194, Mozione respinta, Naldoni (Pd): “I problemi rimangono, bisogna considerare i diritti di tutti. Ci vuole rispetto per le posizioni, sia di chi ha votato sì, che di chi ha votato no”

medico-mani-incriciateIl responsabile sanità dei democratici toscani interviene sul caso dell’ordine del giorno bocciato ieri dal Consiglio regionale.

03 ottobre 2013 – «Sintetizzando: sono a favore della legge 194 perché sono contrario all’aborto. La mozione che ieri è stata respinta in Consiglio regionale l’avevo firmata dopo che le proponenti mi avevano consentito alcune modifiche al testo e mi avevano chiarito il loro fermo proposito di non farne una battaglia ideologica ma di puntare al merito. E nel merito appunto l’applicazione della legge, anche in Toscana, lamenta alcuni problemi dati dall’elevato numero di obiettori di coscienza, i quali esercitano un diritto espressamente riconosciuto dalla legge e che deve essere tutelato. Ma esistono anche altri diritti, innanzi tutto quelli ineludibili della donna e accanto a questi, quelli dei professionisti non obiettori che non devono essere discriminati o relegati esclusivamente (o quasi) a svolgere come unica attività professionale quella abortiva. Non penso esista un solo medico che abbia scelto la specializzazione in ginecologia per praticare esclusivamente aborti. Dalla volontà di tutelare l’insieme di questi diritti, primo fra tutti quello delle donne, è nata la mia convinta adesione alla mozione, che avrebbe – se approvata – contribuito a migliorare l’applicazione di una legge nazionale. Il gruppo del Pd ha votato in modo difforme ieri e non è stata una sorpresa. I colleghi avevano fatto conoscere il loro pensiero, peraltro noto, e alcuni lo hanno correttamente ribadito al momento del voto; si tratta di un atteggiamento coerente che merita rispetto. Lo stesso rispetto per chi ha votato sì. Basta riconoscere l’uno nei confronti dell’altro che il voto è stato espresso secondo coscienza sia da chi ha votato no sia da chi ha votato sì.  La sgradevole sensazione, non del tutto fugata che talvolta le mozioni vengano presentate per mettere in imbarazzo il PD, sarà definitivamente superata, quando ci concentreremo sulle molte contraddizioni che ognuno di noi ha all’interno del suo gruppo politico (magari assente al momento del voto) e ci impegneremo a vincere le battaglie di merito e non solo quelle velleitarie di metodo».

Così Simone Naldoni, consigliere regionale e responsabile sanità del Pd toscano, sulla mozione respinta ieri in aula per l’applicazione della legge 194.