30 maggio 2018 – “‘Abbiamo voglia di cominciare a lavorare, l’Italia ci aspetta!’ diceva compiaciuto il senatore Matteo Salvini una settimana fa. Il problema è che il Senato oggi era convocato e chi non ha cominciato a lavorare è proprio lui, impegnato a fare propaganda in Toscana.
E poi c’è Luigi Di Maio che aveva arringato le folle contro il Presidente della Repubblica chiedendone la messa in stato di accusa. Dopo poche ore si pente del tutto e torna a offrire collaborazione a Mattarella. Si sarà accorto che nessuno, tranne lui, ha esposto il tricolore alla finestra contro Mattarella?

Dovevano riprendere l’Italia per mano, aprire il Parlamento come una scatoletta di tonno. E invece, Lega e Movimento 5 Stelle non trovano pace neppure con se stessi”.

Così Marco Recati, portavoce della reggenza del PD toscano sull’assenza di Matteo Salvini oggi alla seduta del Senato, perché impegnato in iniziative di campagna elettorale in Toscana.

Continua a leggere
Firenze

28 maggio 2018 – “Hanno preparato un contratto di governo che prevedeva 125 miliardi di uscite e praticamente nessuna entrata. Volevano imporre un ministro al Presidente della Repubblica senza curarsi del destino dei risparmiatori. Eccoli, Lega e Movimento 5 Stelle. Quelli che sostenevano l’urgenza per il paese di un governo del cambiamento e sono stati mesi a studiarsi a vicenda e a giocare al risiko delle poltrone. Ora che Sergio Mattarella ha saggiamente esercitato la propria funzione costituzionale preoccupandosi delle finanze e del risparmio dei cittadini, gridano al complotto europeista e minacciano messa in stato di accusa del Presidente della Repubblica e folle in piazza. Davanti a queste forze politiche che mostrano il proprio volto estremista con un’aggressione al capo dello Stato senza precedenti – peraltro già iniziata nei giorni scorsi con le minacce della famiglia Di Battista – vogliamo dire con forza che il Pd sta con Mattarella dalla parte della Costituzione.” Così Marco Recati, portavoce della reggenza del Pd toscano, in merito agli attacchi al Presidente della Repubblica da parte di Lega e M5S dopo che il presidente del Consiglio incaricato ha rimesso il mandato.

Continua a leggere
Firenze

28 maggio 2018 – “Hanno preparato un contratto di governo che prevedeva 125 miliardi di uscite e praticamente nessuna entrata. Volevano imporre un ministro al Presidente della Repubblica senza curarsi del destino dei risparmiatori. Eccoli, Lega e Movimento 5 Stelle. Quelli che sostenevano l’urgenza per il paese di un governo del cambiamento e sono stati mesi a studiarsi a vicenda e a giocare al risiko delle poltrone. Ora che Sergio Mattarella ha saggiamente esercitato la propria funzione costituzionale preoccupandosi delle finanze e del risparmio dei cittadini, gridano al complotto europeista e minacciano messa in stato di accusa del Presidente della Repubblica e folle in piazza. Davanti a queste forze politiche che mostrano il proprio volto estremista con un’aggressione al capo dello Stato senza precedenti – peraltro già iniziata nei giorni scorsi con le minacce della famiglia Di Battista – vogliamo dire con forza che il Pd sta con Mattarella dalla parte della Costituzione.” Così Marco Recati, portavoce della reggenza del Pd toscano, in merito agli attacchi al Presidente della Repubblica da parte di Lega e M5S dopo che il presidente del Consiglio incaricato ha rimesso il mandato.

Continua a leggere
Firenze

21 maggio 2018 – “No allo sviluppo: è questo il filo conduttore del programma di governo nazionale di Lega e Movimento 5 stelle. E la Toscana rischia di pagare caro il matrimonio di governo tra populisti. Condividiamo le preoccupazioni dei nostri amministratori in particolare per le opere pubbliche e infrastrutturali che rischiano lo stop”.

Così Marco Recati, portavoce della reggenza del PD della Toscana.

“Ancora prima del contratto tra Di Maio e Salvini, un autorevole esponente dei grillini – tanto da essere stato considerato nelle scorse settimane un possibile premier – Alfonso Bonafede, ha detto che cercheranno i margini per bloccare le nostre opere pubbliche: dal sottoattraversamento TAV alla nuova pista dell’aeroporto di Firenze. E poi potrebbero rimettere in discussione l’autostrada A12, la terza corsia dell’A11, il collegamento ferroviario veloce Pisa-Firenze… E senza opere pubbliche come si pensa di favorire l’economia e i posti di lavoro? Sono a rischio, come ha sottolineato il nostro candidato sindaco a Pisa, anche le riqualificazioni anti degrado, per fare un solo altro esempio” aggiunge Recati.

