“Le sconfitte di ieri sono state pesanti. La destra si è dimostrata solida come ci aspettavamo, mentre noi non siamo riusciti ad invertire la rotta riprendendo le città perse 5 anni fa. Adesso non serve cercare colpevoli ma assumerci tutti una grande responsabilità: cambiare il PD come ci hanno chiesto al congresso e nelle urne ieri e lavorare alla ricomposizione con le forze civiche e politiche di un centrosinistra competitivo.

Dobbiamo lasciare da parte le dispute interne e concentrarci su questo percorso con forza. Da oggi apriamo una stagione nuova: un PD plurale che si organizzerà con una segreteria e un piano di lavoro chiaro verso il 2024 e poi le regionali del 2025. Ho trovato questa comune consapevolezza nelle ultime ore e ne sono contento: basta con i congressi permanenti, ora tutti al lavoro per il PD e le città.

Sappiamo che non si ricostruisce un partito in due-tre mesi, ma i problemi che il voto ci riporta sono quelli che abbiamo evidenziato quando abbiamo costruito la piattaforma congressuale: un Pd distante dai territori, con una identità poco chiara e una proposta politica da aggiornare, mettendo al centro le questioni centrali nella vita delle persone, dalla sanità, al lavoro, alla casa, ai trasporti, all’ambiente.

Con oggi si apre una stagione nuova, per la quale chiamiamo alla responsabilità tutto il partito e di cui investiremo tutto il gruppo dirigente allargato, dal Presidente di regione, ai sindaci, fino ai segretari di circolo.

Entro una settimana sarò affiancato dalla nuova segreteria e nella direzione regionale del 9 giugno affronteremo con franchezza la discussione sul futuro del nostro partito e imposteremo anche il percorso verso il 2024 su cui chiederemo ai partiti territoriali di aprire luoghi di discussione e confronto sul futuro delle nostre città.

Ringrazio davvero i candidati e le candidate e il PD dei vari territori che ce l’hanno messa tutta con generosità in queste partite e voglio ringraziarli per tutto quello che hanno fatto.

Ringrazio anche Leonardo Fabbri, candidato per il PD a Campi Bisenzio, una sconfitta dolorosa che è frutto di divisioni del centrosinistra radicate nel passato che non siamo riusciti a superare – di cui mi prendo la mia parte di responsabilità – sommate a un voto contro il PD che ha visto Fratelli di Italia festeggiare come se avesse vinto. Una brutta immagine per il popolo del centrosinistra che mi auguro riesca, grazie anche al lavoro di Fabbri, a ricomporsi.

Non consola, ma merita però di essere citato, il bel risultato di Pescia con Riccardo Franchi che ci riporta dopo anni alla guida del Comune”.

Così Emiliano Fossi, segretario del PD toscano, oggi in conferenza stampa.

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“Non siamo riusciti a invertire le sconfitte degli ultimi anni nei capoluoghi, che restano alla destra. Ringrazio le candidate e i candidati del lavoro e dell’impegno, il PD è cresciuto quasi ovunque, ma non abbastanza e soprattutto le divisioni del centrosinistra non ci hanno aiutato. E’ tempo di cambiare il PD, ce lo hanno chiesto al congresso ed è il dato che viene fuori dalle urne, una stagione oggi si chiude e se ne apre una nuova”.  Così Emiliano Fossi, segretario del PD toscano, sui risultati dei ballottaggi.

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Hanno vissuto l’orrore più grande che si possa immaginare, hanno visto sterminate le proprie famiglie, eppure hanno avuto la forza di rialzarsi e portare per decenni un messaggio di pace tra i giovani.
I superstiti di Sant’Anna di Stazzema sono stati e sono persone davvero eccezionali. Oggi la Toscana piange un altro di loro. A Mauro Pieri e a tutti loro dobbiamo molto, perché ogni parola che hanno raccontato ha contribuito a crescere cittadini migliori.

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”Oggi abbiamo voluto essere personalmente presenti alla consegna della tessera del Pd al sindaco di Rignano Giacomo Certosi. Siamo contenti che Giacomo, amministratore capace, persona di valore, protagonista di una bella vittoria lo scorso anno, entri nella casa comune dei progressisti e riformisti. Per noi è anche la conferma di un partito che è tornato ad essere accogliente e attrattivo”. Così Emiliano Fossi e Monica Marini, segretari regionale e metropolitano fiorentino del Pd.

