“La Toscana sta scontando l’immobilismo del governo sull’istituzione della Zona Logistica Semplificata (ZLS), per la quale basterebbe un apposito decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Restano, al momento, incredibilmente inascoltate l’interrogazione parlamentare per comprendere i ritardi, presentata dai deputati e senatori toscani e a cui non è stata ancora data risposta, e la mozione del Gruppo Pd in Consiglio Regionale per sollecitare l’emanazione del previsto decreto, in seguito alla delibera della Giunta Regionale Toscana.

L’istituzione della ZLS nella nostra Regione rappresenta un’opportunità di crescita economica per i territori, soprattutto per la Costa, e permetterebbe di mettere in campo una programmazione d’insieme sotto il profilo infrastrutturale e trasportistico in grado di creare una forte connessione tra i porti, le aree portuali e logistiche regionali. La proposta toscana, infatti, ha carattere diffuso perché mette in sinergia i porti di Livorno, Piombino, Marina di Carrara e Portoferraio, gli interporti di Guasticce e Prato oltre all’aeroporto di Pisa.

Un’azione che incentiverebbe lo sviluppo infrastrutturale e produttivo dei territori che diventerebbero da un lato maggiormente attrattivi per nuove imprese portuali, logistiche e produttive e dall’altro più funzionali per lo sviluppo di quelle esistenti, alle quali occorre fornire ogni utile supporto. In Italia sono sono già state istituite molte ZLS ma ad oggi, inspiegabilmente, non sembra essere una priorità del governo svilupparla nella nostra regione”, così Federica Maineri, responsabile politiche del mare del PD Toscana, e Francesco Gazzetti, responsabile infrastrutture del PD Toscana.

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“Oggi siamo a Roma, alla manifestazione promossa dalle associazioni sindacali, per difendere il diritto alla salute delle persone e per chiedere al governo di reperire le risorse necessarie per il rilancio del Servizio Sanitario Nazionale. I continui tagli alla sanità pubblica e i finanziamenti non adeguati al Fondo Sanitario Nazionale, infatti, mettono a rischio questo diritto costituzionalmente garantito e non tutelano il personale sanitario che ogni giorno lavora per offrirlo.
La salute è un bene comune fondamentale del nostro Paese, che spetta a tutte e tutti, ed è proprio per questo che tagli o sottofinanziamenti non sono tollerabili. Sulla sanità pubblica, con particolare attenzione ai presidi territoriali, bisogna puntarci e investirci, affinché il diritto alla salute sia davvero equo e universale e non un lusso per pochi.
Lo chiediamo dalla Toscana, regione nella quale il sistema pubblico, solidale e universale è ben saldo. Un bene da rafforzare e non indebolire”, così Marco Niccolai, responsabile sanità e diritto alla salute PD Toscana.
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“Mentre in Toscana oltre 7mila famiglie presentano la domanda per ‘Nidi gratis’, la misura della Regione per garantire la gratuità degli asili nido a una vasta platea di beneficiari, la maggioranza boccia un ordine del giorno del deputato PD Marco Furfaro che chiedeva al governo l’impegno di utilizzare i 4,6 miliardi previsti dal Next Generation UE per costruire, nei tempi e con gli obiettivi previsti, nuovi asili nido. Si tratta di strutture essenziali per la crescita del Paese che, oltre a costituire un forte arricchimento per bambine e bambini, favoriscono anche la conciliazione tra la vita familiare e quella lavorativa.

La richiesta avanzata da così tanti toscani e toscane, a pochi giorni dalla scadenza, fa capire quanto questa misura sia essenziale. Un investimento per il futuro, contro le diseguaglianze, capace di favorire la partecipazione alla vita lavorativa. Tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare, si dice, e da queste azioni si comprende chi è che parla e basta di famiglia e chi agisce per la famiglia”, così Simona Querci, responsabile scuola del PD Toscana.

