette arresti e 31 indagati, dimostra come la Toscana sia nel mirino delle mafie che minacciano e aggrediscono il nostro tessuto sociale e produttivo”.

E’ questo il commento di Federico Gelli, responsabile Legalità e Sicurezza del PD Toscana, in merito all’operazione di Polizia di Stato e della Guardia di Finanzia, coordinate della Direzione Distrettuale Antimafia di Firenze, che martedì 13 dicembre ha stroncato un gruppo criminale legato ai clan camorristici. Questo gruppo operava da diversi anni in particolare contro le imprese in difficoltà intimidendo tramite sistematiche aggressioni mafiose gli imprenditori con problemi economici fino a prendere il controllo delle loro aziende e sottraendo al fisco di milioni di euro che poi venivano investiti in Toscana e altre regioni.

“Non bisogna abbassare la guardia – aggiunge Gelli – ed è necessaria una forte mobilitazione da parte di tutti contro l’infiltrazione mafiosa. Vogliamo poi ringraziare le Forze dell’Ordine e la Magistratura per l’ottimo lavoro svolto e per gli importanti risultati ottenuti nelle ultime settimane contro il crimine organizzato, mentre alle istituzioni chiediamo di essere vigili soprattutto in una fase di grave crisi economica come quella che stiamo vivendo, in particolare nella lotta all’evasione fiscale e il mantenimento della legalità”.