24 Giugno 2015

Libero aggressore vigile Firenze con spranga, Parrini: “Inaccettabile, così non si può andare avanti”

PARRINI-DIREZIONE-30-MARZO24 giugno 2015 – “È inaccettabile che, com’è successo a Firenze, torni subito a piede libero chi ha aggredito per strada con una spranga un vigile urbano. Il senso di insicurezza dei cittadini è un problema prioritario e nasce soprattutto da una percezione di poco rispetto delle regole e di scarsa certezza delle pene. In quest’acqua sguazzano gli sciacalli politici. Serve una svolta. È una questione di leggi? Credo di no, ma se la questione è quella affrontiamola. Le cause sono altre? Affrontiamo quelle. Così non si può andare avanti”

Con questo post sul suo profilo Facebook il segretario regionale del Pd della Toscana Dario Parrini commenta la scarcerazione del venditore abusivo che lunedì scorso ha reagito agli agenti di Polizia Municipale di Firenze, che lo avevano trovato su Ponte Vecchio a vendere merce contraffatta, lanciando loro una spranga di ferro.

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23 Giugno 2015

Assessore sicurezza in giunta Rossi, Emiliano Poli: “Ottima decisione. Buon lavoro a Vittorio Bugli”

sala giunta regionale23 giugno 2015 – “Ottima decisione, sono pienamente soddisfatto per la scelta del Presidente Rossi di aver voluto sottolineare in giunta l’attenzione al tema della sicurezza esplicitando la delega e affidandola a Vittorio Bugli per esercitarla in modo costante e specifico. Sicurezza e legalità sono temi sentiti dai cittadini ed è giusto che la politica risponda a questa esigenza nell’azione di governo con una persona dedicata a questo, attuando politiche della sicurezza che vadano nella direzione dell’inclusione sociale e non dell’esclusione come vorrebbero i partiti di destra. Solidarietà ed accoglienza possono e devono andare di pari passo con il rispetto della legalità.
Vittorio Bugli è una persona che saprà far bene e gli auguro buon lavoro”.

Così il responsabile legalità e sicurezza del Pd della Toscana Emiliano Poli commenta l’istituzione della delega alla ‘sicurezza’ nella giunta regionale Rossi

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Assessore sicurezza in giunta Rossi, Emiliano Poli: “Ottima decisione. Buon lavoro a Vittorio Bugli”

sala giunta regionale23 giugno 2015 – “Ottima decisione, sono pienamente soddisfatto per la scelta del Presidente Rossi di aver voluto sottolineare in giunta l’attenzione al tema della sicurezza esplicitando la delega e affidandola a Vittorio Bugli per esercitarla in modo costante e specifico. Sicurezza e legalità sono temi sentiti dai cittadini ed è giusto che la politica risponda a questa esigenza nell’azione di governo con una persona dedicata a questo, attuando politiche della sicurezza che vadano nella direzione dell’inclusione sociale e non dell’esclusione come vorrebbero i partiti di destra. Solidarietà ed accoglienza possono e devono andare di pari passo con il rispetto della legalità.
Vittorio Bugli è una persona che saprà far bene e gli auguro buon lavoro”.

Così il responsabile legalità e sicurezza del Pd della Toscana Emiliano Poli commenta l’istituzione della delega alla ‘sicurezza’ nella giunta regionale Rossi

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18 Giugno 2015

Giunta regionale, Mazzeo: “Da Donzelli critiche sguaiate che non fanno bene alla Toscana”

mazzeo-stretta18 giugno 2015 –  “Appena nominata la giunta abbiamo letto la prima esternazione di Donzelli che è riuscito a trasformare una squadra di governo solida e piena di competenze in una caricatura, sparando critiche sguaiate sui prossimi assessori. Speriamo che sia un inciampo iniziale e che non continui così per tutta la prossima legislatura. Onestamente non se ne sente il bisogno: la campagna elettorale è finita e i toscani hanno scelto”.

Così il responsabile Organizzazione del Pd della Toscana e consigliere regionale Antonio Mazzeo replica alle dichiarazioni di Giovanni Donzelli sulla giunta regionale annunciata dal Presidente Rossi

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Giunta regionale, Mazzeo: “Da Donzelli critiche sguaiate che non fanno bene alla Toscana”

mazzeo-stretta18 giugno 2015 –  “Appena nominata la giunta abbiamo letto la prima esternazione di Donzelli che è riuscito a trasformare una squadra di governo solida e piena di competenze in una caricatura, sparando critiche sguaiate sui prossimi assessori. Speriamo che sia un inciampo iniziale e che non continui così per tutta la prossima legislatura. Onestamente non se ne sente il bisogno: la campagna elettorale è finita e i toscani hanno scelto”.

