Biancoforno: Fossi (Pd), licenziato chi denuncia soprusi? Calderone chiarisca

“Quali indicazioni siano emerse dalle ispezioni ministeriali annunciate da tempo presso lo stabilimento Biancoforno di Calcinaia (in provincia di Pisa) e se i licenziamenti effettuati dall’azienda non siano diretta conseguenza dell’attività sindacale dei dipendenti coinvolti”: è quanto chiede il deputato Pd e segretario Dem della Toscana Emiliano Fossi depositando una nuova interrogazione parlamentare dopo la decisione dell’azienda, nelle scorse settimane, di non rinnovare il contratto ad alcuni addetti.

“Le criticità segnalate dai sindacati sono numerose ed in palese violazione dello Statuto dei Lavoratori: locali idonei non concessi per tenere l’assemblea all’interno della azienda; comunicazione dei turni di lavoro senza preavviso; presenza di telecamere non autorizzate per controllare i dipendenti. Il governo aveva promesso ispezioni ma sono arrivati solo i licenziamenti nell’assoluto silenzio del Ministro Calderone. Esigiamo spiegazioni rapide e interventi concreti”: conclude Emiliano Fossi.

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Siena: Fossi (Pd), presidente società pubblica diventa dirigente, destra senza vergogna

“Non entriamo nel merito della competenza e della professionalità di Leonardo Tafani, ma un presidente di una società pubblica in carica che vince un concorso per dirigente all’interno dello stesso ente pone seri problemi di opportunità politica e rispetto delle istituzioni. Senza tralasciare i palesi conflitti con i requisiti dello stesso bando di assunzione, su cui interverranno le autorità preposte, siamo di fronte ad una amministrazione comunale e a un sindaco di Siena che sono palesemente in malafede o assolutamente incapaci di gestire la ‘cosa pubblica’. Questa destra ha superato ogni limite”: è quanto dichiara il deputato Pd e segretario Dem della Toscana Emiliano Fossi sulla vicenda che ha coinvolto il presidente di Sigerico, partecipata del Comune di Siena e che gestisce parcheggi, mobilità, tributi e altri settori strategici del capoluogo toscano.

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PD Toscana: visita esponenti PD alla sede della Venator

Il PD non va in vacanza, soprattutto se si parla di lavoro e di impresa. È per questo che ieri il deputato PD Marco Simiani, il consigliere regionale Francesco Gazzetti (delegato dal PD Toscana per la fase congressuale del PD Follonica), il gruppo consiliare del PD a Follonica (Francesca Stella, Giacomo Manni e Mirjam Giorgieri) e del gruppo Scarlino nel cuore (Luca Niccolini, Roberto Maestrini), in accordo con il partito provinciale di Grosseto, sono stati alla sede della Venator.

“La Conferenza dei servizi tra l’azienda, la Regione e i vari soggetti interessati si è conclusa con esito positivo circa la possibilità di realizzazione della discarica provvisoria per far ripartire il processo industriale. La scelta dell’eventuale attivazione si saprà, però, solo con la nuova conferenza fissata per il 23 settembre in cui gli enti preposti verificheranno l’ulteriore documentazione richiesta”, hanno affermato Marco Simiani, Leonardo Marras, Donatella Spadi, Francesco Gazzetti e Giacomo Termine che ringraziano l’assessora regionale Monni e i suoi uffici per l’attenzione con la quale sta seguendo anche questa vicenda.

“Positivo l’incontro con l’amministratore delegato Stefano Neri e i suoi collaboratori, che ci ha permesso di ottenere un aggiornamento sulle prospettive future. I lavoratori sono ormai da tempo in cassa integrazione e il loro futuro ci sta a cuore; dobbiamo riuscire, attraverso le autorizzazioni, a ripartire comprendendo anche quali saranno le evoluzioni, viste le possibili difficoltà del biossido di titanio sul mercato internazionale. Su questo, come Partito Democratico, saremo vicini e monitoreremo passo dopo passo”, hanno proseguito.