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“Di lavoro si muore, ancora e troppo. Già 19 persone hanno perso la vita in Toscana dall’inizio dell’anno, quasi 300 a livello nazionale. Sono gli infortuni più drammatici, quelli per i quali, ormai dal 2007, é stato istituito un Fondo di sostegno del Ministero del lavoro, per fornire un immediato supporto economico ai familiari, in attesa delle somme erogate dall’Inail.

Ma di fronte a questa strage silenziosa, il governo decide oggi di tagliare il fondo, con un decreto a firma della Ministra Calderone, che abbassa il tetto massimo del contributo a 14.500 euro e quello minimo a 4.000 euro. Non si può fare cassa sulle famiglie di chi ha perso la vita lavorando.” Così il segretario del Pd toscano, Emiliano Fossi, e Linda Vanni, responsabile lavoro, in merito al decreto della Ministra del Lavoro Calderone che abbassa le quote del “Fondo di sostegno per le famiglie delle vittime di gravi infortuni sul lavoro”.

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“Basta, fermatevi!
La strategia scelta dal Governo per la gestione degli sbarchi dei migranti è inaccettabile. Ed ancora più intollerabile è il silenzio o, peggio ancora, l’indifferenza, che accompagna questa prassi che da straordinaria sta diventando ordinaria.
Da tempo ormai il Governo infligge giorni di navigazione in più alle navi delle ONG che soccorrono in mare donne, uomini e bambini. Anziché assegnare per lo sbarco luoghi vicini vengono scelti porti lontani centinaia di miglia. È qualcosa di davvero inaccettabile.
Ormai si può parlare di strategia, perché questo approccio va avanti da mesi e sta diventando strutturale. A noi spetta adesso un compito, ringraziare e sostenere con forza tutte le istituzioni e le realtà del mondo del volontariato che accolgono queste persone con straordinaria umanità e capacità ed evidenziare come questa strategia del Governo stia diventando strutturale.
E per dirla con Brecht “Quello che succede ogni giorno non trovatelo naturale” perché naturale non è. Non è naturale ed è profondamente ingiusto.
Ed alle questioni umanitarie si aggiungono anche quelle legate alla funzionalità degli scali portuali che, soprattutto nel periodo estivo, vedono aggiungersi ed incrementare partenze ed arrivi. Ed in questo contesto è solo grazie alle grandi capacità di chi gestisce questa complessa materia che non si sono registrati problemi logistici: e tutto questo senza che un esponente del Governo nazionale abbia mai sentito la necessità di essere presente sulle banchine dei porti degli sbarchi in Toscana per vedere e capire meglio.
Abbiamo visto, e li ringraziamo, i rappresentanti di Regione e Comuni che con responsabilità sorreggono quel sistema dell’accoglienza diffusa che resta, per noi, l’unica risposta possibile. L’unica realtà che dimostra di avere le idee molto confuse resta invece il Governo: dicevano di essere pronti ma era solo una promessa elettorale. La realtà è molto diversa, lontana centinaia di miglia come i porti dove scendono, per scelta di questo Governo, donne, uomini e bambini stremati e che avrebbero bisogno di più umanità”.

Così Francesco Gazzetti, responsabile infrastrutture del Pd Toscana e Francesco Battistini, responsabile politiche migratorie, in merito alla gestione governativa degli sbarchi dei migranti e all’arrivo della nave Open Arms stasera a Livorno.

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Il Partito Democratico porta in parlamento il caso dei lavoratori in presidio a Campi Bisenzio, davanti alla sede fiorentina di Mondo Convenienza, con un’interrogazione a firma del segretario Emiliano Fossi e di Marco Furfaro in commissione lavoro.

Ai ministri competenti – Lavoro e Imprese – viene ricordato il presidio in atto da due settimane e le condizioni di lavoro riferite da facchini ed autisti dipendenti della coop RL2, che, in appalto per Mondo Convenienza, consegnano arredamento per la casa. I deputati Pd pongono all’attenzione del governo anche il tema dell’ordine pubblico e la tensione con le Forze dell’Ordine sfociata in  incidenti e casi di feriti lievi.

