Aeroporti Toscana. Mazzeo (PD): “Cerchiamo una mediazione. Ci sono ancora tutte le condizioni”

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11 maggio 2014 – “L’espansione dell’aeroporto di Pisa, integrato con quello di Firenze, va sostenuta con forza per consentire un più rapido sviluppo  turistico, imprenditoriale ed economico del territorio toscano. Condivido la preoccupazione del consiglio comunale di Pisa, degli operatori economici pisani e dell’opinione pubblica ma non mi piace una discussione basata su chi vince o chi perde questa partita”.

Cosi’il responsabile organizzazione del Pd toscano, Antonio Mazzeo, interviene sulla vicenda del sistema aeroportuale toscano.

“Questa operazione – prosegue Mazzeo – funziona solo se è ‘win-win’, cioè se si sviluppano due aeroporti solidi che non vanno in competizione: Pisa come aeroporto internazionale con forte presenza del low cost e Firenze come city airport collegato con le grandi città europee. E di fronte ad un intervento pubblico le risorse dovranno andare a migliorare le infrastrutture regionali e non solo l’aeroporto fiorentino”.

Per Mazzeo “sono inutili provocazioni come quella del sottosegretario Nencini, che propone di far diventare Peretola un aeroporto internazionale fuori dalle previsioni del Pit, ma anche quelle che vedono la privatizzazione come un male assoluto. Il cammino dell’integrazione è stato molto faticoso e non va abbandonato. Alle istituzioni pubbliche impegnate, in una fase cosi’ delicata, spetta il compito di accelerare nella creazione di un assetto societario che consenta di generare un sensibile aumento di passeggeri trasportati con importanti ricadute occupazionali e di sviluppo sul territorio. Del resto va riconosciuta la capacita’ del pubblico dimostrata in questi anni nella gestione del sistema aereoportuale” continua Mazzeo.

“Sto lavorando giornalmente, per quello che è il mio ruolo in segreteria regionale, perché sia possibile trovare una soluzione di mediazione che preservi quanto sopra riportato e permetta all’aeroporto di Pisa di  essere valorizzato. Ci sono ancora tutte le condizioni perché ciò accada. Non è il momento di reazioni pregiudiziali ma è necessario un lavoro comune che porti, prima possibile, ad una approvazione di un ordine del giorno congiunto tra tutte le istituzioni coinvolte,chiedendo con maggiore chiarezza al socio privato quale sarà la sua proposta di integrazione, quale sarà il Master plan nel caso di gestione unitaria, quale sarà la posizione circa il Pit in fase di adozione e quale sarà il suo piano di investimento dei prossimi 5 anni per i due aeroporti: tutte richieste necessarie per permettere alle istituzioni una scelta serena che valorizzi il nostro territorio in un ambito europeo.

Per poter giungere ad una soluzione che soddisfi tutti gli attori in campo lavoreremo affinché venga coinvolto al più presto anche il ministro Lupi”.