“Abbiamo incontrato anche la RSU, con Cgil, Cisl, Uil e Ugl, e abbiamo riportato l’esito dell’incontro, l’impegno positivo dell’azienda, della Regione e degli enti preposti. Come PD ad ogni livello ci interesseremo poi di tutte le azioni che l’Europa attiverà, nell’ambito del dumping, nel settore della chimica e del biossido di titano visto e considerato che ci sono aziende cinesi che hanno, fino ad ora, marcato il terreno con prezzi non concorrenziali e osservate anche le differenze tra i Paesi nell’ambito della sicurezza sul lavoro e dei processi ambientali. Sarà nostra cura verificare anche con i nostri parlamentari europei per capire a che punto siamo”, hanno aggiunto.

L’incontro si è concluso con un solo aspetto negativo. “Leggendo il verbale della Conferenza dei servizi abbiamo infatti scoperto che il comune di Follonica non era presente. Attraverso il nostro gruppo consiliare, verificheremo e chiederemo al Comune il perché di questa assenza, visto che la convocazione della riunione era stata inviata in anticipo già nel mese di luglio. È dimenticanza, superficialità o disinteresse? Su queste vicende la comunità deve agire unita”, hanno concluso.

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Traghetto Piombino, Gazzetti (PD): “Grazie a squadre di soccorso. Ricordo va a Moby Prince, tragedia che ancora chiede giustizia”

“Abbiamo seguito con trepidazione quanto avvenuto nel porto di Piombino e c’è da ringraziare tutti coloro che sono intervenuti così prontamente per portare aiuto e soccorso. Mentre tiriamo un respiro di sollievo per lo scampato pericolo il pensiero non può che andare a quella maledetta notte del 1991, quando nella rada del porto di Livorno, a bordo del traghetto Moby Prince, 140 persone trovarono invece la morte in una strage ancora senza colpevoli. Ecco perché la speranza e l’auspicio è che la terza Commissione d’inchiesta parlamentare che è stata istituita, su richiesta pressante delle associazioni dei familiari, riesca a completare un lavoro di approfondimento tanto atteso quanto importante. Lo dobbiamo per onorare la memoria di chi perse la vita il 10 aprile del 1991 e soprattutto lo dobbiamo proprio per quelle famiglie che da anni attendono verità e giustizia. Un modo per ricordare anche Angelo Chessa e per essere all’altezza di uomini con Loris Rispoli al quale mandiamo, tutte e tutti, un abbraccio fortissimo”, così Francesco Gazzetti, responsabile infrastrutture PD Toscana.

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In Toscana tra Province e Comuni il Governo Meloni taglierà nei prossimi cinque anni quasi 100 milioni di euro. Si tratta di risorse che una destra allo sbando sottrarrà agli enti territoriali solo per fare cassa e che costringerà le amministrazioni locali a ridurre la manutenzione degli immobili pubblici,
i servizi alla collettività, i sussidi alle famiglie, la scuola, i trasporti e, soprattutto, i servizi socio-assistenziali.

– ritardi per lo stanziamento e l’erogazione delle risorse;
– risorse parziali e insufficienti.

Definanziamento di 30 milioni di euro già stanziati e mai reintegrati per una infrastruttura fondamentale per la mobilità sostenibile del capoluogo e della città metropolitana.

Tolti 300 milioni di euro stanziati dal Governo Draghi per il collegamento dell’interporto di Guasticce alla linea Pisa-Vada via Collesalvetti e per la bretella per il collegamento diretto tra la linea Firenze-Pisa e la linea Pisa-Vada via Collesalvetti.

Nessun finanziamento per la strada nonostante gli annunci. Nel nuovo contratto di programma tra Ministero delle Infrastrutture e Anas 2021-2025 approvato dal Cipess (il Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile) i lotti della Tirrenica, seppur cantierabili, non ci sono.

La delibera di istituzione della Zls, approvata dalla Giunta regionale in base alle leggi vigenti, attende da mesi la ratifica del Consiglio dei Ministri e sono già state apportate tutte le modifiche richieste. Tale area include i porti di Livorno, Piombino, Marina di Carrara e Portoferraio, le due aree intermodali con gli interporti di Guasticce e Prato oltre all’aeroporto di Pisa.

La destra non solo ha tagliato i fondi per la salute ma ha addirittura bloccato le risorse che spettano alle Regioni per la sanità territoriale. Si tratta di centinaia di milioni di euro, tra ‘fondi aggiuntivi Covid’ sulla sanità mai erogati e fondi Payback sui dispositivi medici mai trasferiti che avrebbero potuto evitare l’aumento dell’addizionale regionale Irpef necessaria per continuare ad erogare servizi, spesso aggiuntivi, alla popolazione.

