Marino: “No al ricorso sulla legge 40”. Mancuso: “Balduzzi strumentalizza la sua fede per bloccare diritti civili”
“Non trovo logico che il Governo italiano faccia ricorso contro l’Europa. La legge 40 è una legge ingiusta e scientificamente sbagliata, determina l’inaccettabile sofferenza di coppie che tentano di realizzare un progetto di vita, discrimina quelle con minori possibilità economiche che non possono andare all’estero per portarlo a termine. Un governo che si definisce tecnico e europeista in economia allora sia tale anche in sanità pubblica”.
Ad affermarlo è il senatore Ignazio Marino, che ha partecipato ieri alla Festa democratica regionale e metropolitana di Firenze in corso al Parco delle Cascine per il dibattito “Etica e politica: tra inizio e fine vita” insieme a Aurelio Mancuso, presidente di Equality Italia.
Tra gli argomenti trattati, oltre alle legge 40 sulla fecondazione assistita, il testamento biologico, la legge 194 sull’aborto, i matrimoni gay e le questioni sociali in genere.
“Chi si assume la responsabilità di governare deve essere sensibile a temi etici e sociali, abbiamo delle difficoltà a gestire servizi sanitari, scuole, ospedali: l’economia è importante in quanto è al servizio delle persone, non il contrario. – ha proseguito Marino- A questo punto si deve rivedere il piano degli investimenti militari e dire no ai cacciabombardieri. Non possiamo dire che non abbiamo posti negli asili nido o negli ospedali per lunghe degenze e poi avere F35. Nel nostro paese deve essere garantito il diritto di poter indicare il proprio percorso anche in una fase difficile come quella della malattia terminale: una legge su questo non può basarsi sulla volontà di chi ha vinto le elezioni ma deve permettere a ognuno una libera scelta. Per ottenere la legge 194 è stato fatto un percorso difficile, ma altrettanto difficile è la sua applicazione in molte regioni: al giorno d’oggi non possiamo permetterci di tornare indietro di 40 anni”.
“L’attuale Ministro della Salute Balduzzi da giurista e consulente del Ministero ha scritto la legge sui Dico, che trovo indegna, impone una sorta di raccomandata con ricevuta di ritorno: oggi come allora, nel suo operato, Balduzzi prende a pretesto la sua fede impedendo che ci siano diritti civili per tutti, un fatto inammissibile in uno stato laico, e lo dico da cattolico. Mi auguro che con un nuovo ministro si apra una stagione diversa”, ha fatto presente Mancuso. “Nei programmi di Hollande e di Obama ci sono i matrimoni gay, vuol dire che loro hanno compreso che c’è una pluralità di soggetti senza diritti all’interno della società che vogliono governare: di questo dobbiamo essere consapevoli, tutti i partiti riformisti del mondo ce lo chiedono.È qui il vero rinnovamento, nelle idee. – ha proseguito Mancuso – C’è la tendenza diffusa ancora oggi, inoltre, a non comprendere l’importanza della prevenzione, diffondendo l’educazione alla sessualità e alla salute”.
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