Rischio idrogeologico. Con la chiusura di “Italia Sicura” in Toscana a rischio 91 progetti per 100 milioni. Bonafè: “Il governo ci ripensi”

“Il maltempo di questi giorni da nord a sud ci riporta nuovamente sotto gli occhi la  fragilità del nostro paese dal punto di vista idrogeologico. Dagli episodi più drammatici come quelli nella Sicilia che piange i suoi morti fino alle regioni che contano i danni. Dire che la strada giusta è la prevenzione superando la logica delle emergenze non è sciacallaggio, è senso di responsabilità. Ed è per questo che proprio oggi siamo ad appellarci al governo affinchè ripristini il progetto “Italia Sicura” contro il rischio idrogeologico e porti avanti i progetti previsti. La rivalsa di Lega e Movimento 5 Stelle contro tutto ciò che di positivo è stato fatto dal nostro governo precedente non può riversarsi sulla sicurezza dei cittadini. E la soluzione non deve essere condonare il pericolo”.
Così Simona Bonafè, segretaria del Pd toscano, torna sulla chiusura da parte del governo dell’unità di missione “Italia Sicura” voluta dal precedente governo del Pd e tutti i progetti ad essa collegati.
“Anche la Toscana, seppur in maniera meno rilevante di altre regioni, sta facendo il conto con i danni del maltempo del 28 e 29 ottobre: le conseguenze sono gravi e con il presidente Rossi che ha chiesto lo stato di emergenza nazionale chiediamo una tempestiva risposta della Protezione civile – continua Bonafè -. Ma contemporaneamente la Toscana, a causa della chiusura di “Italia Sicura” e il rifiuto da parte del governo del prestito della Banca europea, rischia di perdere 100 milioni di opere per un totale di 91 progetti di messa in sicurezza dal rischio idraulico. Che fine faranno questi progetti? Questo piano va rimesso in funzione al più presto”.
Gli interventi più consistenti che erano stati previsti sono quelli sul torrente Marina a Campi Bisenzio e le casse di espansione lungo il Fiume Sieve così come la messa in sicurezza di torrenti come il Carrione e il Frigido a Massa. Nell’elenco delle 91 opere oggi rimaste sospese con l’insediamento del nuovo governo anche molti ripristini di frane e sistemazione dei litorali toscani: Isola d’Elba, spiaggia di Baratti, Marina di Pisa e Tirrenia, Punta Ala, San Vincenzo Orbetello.