Al governo si chiede di attivarsi per appurare la regolarità dei contratti dei lavoratori e promuovere una risoluzione positiva della vertenza, che la Regione Toscana ha già preso in mano.

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Dopo aver portato il caso in Parlamento con i colleghi Scotto e Gianassi, attraverso un ordine del giorno e una interrogazione, oggi il segretario del Pd toscano Emiliano Fossi, con una delegazione dem, è intervenuto davanti agli Uffizi al presidio dei lavoratori di Opera, impresa che gestisce i servizi museali di Firenze, messi recentemente a gara.

“Dopo 25 anni di lavoro é comprensibile l’allarme che desta nei lavoratori la gara di concessione per i servizi museali – spiegano Emiliano Fossi e la responsabile cultura del Pd toscano Laura Rimi -. Il bando uscito di recente non rassicura né per numero di occupati, né per livelli di stipendio, nè per qualità del servizio. Potrebbero essere tagliati posti di lavoro ed essere esclusi tasselli importanti come quello della didattica, fondamentali per far conoscere alle nuove generazioni le meraviglie degli Uffizi e delle altre strutture museali. La ricchezza dell’offerta culturale dipende anche dalla professionalità di chi ci lavora”.

“Più in generale questa vicenda, come tante altre, ci pone il tema, che è stato per troppo tempo accantonato, di quale è il tipo di lavoro che vogliamo. Non precario e non sottopagato. Stiamo insieme in questa battaglia, ognuno con il proprio ruolo. Noi ci siamo” ha aggiunto Fossi nel suo intervento nel corso del presidio.

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Ieri prima riunione della segreteria del Pd toscano guidata da Emiliano Fossi, che ha assegnato nuove deleghe che vanno ad aggiungersi a quelle già annunciate venerdí scorso. Altre tematiche saranno affidate a dipartimenti ad hoc.

Ecco il quadro completo:

Stefania Lio, vicesegretaria;
Andrea Giorgio, coordinatore;
Luca Sani, organizzazione;
Diego Blasi, portavoce partito, comunicazione e iniziativa politica;
Stefano Bruzzesi, enti locali;
Alberta Ticciati, tesoriera;
Samuele Borrini, segretario Giovani Democratici;
Tania Cintelli, coordinatrice Donne Democratiche;
Marco Niccolai, sanità e diritto alla salute;
Simona Querci, scuola, politiche educative, infanzia, contrasto povertà educativa, diritto allo studio;
Federica Maineri, turismo e politiche del mare;
Laura Rimi, cultura, culture, beni comuni, associazionismo, partecipazione, cooperazione internazionale;
Cristina Giachi, ambiente, transizione ecologica ed energetica;
Brenda Barnini, politiche sociali, welfare di comunità;
Gianni Anselmi, sviluppo economico, economia e commercio, aree di crisi industriali complesse;
Roberta Casini, agricoltura;
Tommaso Francioli, politiche giovanili, innovazione, transizione digitale, riforme istituzionali;
Francesco Gazzetti, infrastrutture;
Eleonora Biancolini, università, ricerca e alta formazione;
Linda Vanni, lavoro, formazione professionale, buona occupazione;

Francesco Battistini, politiche migratorie, diritto alla casa;
Francesca Neri, Pnrr e programmazione;
Barbara Croci, disuguaglianze territoriali e aree interne, governo del territorio.
Invitati permanenti:
Vincenzo Ceccarelli, capogruppo regionale;
Valentina Mercanti, presidente Pd;
Matteo Biffoni, presidente ANCI, legalità e sicurezza;
Andrea Vignini, segretario Articolo 1.
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Ecco i nomi dei membri della nuova segreteria regionale del Partito Democratico elencati dal segretario Emiliano Fossi nel corso della direzione regionale che si è tenuta oggi alla Casa del Popolo di San Bartolo a Cintoia.

