Lucchini, Pardossi: “Forte preoccupazione per situazione incertezza. Scongiurare spegnimento Altoforno”

PARDOSSI-PICCOLA27 marzo 2014 – “Il Partito Democratico della Toscana esprime forte preoccupazione per le sorti dei 3mila lavoratori occupati nello stabilimento della Lucchini e nel suo indotto che rischiano il posto di lavoro se entro la fine del mese di aprile non si materializzerà un nuovo soggetto interessato all’acciaieria e che permetta il mantenimento in attività dell’altoforno”. Così il responsabile Lavoro del Pd toscano Cristian Pardossi interviene sulla situazione di incertezza per il polo siderurgico piombinese.
“Sosteniamo gli sforzi che – continua Pardossi –  il Comune di Piombino, la Provincia di Livorno, la Regione Toscana e il viceministro De Vincenti insieme con le parti sociali stanno compiendo per scongiurare ogni rischio di chiusura, alla ricerca di una soluzione che salvaguardi i posti di lavoro e la tenuta di un nodo strategico dell’industria italiana. Il futuro della Lucchini e del suo indotto non sono un problema solo di quel territorio, per questo chiediamo al Governo di investire risorse economiche da destinare sia alle operazioni di bonifica ambientale del sito che per il rilancio dell’intero polo siderurgico: così come la Regione Toscana ha intenzione di investire 60 milioni di euro sull’area chiediamo che anche il Governo intervenga in questo senso. Occorre puntare sulla riconversione del sito piombinese perché solo dotando il nostro paese di politiche industriali all’avanguardia, primeggiando per efficienza e compatibilità ambientale, si porranno le basi per la creazioni di posto di lavoro.
Auspichiamo – afferma il responsabile Lavoro del Pd toscano – infine che venga firmato quanto prima l’accordo per la riconversione ecologica del polo e che in tale accordo si presti la massima attenzione alle forme di tutela nei confronti dei lavoratori, come annunciato dal sottosegretario. Perché il tempo rimasto è poco e tra meno di un mese più di mille persone rischierebbero la cassa integrazione se si fermerà l’attività dell’Altoforno”.