Così il responsabile Organizzazione del Pd della Toscana e consigliere regionale Antonio Mazzeo replica alle dichiarazioni di Giovanni Donzelli sulla giunta regionale annunciata dal Presidente Rossi

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Toscana, Dario Parrini: “Competenze in primo piano nella nuova giunta Rossi”

palazzo-strozzi-sacrati18 giugno 2015 – “Competenze in primo piano nella nuova giunta regionale annunciata poco fa da Enrico Rossi. Un augurio di buon lavoro agli assessori Vittorio Bugli, Vincenzo Ceccarelli, Stefano Ciuoffo, Federica Fratoni, Cristina Grieco, Marco Remaschi e Stefania Saccardi. Dovranno, con le loro capacità indubbiamente notevoli, adoperarsi al massimo e dimostrare di essere completamente al servizio della comunità. È questo ciò che serve per ripagare degnamente i cittadini dell’ampia fiducia concessa a Enrico Rossi e al Pd il 31 maggio”. Questo il primo commento del segretario regionale del Partito Democratico della Toscana Dario Parrini sulla nuova squadra del presidente Rossi annunciata in conferenza stampa.

“Li attende – continua Parrini riferendosi ai nuovi prossimi assessori – un compito gravoso ma anche appassionante. Elevato il tasso di rinnovamento: quattro nomi su sette (l’ottavo, con ogni probabilità una donna, sarà comunicato in un secondo momento) sono nuovi innesti. E le tre conferme sono assessori in carica da poco più di due anni o da appena un anno e qualche mese. Tutta la Toscana ne esce rappresentata in maniera positiva, solida, qualificata. Giusto il rispetto della parità di genere (venivamo da una giunta con sei uomini e quattro donne). Del resto la Toscana non a caso ha il consiglio regionale più rosa d’Italia” sottolinea Parrini.

“Buon segno anche che siamo la prima regione, tra le sette in cui si è votato il 31 maggio, nella quale viene sciolto il nodo giunta. Mi sono sempre dichiarato fiducioso nelle scelte che avrebbe fatto il Presidente. Mi sembra di poter dire che era una fiducia ben riposta. E ora al lavoro. Tra pochi giorni si insedia il nuovo consiglio e comincia per tutti una nuova stagione di impegno civile, di riforme e di dedizione all’interesse generale”, conclude il segretario del Pd toscano.

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Toscana, Dario Parrini: “Competenze in primo piano nella nuova giunta Rossi”

palazzo-strozzi-sacrati18 giugno 2015 – “Competenze in primo piano nella nuova giunta regionale annunciata poco fa da Enrico Rossi. Un augurio di buon lavoro agli assessori Vittorio Bugli, Vincenzo Ceccarelli, Stefano Ciuoffo, Federica Fratoni, Cristina Grieco, Marco Remaschi e Stefania Saccardi. Dovranno, con le loro capacità indubbiamente notevoli, adoperarsi al massimo e dimostrare di essere completamente al servizio della comunità. È questo ciò che serve per ripagare degnamente i cittadini dell’ampia fiducia concessa a Enrico Rossi e al Pd il 31 maggio”. Questo il primo commento del segretario regionale del Partito Democratico della Toscana Dario Parrini sulla nuova squadra del presidente Rossi annunciata in conferenza stampa.

“Li attende – continua Parrini riferendosi ai nuovi prossimi assessori – un compito gravoso ma anche appassionante. Elevato il tasso di rinnovamento: quattro nomi su sette (l’ottavo, con ogni probabilità una donna, sarà comunicato in un secondo momento) sono nuovi innesti. E le tre conferme sono assessori in carica da poco più di due anni o da appena un anno e qualche mese. Tutta la Toscana ne esce rappresentata in maniera positiva, solida, qualificata. Giusto il rispetto della parità di genere (venivamo da una giunta con sei uomini e quattro donne). Del resto la Toscana non a caso ha il consiglio regionale più rosa d’Italia” sottolinea Parrini.

“Buon segno anche che siamo la prima regione, tra le sette in cui si è votato il 31 maggio, nella quale viene sciolto il nodo giunta. Mi sono sempre dichiarato fiducioso nelle scelte che avrebbe fatto il Presidente. Mi sembra di poter dire che era una fiducia ben riposta. E ora al lavoro. Tra pochi giorni si insedia il nuovo consiglio e comincia per tutti una nuova stagione di impegno civile, di riforme e di dedizione all’interesse generale”, conclude il segretario del Pd toscano.

