Appello al governo per firmare la Convenzione di Istanbul, contro la violenza sulle donne: raccolta firme allo stand del Quartiere 2
Anche alla Festa Democratica regionale e metropolitana in corso alle Cascine ci sarà la possibilità di raccogliere firme per chiedere al governo di aderire alla Convenzione di Istanbul per la prevenzione e il contrasto della violenza sulle donne, precisamente allo stand del quartiere 2.
Lo ha annunciato Maria Grazia Pugliese, portavoce donne Pd metropolitano di Firenze, in occasione dell’incontro “In genere: le donne nella società di oggi” con Roberta Agostini, portavoce donne Pd nazionale, intervistata da Cristina Becchi di Italia 7.
“C’è bisogno di incentivare politiche coordinate a livello europeo contro la violenza sulle donne e di accrescere la collaborazione tra tutte le realtà che se ne occupano di questo, centri antiviolenza e non solo: la Convenzione di Istanbul si pone proprio questi obiettivi e perciò risulta così importante aderire”, spiega Agostini, commentando l’iniziativa.
Durante l’incontro si è parlato anche della Legge 40 sulla fecondazione assistita, nuovamente al centro dell’attenzione per la bocciatura di due articoli da parte della Corte europea di Strasburgo dei due articoli che riguardano il divieto per genitori portatori di malattie genetiche di accedere alla diagnosi preimpianto degli embrioni.
“La legge 40 è nata molto male, all’interno di un dibattito ideologico pieno di contraddizioni, per questo va ridiscussa.- fa presente Agostini – Non è possibile poi un’emigrazione continua e massiccia di coppie che devono andare all’estero per aggirare questa legge. Il punto più controverso poi è proprio la diagnosi pre impianto, deve essere affrontato quanto prima”.
Spazio è stato dato anche alle problematiche del lavoro.
“Gli ultimi dati Istat sul lavoro e le donne sono allarmanti, mancano ancora adeguate politiche di sostegno per la maternità, il congedo parentale del padre, e ancora da arginare del tutto è il fenomeno delle dimissioni in bianco”, commenta Agostini. “Un paese dove le donne sono impossibilitate a guadagnare posti di potere, a fare carriera è un paese che non cresce: per questo dobbiamo lavorare per ottenere una vera rappresentanza delle donne in politica, con il rispetto della democrazia paritaria all’interno della nuova legge elettorale”, conclude Pugliese.