Minacce al sindaco di San Lazzaro di Savena. Lettera di Emiliano Poli

A Isabella Conti

Sindaco di San Lazzaro di Savena

 

Cara Isabella,

 

Mi perdonerai il tono confidenziale di questa mail ma non riesco a fare diversamente davanti ad un Sindaco che ha deciso di stare dalla parte giusta, che ha deciso di denunciare situazioni considerate troppe volte “normali”.

 

Ti scrivo non soltanto per esprimerti solidarietà. Quella rientra nella normalità e spesso nella retorica. La solidarietà spesso è un atto dovuto che si nasconde dietro la falsità. Il Generale Dalla Chiesa diceva che “negli omicidi di mafia la prima corona che arriva è quella del mandante”. Aveva ragione e stai pur tranquilla che riceverai solidarietà anche da quelle persone a cui stai intralciando e rovinando i piani.

 

Vorrei con questa lettera esprimerti sincera vicinanza e ricordare a quella persona che ha pronunciato quella frase “Ha intenzione di farsi mettere sotto con la macchina?” che ci sono tante persone oneste disposte a farsi mettere sotto una macchina e che idealmente troverà tante persone come me disposte a far sbattere quella macchina contro un muro. Se da una parte però questo muro dovrà essere forte e sicuro per dare sicurezza a te ed alle tante persone che lottano per cambiare il nostro paese, dall’altra tutti dobbiamo impegnarci affinché crolli un muro, un muro chiamato omertà.

 

Per abbattere questo muro c’è bisogno dell’aiuto di tutti, senza guardare in faccia nessuno come hai fatto te, anche se il nemico purtroppo in tanti casi ce l’abbiamo in casa e per questo fa ancora più paura.

Potremmo cambiare questo paese soltanto se quanto ti è successo, non rimarrà un articolo di giornale, una denuncia in procura ed una valanga di lettere di solidarietà. Il difficile inizierà quando i riflettori si spengeranno e sarà in quel momento che dovremmo unirci affinché la luce non si spenga, affinché la speranza di cambiare questo paese diventi realtà.

 

Palermo non mi piaceva, per questo ho imparato ad amarla. Perché il vero amore consiste nell’amare ciò che non ci piace per poterlo cambiare. (Paolo Borsellino)

In fondo è per questo che persone come te hanno deciso di servire il nostro paese. Ogni giorno dobbiamo ricordarci queste parole perché l’Italia è il paese che amiamo. Cambiarlo non sarà facile ma tutte le volte che le sopracitate “macchine” si schianteranno contro un muro sarà un punto a nostro favore.

 

 

Con  stima

 

 

 Emiliano Poli

Responsabile Sicurezza e Legalità PD Toscana

Via Forlanini 162 -50127 Firenze

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