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15 Giugno 2015

Ballottaggi, Mazzeo “No a letture del voto superficiali. Erano tre partite non facili e solo chi non conosce la Toscana può definire Arezzo, Viareggio e Pietrasanta come ‘roccaforti rosse’”

elezioni15 giugno 2015 – “Il risultato di ieri è certamente pesante per il Pd toscano ma respingiamo interpretazioni parziali del voto su questi tre comuni: solo chi non conosce la Toscana può definire Arezzo, Viareggio e Pietrasanta come ‘roccaforti rosse’: sono sempre state città dove il voto era contendibile e dove negli anni c’è stata alternanza tra centrodestra e centrosinistra e ogni vittoria era guadagnata sul campo senza dare nulla per scontato”. Così interviene il responsabile Organizzazione del Pd della Toscana e neo eletto in consiglio regionale Antonio Mazzeo sulle letture che vengono fatte in queste ore sul voto nei tre comuni toscani andati ieri al ballottaggio.

“Dopo il bel risultato delle regionali due settimane fa – afferma Mazzeo – prendiamo atto della sconfitta in queste tre realtà con umiltà, ma non accettiamo analisi del voto superficiali tendenti soltanto ad appesantire il senso della sconfitta e cercare di dare loro una valenza nazionale. Quando si vota per i sindaci contano situazioni locali ed è quindi sbagliato dare valore politico generale o di correnti di partito parlando astrattamente di ‘roccaforti rosse’ o ‘sconfitto il renzismo’ (anche perchè il caso di Venezia sconfessa ampiamente questa lettura). In queste tre città sapevamo dall’inizio che la vittoria del centrodestra fosse alla sua portata, erano sfide difficili da giocarsi fino all’ultimo voto e per questo ringraziamo ancora di più i nostri candidati che ce l’hanno messa tutta per portare a casa il risultato”

“Storicamente – spiega Mazzeo – la Versilia ha un elettorato moderato dove il centrosinistra ha sempre faticato a sfondare, tanto che 5 anni fa proprio la vittoria a Pietrasanta, come quella a Forte dei Marmi ad esempio, fu definita giustamente ‘storica’ dal momento che strappavamo al centrodestra un comune dove generalmente era forza di governo. A Pietrasanta, inoltre, sul voto ha sicuramente influito anche una questione locale legata all’inquinamento dell’acqua potabile con tracce sopra la norma di Tallio, cosa che ha portato giustamente nella popolazione grande preoccupazione, pur non essendone responsabile l’amministrazione comunale.

Per quanto riguarda Arezzo – continua Mazzeo – si può verificare facilmente che questa provincia, insieme proprio a quella di Lucca, sia sempre stata quella dove il centrodestra andava meglio nelle varie elezioni in Toscana, due province cosiddette ‘bianche’. Ad Arezzo la compattezza dello schieramento con cui si presentava Ghinelli  ha giocato in favore della sua vittoria, e ricordiamo che la città è stata amministrata dal centrodestra fino al 2006, per 7 anni consecutivi, e Ghinelli è stato assessore della Giunta Lucherini.

A Viareggio ha senza dubbio pesato la grande divisione all’interno del nostro partito, commissariato da mesi, e la situazione di grande difficoltà della città dove è arrivato il Commissario Prefettizio due volte in pochi anni, e non si può certo dire che a Viareggio la vittoria sia mai stata data per scontata” conclude il responsabile Organizzazione del Pd toscano Antonio Mazzeo.

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Ballottaggi, Mazzeo “No a letture del voto superficiali. Erano tre partite non facili e solo chi non conosce la Toscana può definire Arezzo, Viareggio e Pietrasanta come ‘roccaforti rosse’”

elezioni15 giugno 2015 – “Il risultato di ieri è certamente pesante per il Pd toscano ma respingiamo interpretazioni parziali del voto su questi tre comuni: solo chi non conosce la Toscana può definire Arezzo, Viareggio e Pietrasanta come ‘roccaforti rosse’: sono sempre state città dove il voto era contendibile e dove negli anni c’è stata alternanza tra centrodestra e centrosinistra e ogni vittoria era guadagnata sul campo senza dare nulla per scontato”. Così interviene il responsabile Organizzazione del Pd della Toscana e neo eletto in consiglio regionale Antonio Mazzeo sulle letture che vengono fatte in queste ore sul voto nei tre comuni toscani andati ieri al ballottaggio.

“Dopo il bel risultato delle regionali due settimane fa – afferma Mazzeo – prendiamo atto della sconfitta in queste tre realtà con umiltà, ma non accettiamo analisi del voto superficiali tendenti soltanto ad appesantire il senso della sconfitta e cercare di dare loro una valenza nazionale. Quando si vota per i sindaci contano situazioni locali ed è quindi sbagliato dare valore politico generale o di correnti di partito parlando astrattamente di ‘roccaforti rosse’ o ‘sconfitto il renzismo’ (anche perchè il caso di Venezia sconfessa ampiamente questa lettura). In queste tre città sapevamo dall’inizio che la vittoria del centrodestra fosse alla sua portata, erano sfide difficili da giocarsi fino all’ultimo voto e per questo ringraziamo ancora di più i nostri candidati che ce l’hanno messa tutta per portare a casa il risultato”

“Storicamente – spiega Mazzeo – la Versilia ha un elettorato moderato dove il centrosinistra ha sempre faticato a sfondare, tanto che 5 anni fa proprio la vittoria a Pietrasanta, come quella a Forte dei Marmi ad esempio, fu definita giustamente ‘storica’ dal momento che strappavamo al centrodestra un comune dove generalmente era forza di governo. A Pietrasanta, inoltre, sul voto ha sicuramente influito anche una questione locale legata all’inquinamento dell’acqua potabile con tracce sopra la norma di Tallio, cosa che ha portato giustamente nella popolazione grande preoccupazione, pur non essendone responsabile l’amministrazione comunale.