“Il programma di governo certifica ancora una volta l’incompatibilità assoluta tra il riformismo del PD e il Movimento 5 Stelle e credo che gli ultimi giorni confermino la scelta di stare all’opposizione di una forza che non ha niente in comune con noi. I nostri parlamentari daranno battaglia dai banchi dell’opposizione perché la Toscana, regione all’avanguardia nelle politiche riformiste e di sviluppo, non venga penalizzata da un governo non ancora nato, ma che non promette niente di buono” conclude Recati.

Continua a leggere
Firenze

21 maggio 2018 – “No allo sviluppo: è questo il filo conduttore del programma di governo nazionale di Lega e Movimento 5 stelle. E la Toscana rischia di pagare caro il matrimonio di governo tra populisti. Condividiamo le preoccupazioni dei nostri amministratori in particolare per le opere pubbliche e infrastrutturali che rischiano lo stop”.

Così Marco Recati, portavoce della reggenza del PD della Toscana.

“Ancora prima del contratto tra Di Maio e Salvini, un autorevole esponente dei grillini – tanto da essere stato considerato nelle scorse settimane un possibile premier – Alfonso Bonafede, ha detto che cercheranno i margini per bloccare le nostre opere pubbliche: dal sottoattraversamento TAV alla nuova pista dell’aeroporto di Firenze. E poi potrebbero rimettere in discussione l’autostrada A12, la terza corsia dell’A11, il collegamento ferroviario veloce Pisa-Firenze… E senza opere pubbliche come si pensa di favorire l’economia e i posti di lavoro? Sono a rischio, come ha sottolineato il nostro candidato sindaco a Pisa, anche le riqualificazioni anti degrado, per fare un solo altro esempio” aggiunge Recati.

“Il programma di governo certifica ancora una volta l’incompatibilità assoluta tra il riformismo del PD e il Movimento 5 Stelle e credo che gli ultimi giorni confermino la scelta di stare all’opposizione di una forza che non ha niente in comune con noi. I nostri parlamentari daranno battaglia dai banchi dell’opposizione perché la Toscana, regione all’avanguardia nelle politiche riformiste e di sviluppo, non venga penalizzata da un governo non ancora nato, ma che non promette niente di buono” conclude Recati.

Continua a leggere
Firenze

“La politica non si farà intimorire dai gesti di chi si colloca fuori dal confronto civile. Gli atti vandalici e le minacce che prendono di mira partiti politici e candidati – ultimi quelli contro la sede del Pd di Prato e quella di Forza Italia a Campi Bisenzio – sono da condannare fermamente e ci auguriamo che i responsabili vengano individuati. Perchè vogliamo che le nostre campagne elettorali e la nostra attività si svolgano nel confronto sereno seppure nella contrapposizione politica. Per questo esprimiamo la nostra solidarietà per i due episodi delle ultime ore sia al nostro partito di Prato che a Forza Italia per quando accaduto a Campi Bisenzio”.

Così la reggenza del Pd toscano in merito agli atti vandalici compiuti in due distinti episodi contro il PD di Prato e Forza Italia a Campi Bisenzio.
Continua a leggere
Firenze

18 maggio 2018 – “Dopo lunghe trattative e preoccupazioni che si trascinano da anni, ieri, finalmente i lavoratori e Piombino vedono nero su bianco un accordo che pone le basi per un rilancio vero e completo delle attività industriali dello stabilimento Aferpi e questo è motivo di grande soddisfazione”. Così la reggenza del Pd della Toscana commenta la firma che ha portato la proprietà delle acciaierie Aferpi di Piombino al gruppo Jindal.
“L’esperienza di governo del PD a Roma sta per terminare ma lo fa con l’orgoglio di avere portato  la complicata vertenza piombinese ad una svolta decisiva, senza abbandonare Piombino e i suoi lavoratori. A breve saranno altri a governare il Paese. Ci auguriamo che per Piombino portino avanti quanto ottenuto fino a qui. Il PD ha lavorato fino in fondo con il governo, la Regione e gli enti locali in stretta sintonia con i sindacati e su questa strada dovremo proseguire” commenta Marco Recati, portavoce della reggenza.
“Bene il passaggio di proprietà che porta a Piombino e in Italia uno dei principali produttori di acciaio del mondo. Adesso si tratta di leggere approfonditamente il piano industriale che dovrà garantire alcuni obiettivi per noi irrinunciabili: piena occupazione e tornare a colare acciaio utilizzando le più moderne tecnologie in grado di assicurare un minore impatto ambientale e un minore ingombro di aree per tutelare salute e sicurezza da una parte e il decollo di nuove vocazioni economiche dall’altra. Alle forze politiche che, a quanto pare, si apprestano a governare il Paese vogliamo dire che non è finita qui. Il nuovo Governo deve mettere in campo nuovi investimenti pubblici, in linea con quanto fatto in questi anni, per portare a compimento infrastrutture necessarie a rendere quel territorio e l’intera Toscana costiera più competitive” aggiunge Valerio Fabiani.
Continua a leggere
Firenze