Tagliati 135 milioni di euro ai fondi per il Biotecnopolo e per il Centro Nazionale Anti Pandemico già stanziati. Il futuro della struttura è a rischio.

Sono moltissime e presenti in tutto il territorio le vertenze aperte e mai risolte che mettono a rischio, nonostante le promesse, migliaia di posti di lavoro. Parliamo di 71 aziende e 11.500 lavoratori coinvolti.

Nessuna compensazione nonostante sia in funzione da oltre un anno e ancora nessuna misura di compensazione promessa per il territorio.

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Visita al carcere La Dogaia, Blasi (PD): “Suicidi e strutture fatiscenti richiedono interventi immediati e concreti. Governo agisca”

“È un’altra giornata di caldo estremo e nel carcere de La Dogaia non si respira. Ma il problema non sono solo le temperature eccessive in cui i detenuti sono costretti a vivere e il personale a lavorare: lo sono anche il sovraffollamento cronico, la presenza di cimici e blatte, la carenza di mediatori culturali, in grado di gestire l’elevato numero di detenuti stranieri, e di funzionari, con conseguente mancanza di coordinamento del personale. Una situazione critica che compromette non solo la sicurezza, ma anche la possibilità di offrire ai detenuti adeguate opportunità di reinserimento attraverso progetti formativi e lavorativi. Il lavoro di chi opera in carcere, a tutti livelli, sicuramente è encomiabile. Ma non può bastare”, ha dichiarato il portavoce del PD Toscana Diego Blasi al termine della visita alla Casa circondariale con una delegazione composta da esponenti istituzionali e della camera penale. Per il PD oltre a Blasi erano presenti il presidente del Consiglio Comunale di Prato Lorenzo Tinagli, il Consigliere Regionale Marco Martini e la Consigliera Comunale di Prato Martina Cacciato.

“Di fronte a questo scenario desolante, le dichiarazioni dell’onorevole Erica Mazzetti, che ha descritto il carcere de La Dogaia come ‘tenuto bene’, rappresentano ancora di più in modo drammatico la cecità di una politica che, anziché affrontare con serietà i problemi delle carceri italiane, si limita a rilasciare dichiarazioni superficiali e a proporre riforme insufficienti come abbiamo assistito con il dl carceri. È inaccettabile che, di fronte a continui suicidi e strutture fatiscenti, si continui a minimizzare una situazione che richiede interventi immediati e concreti. Come Partito Democratico in Toscana continueremo a batterci affinché la dignità umana e i diritti fondamentali siano rispettati anche all’interno delle carceri, chiedendo al Governo di intervenire con urgenza per risolvere le criticità di cui ho potuto essere testimone oggi”, ha concluso.

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Pd Toscana e Pd territoriale Grosseto: Francesco Gazzetti accompagnerà il PD Follonica verso il percorso congressuale

“Sarà il consigliere regionale Francesco Gazzetti ad accompagnare il Pd di Follonica nel percorso di rilancio della sua azione politica prima che si avvii il percorso congressuale. Si tratta di una scelta condivisa che risponde alla richiesta che era stata formulata lo scorso 29 luglio da parte del partito locale. La comunità politica di Follonica rappresenta una realtà importante per il Partito regionale e territoriale e merita dunque tutta l’attenzione possibile.
Siamo certi che Francesco Gazzetti, consigliere regionale eletto nel collegio livornese e componente della segreteria regionale con delega alle infrastrutture, saprà lavorare con e per il partito di Follonica usando ascolto, coinvolgimento e condivisione. A lui chiediamo di accompagnare questa comunità politica sino al congresso straordinario che secondo la finestra individuata dal regionale potrà svolgersi tra ottobre e novembre 2024. Ed è con queste premesse che diamo sin da adesso appuntamento a Follonica per il 21 agosto, alle ore 21, per lo svolgimento dell’assemblea degli iscritti. Sarà l’occasione per fare insieme il punto della situazione e per individuare il percorso che, con il contributo di tutte e tutti, saprà sicuramente rendere il PD di Follonica ancora più forte e attrattivo”.

