Pd: “Consiglio regionale straordinario con le imprese toscane”

LogoRegioneToscana1Ferrucci: “Consiglio regionale straordinario con le imprese toscane”

15.05.2013 – “Discutere con le aziende che hanno investito, innovato, internazionalizzato la loro produzione rimanendo in Toscana in un Consiglio regionale apposito, approfondire la tipologia dei cassaintegrati per individuare una risposta adeguata per ognuno, mettere in campo come istituzione tutti gli strumenti necessari per rispondere all’emergenza lavoro, per quanto resti fondamentale la presenza di chi vuole investire sulle nostre aziende”. Sono obiettivi e priorità sottolineati da Ivan Ferrucci, consigliere regionale Pd e responsabile lavoro Pd Toscana, durante la discussione svoltasi nella seduta odierna del Consiglio regionale in merito alla comunicazione dell’assessore regionale Gianfranco Simoncini sulle crisi aziendali in Toscana. “Una comunicazione puntuale e dettagliata, un quadro economico che ci fa riflettere su alcuni problemi strutturali della nostra economia.- prosegue Ferrucci – Restano da sciogliere alcuni nodi importanti a livello nazionale, realizzare una vera politica industriale che ad oggi non c’è- e per questo bisogna incalzare il Governo nazionale per un piano di interventi sull’economia toscana-, cambiare la riforma del mercato del lavoro, introdurre semplificazioni a livello normativo e burocratico e ridefinire le funzioni degli enti locali: questi due ultimi punti riguardano anche noi dal momento che, una volta superate le province, dovremo sicuramente lavorare nell’ottica di una ridistribuzione delle funzioni, verso una nuova governance regionale”.

Boretti: “Situazione da presidiare costantemente”

“Un lavoro puntuale che denota una situazione grave e drammatica da presidiare costantemente. – commenta sempre in merito alla comunicazione di Simoncini la consigliera regionale Pd Vanessa Boretti – Importante l’impegno della Regione, soprattutto nell’ambito delle politiche di sostegno all’occupazione giovanile: dovremo continuare su questa strada nell’ottica sia di creare posti di lavoro sia di badare alla qualità del lavoro, con condizioni contrattuali dignitose. Tante le crisi aziendali in corso, la vicenda Ginori pare avvicinarsi a una soluzione, auspichiamo che almeno in questo caso l’esito sia positivo, per tutelare posti di lavoro e un eccellenza del manifatturiero storica e radicata nel territorio”.  

Crisi aziendali, Matergi (Pd): “Serve un piano complessivo. Mai come in questo momento dobbiamo tutelare l’occupazione femminile”

“La comunicazione dell’assessore al Lavoro Gianfranco Simoncini, è un documento da apprezzare. Un quadro, quello fatto oggi in aula dall’assessore, che riporta un profilo preciso delle vertenze aperte nel territorio toscano e che non risparmia, attorno alle luci, anche molte ombre. Credo – interviene la consigliera regionale Lucia Matergi  –  sia necessario, oggi più che mai, definire tempi certi e percorsi, proprio come ha fatto oggi l’assessore, senza rinunciare a inserire questi criteri in un piano complessivo di respiro internazionale, legato ai territori. Per questo mi preme sottolineare quanto sia importante la situazione della Mabro, più volte oggetto di discussione in consiglio regionale, per la peculiarità di questa azienda che occupa manodopera femminile, in un territorio non caratterizzato dalle attività industriali. Infatti, se l’importanza di tutelare l’occupazione è vitale per tutti i territori, per quello maremmano lo è ancora di più; voglio infatti ricordare come qui il risultato del codice rosa conta il maggior numero di casi di violenza sulle donne. Non rinuncerò a pensare che esiste un filo diretto tra la subordinazione economica delle donne e la violenza subita, spesso proprio dentro le mura domestiche. In realtà dove le donne lavorano di più le situazioni possono cambiare e anche per questo è di estrema importanza la presenza della Mabro in Maremma. Una situazione, quella dell’azienda di abbigliamento, dove ci sono persone che non ricevono stipendi da mesi e dove le maestranze ad oggi sono divise. Da una parte un piccolo nucleo di persone convinto che serva rimanere a lavorare dentro la fabbrica, dall’altra (la maggioranza) delle dipendenti che hanno deciso di mantenere un atteggiamento di lotta. Per tanti motivi siamo di fronte ad una situazione incandescente; sarebbe opportuno riprendere il dialogo tra la proprietà e le maestranze, con l’obiettivo di arrivare alla Prodi-bis, e dare ossigeno necessario a rendere di nuovo attrattiva questa realtà. La comunicazione così puntuale di Simoncini offre una buona occasione di discussione che credo sarebbe stato utile fosse stata colta anche da chi, nei giorni scorsi, aveva chiesto una seduta del consiglio regionale speciale sulla Mabro e oggi, invece, è assente alla discussione”.