Stefania Lio, vicesegretaria del partito; Andrea Giorgio, coordinatore della segreteria; Luca Sani, responsabile dell’organizzazione; Diego Blasi, portavoce del partito, responsabile della comunicazione e dell’iniziativa politica; Stefano Bruzzesi, responsabile Enti Locali.

Marco Niccolai, Simona Querci, Federica Maineri, Laura Rimi, Cristina Giachi, Brenda Barnini, Gianni Anselmi, Roberta Casini, Tommaso Francioli, Francesco Gazzetti, Eleonora Biancolini, Linda Vanni e Francesco Battistini, Barbara Croci e Francesca Neri sono gli altri componenti. Le deleghe di quest’ultimi saranno assegnate nel corso della prima riunione di segreteria che si terrà nei prossimi giorni.

Sono membri di diritto della segreteria regionale la tesoriera Alberta Ticciati, il segretario dei Giovani Democratici Samuele Borrini e la portavoce della Conferenza Regionale delle Donne Democratiche Tania Cintelli.

Sono invitati permanenti in segreteria regionale il capogruppo in Consiglio Regionale Vincenzo Ceccarelli, la presidente dell’assemblea regionale Valentina Mercanti, il presidente di Anci Toscana Matteo Biffoni e Andrea Vignini, segretario regionale uscente di Articolo 1.

Il segretario regionale Emiliano Fossi affida infine a Luca Sani e Diego Blasi il coordinamento del gruppo di lavoro sulla riforma organizzativa del partito.

«Innovazione, competenza ed esperienza: queste sono le tre caratteristiche della nuova segreteria regionale del Partito Democratico – spiega il segretario regionale Emiliano Fossi – Vogliamo soddisfare le aspettative indicate dal congresso».

«Gli elettori del PD e del centrosinistra hanno scelto una proposta politica di profondo rinnovamento – continua Fossi – Le scelte che ho fatto nella selezione di chi mi affiancherà in questo percorso vanno in questa direzione».

«Sono infine contento che sia stata difesa l’unità del partito – conclude Fossi – Il PD che vogliamo saprà essere inclusivo e rispettoso di tutte le sensibilità. Perché solo insieme saremo all’altezza delle prossime sfide decisive per il futuro delle toscane e dei toscani».

Insieme alla segreteria saranno attivati i primi dipartimenti tematici regionali e le strutture di supporto.

Enzo Brogi guiderà il dipartimento Diritti e Parità; il sindaco di Sant’Anna di Stazzema Maurizio Verona coordinerà il dipartimento sulla Memoria; Giacomo Cucini, sindaco di Certaldo, coordinerà la Conferenza Programmatica.

Proposto un comitato di figure indipendenti composto da Stefano Casini Benvenuti, Alessandro Volpi, Silvia Viviani, Chiara Agnoletti, Tommaso Nannicini, Vannino Chiti, Alessio Gramolati, Franco Lucchesi, Massimo Morisi e Vincenzo Bonelli. Sarà infine attivata la scuola di formazione del partito guidata dal professori Annik Magnier e Carlo Andorlini, Matteo Atticciati, Federico Badini e Laura Sparavigna.

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“L’archiviazione del procedimento a carico di Roberto Speranza e Giuseppe Conte relativo alla gestione della pandemia da Covid è una buona notizia. In quelle prime settimane del 2020 l’Italia e il mondo intero si sono trovati in una situazione improvvisa: l’inizio di una pandemia che non aveva precedenti nella storia. E in questo quadro di tragica novità e incertezza il possibile è stato fatto dall’allora Governo, seguendo le regole, senza omissioni e guidato dalla scienza e dalla buona fede. Ne avevamo una personale consapevolezza, ma oggi anche la giustizia lo sancisce”. Così Emiliano Fossi, segretario del Pd toscano.

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