Per quanto riguarda Arezzo – continua Mazzeo – si può verificare facilmente che questa provincia, insieme proprio a quella di Lucca, sia sempre stata quella dove il centrodestra andava meglio nelle varie elezioni in Toscana, due province cosiddette ‘bianche’. Ad Arezzo la compattezza dello schieramento con cui si presentava Ghinelli  ha giocato in favore della sua vittoria, e ricordiamo che la città è stata amministrata dal centrodestra fino al 2006, per 7 anni consecutivi, e Ghinelli è stato assessore della Giunta Lucherini.

A Viareggio ha senza dubbio pesato la grande divisione all’interno del nostro partito, commissariato da mesi, e la situazione di grande difficoltà della città dove è arrivato il Commissario Prefettizio due volte in pochi anni, e non si può certo dire che a Viareggio la vittoria sia mai stata data per scontata” conclude il responsabile Organizzazione del Pd toscano Antonio Mazzeo.

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Ballottaggi, Dario Parrini: “Amarezza per sconfitte Arezzo, Viareggio e Pietrasanta. Torneremo all’opposizione sicuri che sapremo imparare dagli errori compiuti in questa occasione e vincere le prossime elezioni”

schede-elettorali15 giugno 2015 – “A due settimane di distanza dal rotondo successo nelle regionali in Toscana, con ampia riconferma di Enrico Rossi e Pd in crescita di quattro punti rispetto a cinque anni fa, in queste ore dobbiamo masticare amaro a causa dell’esito per noi negativo dei ballottaggi ad Arezzo, Viareggio e Pietrasanta. Rivolgiamo un sincero augurio di buon lavoro ad Alessandro Ghinelli, Giorgio Del Ghingaro e Massimio Mallegni, e un altrettanto sincero ringraziamento a Matteo Bracciali, Luca Poletti e Rossano Forassiepi: i nostri candidati a sindaco ce l’hanno messa tutta ma sono stati sconfitti”. Questo il primo commento del segretario regionale del Pd della Toscana Dario Parrini sul voto amministrativo di ieri.

“In questi tre comuni, già governati a lungo in passato dal centrodestra – ricorda Parrini –  il Pd e il centrosinistra tornano minoranza. Faremo un’opposizione coerente e determinata, sicuri che sapremo imparare dagli errori compiuti in questa occasione e vincere le prossime elezioni. Apriremo, insieme ai gruppi dirigenti territoriali del Pd, una riflessione minuziosa sulle cause di questa battuta d’arresto. Non ci faremo sconti.  Certo – annota il segretario toscano del Partito democratico  – non hanno giovato le polemiche che nella settimana ante-ballottaggio hanno visto il Pd sotto attacco nel dibattito pubblico nazionale su questioni spinose come Mafia Capitale, il governo di flussi migratori di carattere eccezionale e l’allarme-sicurezza nelle nostre città. Ma sarebbe sciocco non sottolineare che sul voto per i sindaci è sempre largamente prevalente il peso dei fattori locali. E questa tornata elettorale da questo punto di vista non fa eccezione”.

“Nella stessa prospettiva di grande attenzione alle scelte compiute dal nostro partito nei singoli comuni dovremo analizzare i risultati ottenuti negli altri dieci capoluoghi di provincia e in generale nei 105 comuni con più di 15 mila abitanti dove si è votato ieri” afferma  Dario Parrini facendo riferimento al panorama nazionale. “Negli undici capoluoghi di provincia dove si è votato ieri (del dodicesimo capoluogo al voto, Enna, soltanto domani sapremo i risultati), passiamo da un vantaggio di 7 a 4 per il centrosinistra a un vantaggio di 6 a 4 per il centrodestra, mentre a Fermo vince una lista civica estranea ai principali partiti: il centrosinistra strappa 2 capoluoghi di provincia al centrodestra (Mantova e Trani) mentre il centrodestra ne strappa 4 al centrosinistra (Venezia, Arezzo, Matera e Nuoro). Nei 105 comuni con più di 15 mila abitanti il centrosinistra va al governo in 16 comuni dove era all’opposizione e perde in 21 comuni dove governava”.

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