Capitale europea della Cultura 2019, dalla Festa democratica regionale il sostegno del Pd alla candidatura di Siena

Il sostegno del Pd della Toscana alla candidatura di Siena come ‘Capitale europea della cultura del 2019’, è questo il messaggio che è stato lanciato ieri durante un dibattito dalla festa del Partito Democratico in corso al parco delle Cascine di Firenze, che quest’anno oltre a essere festa metropolitana del partito fiorentino è anche Festa regionale e nazionale tematica del Pd proprio sulla cultura.

L’incontro, moderato dal direttore di Toscana Tv Daniele Magrini, ha visto la partecipazione di Franco Ceccuzzi, dell’esecutivo del Pd toscano, del consigliere regionale Eugenio Giani e del professor Pierluigi Sacco, direttore del comitato Siena 2019, ed ha avuto luogo proprio nel giorno in cui è stata scongiurata la chiusura del complesso del Santa Maria della Scala, fulcro del progetto della candidatura, grazie al contributo della Regione Toscana e dell’apposito dirottamento di risorse da parte del commissario straordinario del comune di Siena Enrico Laudanna sull’antico ospedale.

Al dibattito è stata presentata la proposta della candidatura cui da circa un anno lavorano enti locali  e un comitato scientifico costituito appositamente per arrivare al 2014 con un progetto che possa essere il vincitore tra tutti quelli che saranno avanzati e riportare dunque in Toscana la capitale della cultura dopo la scelta di Firenze nel 1986.

“Il progetto  di candidatura – ha detto il professor Sacco spiegando l’iter che porterà alla scelta da parte della commissione europea – non è solo un esercizio di sfoggio dei ‘gioielli di famiglia’ di una città ma deve essere una articolata proposta con cui dimostrare come la cultura possa essere elemento di valorizzazione e sviluppo economico per un intero territorio”.

Altro tema che sarà giudicato in modo rilevante dalla commissione sarà anche “la capacità di coinvolgimento e partecipazione del pubblico che il progetto avrà, anche attraverso le nuove modalità di accesso ai beni culturali” ha aggiunto Sacco.

Franco Ceccuzzi ha evidenziato l’importanza che rivestirebbe l’antico ospedale del Santa Maria della Scala in questo progetto anche dopo i rilevanti lavori di ristrutturazione e gli investimenti che ne hanno fatto uno dei poli culturali della città. “Siena 2019 – ha spiegato Ceccuzzi – avrà nel percorso di rilancio del complesso museale del Santa Maria della Scala il progetto principale su cui far ruotare tutta la candidatura: un progetto, al quale ha lavorato anche l’amministrazione uscente, che dovrà essere caratterizzato, tra l’altro, dal trasferimento della Pinacoteca, dal Museo diocesano e dalla costituzione del Museo dell’Arte figurativa senese. Dovremo poi puntare sulla ripresa della costituzione dell’apposita Fondazione che, credo, possa essere una risposta  per gestire il Complesso museale attraverso la partecipazione di altre istituzioni pubbliche e private, in grado di portare dall’esterno, risorse e professionalità. Altro elemento peculiare della nostra candidatura sono e saranno le Contrade, esperienze secolari di associazionismo dotate di territorio e popolo e dunque di una capacità di animare la vita della città e di contribuire al processo di partecipazione, anche alla sfida di ‘Siena capitale’, in maniera decisiva. Ci impegneremo tutti per l’ottenimento di questo risultato – ha concluso – che avrebbe ricadute positive non solo sul territorio senese” .

Dello stesso avviso il consigliere regionale Eugenio Giani che ha ricordato il convinto sostegno dello stesso Comune di Firenze in favore di Siena e ha parlato di “un titolo di merito per tutta la Toscana” in caso di vittoria. “In una regione dominata dal campanilismo assistiamo a una candidatura di un intero territorio perché Siena ha le carte in regola per sviluppare un progetto di valorizzazione degli istituti culturali sì da diventare volano per  l’intera economia anche toscana. Gli investimenti in ambito culturale hanno sempre un ritorno tangibile per tutta la società, e in questo caso non è solo mecenatismo. Basta ricordare che quando Firenze nel 1986 ebbe questo importante riconoscimento il bilancio delle 184 iniziative svolte portò con successo a un incremento del turismo stimato in circa 650 mila persone. Memorabile il concerto diretto da Zubin Metha alla presenza di Francois Mitterrand”.

Il lavoro dunque ha le premesse per essere portato a termine nonostante sia stato rilevato come l’arrivo del commissario prefettizio abbia creato una situazione di empasse con del tempo perduto sulla tabella di marcia che va recuperato al più presto con l’impegno di tutti, enti locali e istituzioni.