Protesta studenti, Nocchi: “Non è così che usciremo dalla crisi”
Ancora una volta a Pisa la protesta ha assunto toni e forme non condivisibili. La manifestazione degli studenti è degenerata con l’occupazione della Stazione e dell’ex cinema Ariston, i danneggiamenti all’Ufficio scolastico provinciale e il tentativo di irrompere in Provincia e in Comune.
Quella che è entrata in azione oggi è una minoranza rumorosa e aggressiva, che con la stragrande maggioranza degli studenti pisani non ha nulla a che fare. Anzi: essa mina la credibilità di una protesta, quella in difesa della scuola pubblica, che quando viene condotta nel perimetro della legalità è assolutamente legittima. La crisi economica sta alimentando tanta tensione sociale, e oggi più che mai è necessario un atteggiamento responsabile: non è con la violenza che riusciremo ad assicurare un futuro migliore ai disoccupati, ai precari, alle donne e ai giovani.
E invece, a Pisa come a Livorno nei giorni scorsi, ma anche in tante altre città d’Italia, c’è chi sceglie la strategia del “tanto peggio, tanto meglio”, strumentalizzando il disagio sociale e le proteste. I fatti di oggi si aggiungono ad un elenco preoccupante di momenti di tensione: contestazioni, atti vandalici, bandiere bruciate. Per colpa di pochi il clima in città si sta avvelenando. La nostra condanna è netta e chiediamo che in maniera altrettanto netta e non ambigua tutte le forze democratiche cittadine prendano le distanze da quello che è successo.
Francesco Nocchi
(Segretario provinciale del Pd Pisa)
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