18 maggio 2018 – “Dopo lunghe trattative e preoccupazioni che si trascinano da anni, ieri, finalmente i lavoratori e Piombino vedono nero su bianco un accordo che pone le basi per un rilancio vero e completo delle attività industriali dello stabilimento Aferpi e questo è motivo di grande soddisfazione”. Così la reggenza del Pd della Toscana commenta la firma che ha portato la proprietà delle acciaierie Aferpi di Piombino al gruppo Jindal.
“L’esperienza di governo del PD a Roma sta per terminare ma lo fa con l’orgoglio di avere portato  la complicata vertenza piombinese ad una svolta decisiva, senza abbandonare Piombino e i suoi lavoratori. A breve saranno altri a governare il Paese. Ci auguriamo che per Piombino portino avanti quanto ottenuto fino a qui. Il PD ha lavorato fino in fondo con il governo, la Regione e gli enti locali in stretta sintonia con i sindacati e su questa strada dovremo proseguire” commenta Marco Recati, portavoce della reggenza.
“Bene il passaggio di proprietà che porta a Piombino e in Italia uno dei principali produttori di acciaio del mondo. Adesso si tratta di leggere approfonditamente il piano industriale che dovrà garantire alcuni obiettivi per noi irrinunciabili: piena occupazione e tornare a colare acciaio utilizzando le più moderne tecnologie in grado di assicurare un minore impatto ambientale e un minore ingombro di aree per tutelare salute e sicurezza da una parte e il decollo di nuove vocazioni economiche dall’altra. Alle forze politiche che, a quanto pare, si apprestano a governare il Paese vogliamo dire che non è finita qui. Il nuovo Governo deve mettere in campo nuovi investimenti pubblici, in linea con quanto fatto in questi anni, per portare a compimento infrastrutture necessarie a rendere quel territorio e l’intera Toscana costiera più competitive” aggiunge Valerio Fabiani.
Continua a leggere
Firenze

12 maggio 2018 – “Quanto accaduto a Carrara e’terribile, ancora una volta. Ci troviamo di fronte a perdite di vite umane che sono inaccettabili e che ci impongono di capire, fino in fondo, cosa non funzioni nella catena del sistema della sicurezza sul lavoro. Prima di tutto vogliamo esprimere le nostre condoglianze alla famiglia, agli amici, ai colleghi del cavatore morto. Ci impegniamo, per quanto riguarda il nostro partito, oltre all’azione su piu’ livelli dei nostri amministratori ed eletti, ad un approfondimento sul tema della sicurezza e degli infortuni sul lavoro nella prossima assemblea regionale”.
Cosi’la reggenza del Pd della Toscana, dopo la morte di un lavoratore, Luciano Pampana, nelle cave a Carrara.
Continua a leggere
Firenze

12 maggio 2018 – “Quanto accaduto a Carrara e’terribile, ancora una volta. Ci troviamo di fronte a perdite di vite umane che sono inaccettabili e che ci impongono di capire, fino in fondo, cosa non funzioni nella catena del sistema della sicurezza sul lavoro. Prima di tutto vogliamo esprimere le nostre condoglianze alla famiglia, agli amici, ai colleghi del cavatore morto. Ci impegniamo, per quanto riguarda il nostro partito, oltre all’azione su piu’ livelli dei nostri amministratori ed eletti, ad un approfondimento sul tema della sicurezza e degli infortuni sul lavoro nella prossima assemblea regionale”.
Cosi’la reggenza del Pd della Toscana, dopo la morte di un lavoratore, Luciano Pampana, nelle cave a Carrara.
Continua a leggere
Firenze