Bramerini: “Siccità, dato strutturale e non emergenza. Introdurre sistemi idrici duali in edilizia”

Tra l’autunno inverno del 2011 e l’inizio del 2012 la Toscana ha avuto un calo del 70% di afflusso d’acqua, tranne, purtroppo nella Lunigiana, dove al contrario le eccessive piogge che hanno fatto esondare il Magra hanno causato danni e perdite di vite umane. Sono situazioni che si ripetono ogni 3 – 4 anni con cadenza regolare, ormai non possiamo più considerare la siccità un’emergenza ma un dato strutturale, e come tale dobbiamo essere in grado di gestirlo”.

Così l’assessore all’ambiente Regione Toscana Anna Rita Bramerini ieri alla Festa democratica regionale e metropolitana in corso al Parco delle Cascine durante il dibattito “Oro Blu: tutelare e gestire le risorse idriche” con Alberto Biancardi, dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas, Oliveiro Giorgi, di Water right foundation, Giuseppe Sardu, presidente di Acque spa, Gabriele Toti, responsabile servizi pubblici locali Pd Toscana.

“Sarebbe necessario stabilire per gli interventi di riqualificazione edilizia e per le nuove costruzioni sistemi idrici duali, per non sprecare acqua idropotabile”, ha proseguito Bramerini.

A introdurre il dibattito Gabriele Toti che ha parlato del bisogno di “tutelare la risorsa idrica, diffondendo l’importanza di un uso consapevole, recuperare il rapporto con gli utenti, tenendo di conto delle esigenze delle famiglie, anche a seconda del numero dei componenti”.

Biancardi ha illustrato il ruolo dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas e del processo, già in atto, che conferirà a questa anche l’incarico di svolgere il medesimo compito per quanto riguarda le risorse idriche. “Siamo un’autorità di regolazione indipendente, ci occupiamo di determinare tariffe e strumenti per applicarle correttamente.- ha spiegato – Metteremo a disposizione l’esperienza accumulata in quest’ambito per il settore idrico, anche se, per quanto riguarda l’acqua, la questione tariffa è solo una delle tante su cui fare un lavoro approfondito. Tra le altre, in primis, va segnalato il problema di gestire le emergenze e di individuare nuove tecnologie per risolverle o evitarle”.

Il settore idrico ha sofferto di investimenti a rilento, necessita di un fabbisogno costante di risorse che in momenti difficili come questo è inevitabilmente più complicato reperire”, ha sottolineato Sardu.

Giorgi ha parlato dell’esperienza di Water right foundation. “Stiamo completando il passaggio da associazione a fondazione, lavoriamo con paesi stranieri e ci siamo resi conto del bisogno di aumentare gli interventi internazionali relativi all’acqua: si può fare tanto per la cooperazione, c’è molta richiesta e grande interesse su questo tema”, ha fatto presente Giorgi.