Così il segretario del PD Toscana Emiliano Fossi e il segretario territoriale del PD Grosseto Giacomo Termine.

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Suicidio Dogaia, Brogi (PD): “È una mattanza. Le nostre carceri sono luoghi invivibili e inaccettabili”

“35 anni, ancora un giovane detenuto, oggi attorno alle 15 ha deciso di interrompere la sua vita e si è impiccato. È successo a Prato come qualche settimana fa, come a Sollicciano, Livorno. Eh sì, nella nostra Toscana, quella che per prima ha abrogato la pena di morte, in neppure mezzo anno conta quattro suicidi, oltre 60 nelle altre galere del Paese. Una vera mattanza!”, ha commentato il responsabile diritti PD Enzo Brogi.

“In questi giorni torridi nelle carceri tutto è invivibile, inaccettabile… anche l’azione più banale. Sovraffollamento, condizioni igieniche pessime, un ambiente malsano e fatiscente, la maggioranza dei detenuti con patologie sanitarie, tossicodipendenti che dovrebbero stare in comunità. Tutto ciò si unisce alla necessità sempre più impellente di individuare percorsi di rieducazione e reinserimento nella società, nonché alla ricerca di soluzioni alternative al carcere. Le nostre carceri oramai sono luoghi di cui una qualsiasi ispezione sanitaria o civile, che prenda sul serio le norme basilari di igiene e dignità, dovrebbe immediatamente ordinarne la chiusura. Fino a quando?”, ha concluso.

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Suicidio Dogaia, Blasi (Pd): “Rispetto dei diritti umani e riforme strutturali per prevenire le tragedie”

“È successo ancora: un’altra persona si è tolta la vita nel carcere della Dogaia a Prato. Si tratta del quarto suicidio in poco più di sette mesi all’interno di questa struttura carceraria, il 65esimo nel nostro Paese. Abbiamo davanti a noi una situazione tragica che chiede un intervento immediato”, ha commentato il portavoce del PD Toscana Diego Blasi.

“Alla Dogaia, le condizioni di vita – tra blatte e cimici dei letti, celle senza docce e temperature roventi -, la mancanza di adeguato supporto psicologico e il sovraffollamento stanno contribuendo a una situazione insostenibile. Le parole della deputata di Forza Italia Erica Mazzetti sulla struttura definita ‘accettabile’ sono sconcertanti, così come la bocciatura di oggi, da parte della maggioranza, dell’odg che chiedeva al governo di intervenire per sanare la situazione di crisi della Dogaia”, ha aggiunto.

“Quella nelle carceri italiane non è vita e non è riabilitazione, ma è una lenta condanna a morte. Il sistema carcerario non può essere questo: deve rispettare i diritti umani, garantendo condizioni di vita dignitose, un adeguato supporto psicologico e misure per ridurre il sovraffollamento delle carceri, promuovendo al tempo stesso la riabilitazione e il reinserimento sociale dei detenuti. Solo attraverso un approccio umanitario e riforme strutturali potremo prevenire ulteriori tragedie e costruire un sistema giusto ed efficace”, ha concluso.

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Dl Carceri: Fossi (Pd), destra sconfessa Dap e vieta risorse a Sollicciano

“La destra sconfessa il Dap e dice ancora no alle risorse necessarie per risolvere i gravissimi problemi al carcere di Sollicciano. I lavori per garantire condizioni di vita dignitose a detenuti e lavoratori, iniziati nel 2023 e subito interrotti, non potranno essere quindi completati”: è quanto dichiara il deputato e segretario dem della Toscana Emiliano Fossi sul suo ordine del giorno al Decreto Carceri respinto oggi, mercoledì 7 agosto, dall’Aula di Montecitorio.

“Nonostante la Commissione ispettiva del Dipartimento di Polizia Penitenziaria abbia visitato la struttura nei giorni scorsi e sottolineato la ‘necessità di un intervento straordinario per ristrutturare il penitenziario definito non solo letteralmente molto fatiscente, ma anche in uno stato di incuria e abbandono’ il Governo Meloni si è opposto allo stanziamento di finanziamenti straordinari confermando nei fatti che questo decreto sia soltanto una inutile scatola vuota”: conclude Emiliano Fossi.

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