Arezzo, incontro pubblico sul Servizio Civile. Meacci: “Il Pd è per una riforma che lo valorizzi”
“Il Servizio Civile ha un grande potenziale, invece di tagliarlo si pensi a farlo funzionare meglio, riformandolo e valorizzandolo“. E’ questa l’idea di Marco Meacci, segretario provinciale del Pd di Arezzo, ribadita nel corso della presentazione alla stampa dell’assemblea pubblica “Attiviamoci col Servizio Civile” programmata per sabato mattina.
Un incontro, quello che si terrà al Circolo Aurora (dalle 9.30 alle 13), che rappresenterà un fondamentale momento di incontro e confronto su questo istituto, il cui futuro è in questo momento a rischio. Stamani alla presentazione hanno partecipato anche l’assessore provinciale Francesco Ruscelli insieme con Elisa Bertoli e Matteo Cardini in rappresentanza dei Giovani Democratici. Parteciperanno all’incontro di sabato importanti personalità: da Mario Morcone, già prefetto di Arezzo e attualmente capo di gabinetto del Ministro Andrea Riccardi, a Marina Sereni (prima firmataria della proposta di legge nazionale del Pd di riforma del servizio civile) e Licio Palazzini (Presidente della Consulta Nazionale del Servizio Civile).
Accanto a loro, al segretario Meacci e all’assessore provinciale Ruscelli, ci saranno molte figure istituzionali e parlamentari, rappresentanti delle associazioni, dei Giovani Democratici, degli enti locali e tanti ragazzi e ragazze che racconteranno la loro esperienza diretta col servizio civile.
“Come Pd prevediamo una riforma che valorizzi questo istituto che può rappresentare sempre più un’occasione per i giovani e una risorsa per tutto il sistema sociale ed economico nazionale e locale”, continua Marco Meacci. “In questi anni anche nella nostra Provincia il servizio civile ha svolto un ruolo importante, coinvolgendo dalla sua istituzione circa 2000 ragazzi: questa positiva esperienza non va cancellata, ma può però essere sfruttata ancora meglio. Il Servizio Civile non deve diventare nè un ‘parcheggio temporaneo’ per disoccupati, incapace di dare prospettive reali di lavoro, nè una stampella o un tappabuchi per i sistemi di welfare locale, che devono poter continuare a camminare con le loro gambe”.
“In questo momento di emergenza – dice ancora Meacci – la risposta non può però essere quella del freddo calcolo matematico che induce a tagliare: l’investimento nel Servizio Civile può rendere molto in un’ottica di generale rilancio del Paese. Chiediamo quindi che si preveda di raggiungere la soglia certo non impossibile di 40mila giovani ogni anno, lavorando nel contempo per una riforma su basi completamente nuove. Quello che ci interessa valorizzare, anche proponendo un nuovo modo di raccordarsi con gli enti locali, è che ai ragazzi non venga preclusa una delle poche possibilità rimaste di impegno civile e di cittadinanza attiva, utile anche alle loro vite e alla loro formazione umana e civica oltre che a quella professionale. Dal Servizio Civile, quindi, può ripartire una parte d’Italia verso qualcosa di nuovo e migliore. Sono poi molte le sfide che attendono questa istituzione, dall’apertura ai giovani stranieri residenti in Italia, fino a un maggiore coinvolgimento dei giovani portatori di handicap. Di tutto questo parleremo sabato mattina, e per questo invitiamo tutti a partecipare”.