Il contratto di governo Lega-M5S mette a rischio lo sviluppo della Toscana


21 maggio 2018 – “No allo sviluppo: è questo il filo conduttore del programma di governo nazionale di Lega e Movimento 5 stelle. E la Toscana rischia di pagare caro il matrimonio di governo tra populisti. Condividiamo le preoccupazioni dei nostri amministratori in particolare per le opere pubbliche e infrastrutturali che rischiano lo stop”.
Così Marco Recati, portavoce della reggenza del PD della Toscana.
“Ancora prima del contratto tra Di Maio e Salvini, un autorevole esponente dei grillini – tanto da essere stato considerato nelle scorse settimane un possibile premier – Alfonso Bonafede, ha detto che cercheranno i margini per bloccare le nostre opere pubbliche: dal sottoattraversamento TAV alla nuova pista dell’aeroporto di Firenze. E poi potrebbero rimettere in discussione l’autostrada A12, la terza corsia dell’A11, il collegamento ferroviario veloce Pisa-Firenze… E senza opere pubbliche come si pensa di favorire l’economia e i posti di lavoro? Sono a rischio, come ha sottolineato il nostro candidato sindaco a Pisa, anche le riqualificazioni anti degrado, per fare un solo altro esempio” aggiunge Recati.
“Il programma di governo certifica ancora una volta l’incompatibilità assoluta tra il riformismo del PD e il Movimento 5 Stelle e credo che gli ultimi giorni confermino la scelta di stare all’opposizione di una forza che non ha niente in comune con noi. I nostri parlamentari daranno battaglia dai banchi dell’opposizione perché la Toscana, regione all’avanguardia nelle politiche riformiste e di sviluppo, non venga penalizzata da un governo non ancora nato, ma che non promette niente di buono” conclude Recati.
Il contratto di governo Lega-M5S mette a rischio lo sviluppo della Toscana


21 maggio 2018 – “No allo sviluppo: è questo il filo conduttore del programma di governo nazionale di Lega e Movimento 5 stelle. E la Toscana rischia di pagare caro il matrimonio di governo tra populisti. Condividiamo le preoccupazioni dei nostri amministratori in particolare per le opere pubbliche e infrastrutturali che rischiano lo stop”.
Così Marco Recati, portavoce della reggenza del PD della Toscana.
“Ancora prima del contratto tra Di Maio e Salvini, un autorevole esponente dei grillini – tanto da essere stato considerato nelle scorse settimane un possibile premier – Alfonso Bonafede, ha detto che cercheranno i margini per bloccare le nostre opere pubbliche: dal sottoattraversamento TAV alla nuova pista dell’aeroporto di Firenze. E poi potrebbero rimettere in discussione l’autostrada A12, la terza corsia dell’A11, il collegamento ferroviario veloce Pisa-Firenze… E senza opere pubbliche come si pensa di favorire l’economia e i posti di lavoro? Sono a rischio, come ha sottolineato il nostro candidato sindaco a Pisa, anche le riqualificazioni anti degrado, per fare un solo altro esempio” aggiunge Recati.
“Il programma di governo certifica ancora una volta l’incompatibilità assoluta tra il riformismo del PD e il Movimento 5 Stelle e credo che gli ultimi giorni confermino la scelta di stare all’opposizione di una forza che non ha niente in comune con noi. I nostri parlamentari daranno battaglia dai banchi dell’opposizione perché la Toscana, regione all’avanguardia nelle politiche riformiste e di sviluppo, non venga penalizzata da un governo non ancora nato, ma che non promette niente di buono” conclude Recati.
Vandali e minacce a partiti Prato e Campi Bisenzio. La condanna del PD toscano
“La politica non si farà intimorire dai gesti di chi si colloca fuori dal confronto civile. Gli atti vandalici e le minacce che prendono di mira partiti politici e candidati – ultimi quelli contro la sede del Pd di Prato e quella di Forza Italia a Campi Bisenzio – sono da condannare fermamente e ci auguriamo che i responsabili vengano individuati. Perchè vogliamo che le nostre campagne elettorali e la nostra attività si svolgano nel confronto sereno seppure nella contrapposizione politica. Per questo esprimiamo la nostra solidarietà per i due episodi delle ultime ore sia al nostro partito di Prato che a Forza Italia per quando accaduto a Campi Bisenzio”.
Piombino. Pd Toscana: “Bene cessione Aferpi a Jindal. Ora prosegua il lavoro per ripartire”



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Morte sul lavoro a Carrara “Un approfondimento sulla sicurezza sul lavoro nella prossima assemblea regionale Pd”
Morte sul lavoro a Carrara “Un approfondimento sulla sicurezza sul lavoro nella prossima assemblea regionale Pd”
Documento direzione regionale Pd Toscana 19 aprile 2018
19 aprile 2018 – Le elezioni amministrative del 10 giugno sono la prima e imminente scadenza elettorale che abbiamo davanti. Andranno al voto tre capoluoghi, in cui il risultato sarà importante non solo per le comunità locali, ma per tutta la Toscana e per il quale il partito regionale lavorerà dando tutto il supporto necessario.
Il risultato delle elezioni politiche deve essere un elemento di fondo, insieme alle specificità locali, nel guidare il dibattito e l’atteggiamento del Partito Democratico e del centrosinistra verso le prossime amministrative.
Il 4 marzo il Pd ha subito una sconfitta netta. E’ necessario ripartire dall’ascolto per ricostruire il nostro rapporto con gli elettori e da un grande senso di responsabilità anche interno al nostro partito.
La fase di selezione delle nostre candidature a sindaco ha visto divergenze che è legittimo vengano espresse in un partito democratico e contemporaneamente va dato merito ai sindaci uscenti al primo mandato di essersi messi a disposizione.
A Siena Bruno Valentini sarà il nostro candidato per il secondo mandato.
A Massa si terranno primarie di coalizione nelle quali Alessandro Volpi avrà il sostegno di tutto il Partito Democratico.
A Pisa, non essendosi realizzate le condizioni in assemblea comunale per una candidatura unitaria ed essendo stato nominato dal partito nazionale Matteo Biffoni come coordinatore dopo le dimissioni del segretario cittadino, la direzione regionale approva il regolamento affinchè la candidatura a sindaco sia selezionata attraverso elezioni primarie.
Auspichiamo che in tutte le realtà al voto, chiusa la fase delle candidature si apra immediatamente e all’insegna della lealtà e dell’unità intorno ai nostri candidati la pagina della competizione elettorale.
In ogni territorio al voto l’obiettivo principale deve essere quello di formare coalizioni imperniate sull’unità di un centrosinistra più ampio possibile e sulla coesione del nostro partito a partire da un lavoro unitario nella composizione delle liste.
Ragioni locali non consentono coalizioni di centrosinistra omogenee per tutti i territori, ma la nostra ambizione resta quella di lavorare ovunque fino all’ultimo momento utile e anche in futuro per un allargamento più ampio possibile alle forze politiche e sociali in particolare nei comuni sopra i 15mila abitanti.
Contemporaneamente proseguirà il lavoro di riflessione sul risultato elettorale e programmatico del PD regionale. Si individua una commissione che si occuperà del documento politico e di analisi del voto da presentare alla prossima assemblea regionale e del successivo documento “Toscana 2030” che elaborerà le linee programmatiche che immaginiamo per la nostra regione per i prossimi 10-15 anni. Sarà un lavoro che richiederà un ampio coinvolgimento dei territori, dei dirigenti del partito e della società toscana.


