Il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto legge di riforma delle province italiane.
Il decreto prevede la riduzione del numero delle Province a statuto ordinario: si passa da 86 a 51, comprese le città metropolitane. La riforma sarà attiva a partire dal 2014 e a novembre del 2013 si terranno invece le elezioni per decidere i nuovi vertici.
La Toscana sarà così suddivisa: Firenze-Pistoia-Prato, Arezzo, Siena-Grosseto, Massa Carrara-Lucca-Pisa-Livorno.
Empoli, Pistoia e Prato faranno parte quindi della città metropolitana di Firenze. Soddisfatti Brenda Barnini, segretario Pd Empolese Valdelsa e Patrizio Mecacci, segretario Pd metropolitano Firenze, che dichiarano: «Finalmente l’area vasta metropolitana Firenze-Prato-Pistoia diventa realtà e siamo contenti che il Governo dei tecnici questa volta abbia ascoltato la proposta migliore fatta dalla politica. Una proposta che trova un fondamento concreto in decenni di programmazione regionale e sostenuta con forza dal nostro partito, ritenendo che fosse sbagliato limitare la città metropolitana alla sola provincia di Firenze. Il sistema economico, infrastrutturale e di servizi pubblici, il pendolarismo per studio e per lavoro, le dinamiche demografiche, le sensibilità delle associazioni di categoria e sindacali, tutto nei fatti spingeva nella direzione dell’area vasta. La decisione del Governo ci consegna oggi l’opportunità di lavorare davvero a questa prospettiva e dotare la Toscana di una grande area metropolitana che sappia parlare all’Europa e costituire l’asse portante per uno nuovo modello di sviluppo economico della nostra regione».
La prossima settimana i segretari Barnini e Meccacci incontreranno i loro omologhi di Pistoia, Marco Niccolai, e di Prato, Ilaria Bugetti, per approfondire gli sviluppi del decreto sul riordino delle province.