Legge sul gioco d’azzardo, Brogi, Ruggeri e Remaschi (Pd): “Battaglia sacrosanta. Lanciamo la moda di chi dice ‘no slot’”

slot-machineApprovata dall’assemblea toscana una normativa che prevede regole stringenti per la diffusione delle slot machine e, tra le altre cose, anche un osservatorio regionale per monitorare le ludopatie.

 

9 ottobre 2013 – La lotta al gioco d’azzardo patologico in Toscana diventa legge. Tra le misure previste dalla nuova normativa c’è il divieto di aprire sale da gioco a una distanza inferiore a 500 metri dalle scuole, dai luoghi di culto e dai centri di aggregazione sociale; proibisce la promozione; introduce l’aumento dell’Irap per gli esercizi che hanno le slot machine e offre, invece, incentivi a coloro che decidono di andare nella direzione opposta, rimuovendo le macchinette. “L’idea della Toscana è quella di scoraggiare e prevenire la diffusione delle sale da gioco; perché disincentivare l’attività lecita significa anche ridurre quella illecita. E poi, anche il governo deve trovare misure fiscali severe in materia. I dati a livello nazionale ci dicono, infatti, che esiste un vero e proprio allarme: 90 miliardi il giro di affari solo nel 2012 , 800 mila, invece, le persone che rischiano di giocarsi tutto e 5, 5 miliardi di costi per lo Stato causati da questa piaga. Altro dato sconcertante: il gioco è la terza impresa nel Paese per fatturato, dopo Eni ed Enel”, dichiara Enzo Brogi consigliere regionale (Pd) e primo firmatario della proposta di legge arrivata in commissione sanità dal Pd.  La normativa finale, invece – varata all’unanimità la settimana scorsa in commissione sanità – è  frutto di quattro proposte arrivate da diversi gruppi consiliari. “Alla fine siamo giunti, e con soddisfazione, ad un testo congiunto. Un passo importante su una questione di estrema attualità e urgenza sociale. Con questo testo adesso abbiamo regolamentato l’accesso consapevole e responsabile al gioco, il nostro obiettivo è quello di contrastare fenomeni di dipendenza, mettendo in campo misure di recupero e monitoraggio”, commenta Marco Remaschi, consigliere regionale e presidente della commissione sanità.  “Quello approvato oggi dal consiglio regionale è frutto di un lavoro prezioso; le istituzioni toscane si mettono al fianco di chi combatte contro le ludopatie. Sono convinto dell’efficacia di questo testo perché mette dei paletti precisi: come quello che vieta l’apertura di sale da gioco nei pressi delle scuole, o quello degli incentivi per i gestori che decidono di rimuovere le slot machine. Sarebbe interessante invertire la tendenza in corso, facendo crescere l’orgoglio di tutti i gestori che decidono di esporre fuori dai locali l’etichetta: ‘No Slot’. Abbiamo varato una legge non solo di buon senso ma in grado di mettere in campo misure concrete. Da oggi il nostro impegno diventa una certezza”, conclude Marco Ruggeri, capogruppo Pd in consiglio regionale.