1 maggio. Festa dei lavoratori e del lavoro
“L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro”. Il richiamo fin dal primo articolo della nostra Costituzione del lavoro come elemento fondante di una comunità e della realizzazione della dimensione di vita delle persone che ne fanno parte in questo passaggio cruciale dell’Italia assume, per chi si impegna nella vita pubblica e sociale, un valore ancora più stringente. La responsabilità che dobbiamo sentire tutti in una situazione di convergenza sulla guida del Governo come quella che si è venuta a creare pone come priorità la risposta alla domanda di lavoro, di nuova occupazione e di una retribuzione adeguata per chi il lavoro ce l’ha. Qui si parla di un bisogno primario di ogni uomo, e una società non può andare avanti con intere aziende che chiudono, la precarietà e l’incertezza, con lo sfruttamento o l’inadeguatezza del compenso per il lavoro svolto. Ci sono tante cose da fare e questioni su cui intervenire e, anche per questo, ad esempio, in occasione della Festa dei lavoratori, noi pensiamo che sia stato giusto indire lo sciopero nel settore del commercio per ribadire il valore di questa giornata.
Il tempo per dare risposte a questi problemi sta scadendo e il compito di questo Governo è intervenire rapidamente per porre le basi alla creazione di nuovi posti di lavoro, dare una nuova politica industriale al Paese e rilanciare l’economia. A partire dal rifinanziamento della cassa integrazione e risolvere il problema degli esodati. Quello che serve affinchè la politica recuperi credibilità saranno i fatti che questo Governo saprà realizzare e le risposte che saprà dare in tempi brevi ai cittadini.
Ivan Ferrucci
responsabile Economia e Lavoro Pd Toscana