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“C’è qualcuno che proprio non vuole rassegnarsi al fatto che la storia in Italia nel dopoguerra ha preso fortunatamente una strada precisa: quella dell’antifascismo. E a questo principio, diventato, non a caso, costituzionale, dovrebbero ricondursi tutte le azioni di chi è chiamato a rappresentare i cittadini.
È gravissimo che il sindaco di Grosseto e la sua maggioranza abbiano votato un atto per intitolare una strada a Giorgio Almirante. Ed è ancora più grave che in nome di un sedicente obiettivo di ‘pacificazione nazionale’, gli sia stata affiancata l’intestazione di una via ad Enrico Berlinguer in una sorta di baratto politico inaccettabile”. Così Emiliano Fossi, segretario del Pd toscano, dopo che ieri il consiglio comunale di Grosseto ha dato il via libera all’intitolazione di una via a Giorgio Almirante, una a Enrico Berlinguer e una alla Pacificazione nazionale.
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“Il governo, seppur in ritardo, ha raccolto le indicazioni dei sindaci presenti nella mia interrogazione dei giorni scorsi ed ha riconosciuto lo stato di emergenza per i comuni del Mugello colpiti direttamente dalle alluvioni. Occorre ora reperire risorse adeguate per la ricostruzione, garantire ristori ai danni pubblici e privati e valutare se sia necessario inserire ulteriori territori tra quelli colpiti dalle calamità. Il Partito Democratico farà la sua parte in Parlamento per modificare ed integrare il Decreto”: è quanto dichiara Emiliano Fossi, deputato Pd e segretario regionale della Toscana, incontrando oggi alcuni lavoratori delle aziende agricole del territorio del Mugello.

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“Decine di scuole, di ogni ordine e grado, verranno chiuse e accorpate anche in Toscana a causa delle norme presenti nella Legge di Bilancio 2023. Si tratta di scelte politiche precise volute e votate dalla destra che riguardano città capoluogo, province ed aree interne: queste norme penalizzeranno studenti, famiglie, docenti e personale tecnico amministrativo, causando problemi logistici e didattici. Per sapere quanti e quali istituti verranno realmente coinvolti dai tagli abbiamo presentato una interrogazione parlamentare”. Lo dichiarano i deputati toscani del Pd Marco Simiani, Emiliano Fossi, Simona Bonafè, Federico Gianassi, Christian Di Sanzo, Laura Boldrini e Marco Furfaro. L’atto è stato sottoscritto anche da Irene Manzi, responsabile Scuola della segreteria nazionale del Partito Democratico. ”Nelle aree interne la chiusura di alcune scuole potrebbe quindi causare, oltre a denigrare il diritto all’istruzione promosso dalla Costituzione, anche la perdita di decine di posti di lavoro tra collaboratori scolastici e amministrativi. Condividiamo pienamente la scelta della Regione Toscana di fare ricorso alla Corte Costituzionale contro questi tagli indiscriminati”, concludono i deputati Pd.

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“Le disastrose alluvioni in Romagna hanno purtroppo coinvolto anche l’Appennino tosco emiliano, con interi pezzi di montagna che stanno continuando a scivolare a valle causando gravi problemi di pubblica sicurezza. Numerosi centri abitati tra cui Marradi, Palazzuolo sul Senio e Firenzuola sono da giorni isolati con strade interrotte, frazioni irraggiungibili, carenza di prodotti alimentari e medicinali e chiusura di molte attività produttive. Nonostante le necessità l’esercito non è stato ancora inviato in questi luoghi: per capire le motivazioni di questi incomprensibili ritardi e per garantire le risorse per la ricostruzione e la ripresa delle attività presenterò una interrogazione al governo”: è quanto dichiara il deputato Pd e segretario regionale della Toscana Emiliano Fossi.
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“Qualcuno parlava di una destra arrembante in Toscana, ma ha esaurito evidentemente la sua forza di espansione. Tra litigi e divisioni governavano tre capoluoghi su tre dove ora siamo al ballottaggio e la partita è riaperta, come lo è nelle città di Pietrasanta, Pescia e Campi Bisenzio, dove la destra non è neanche arrivata al ballottaggio. L’effetto Meloni non si è abbattuto sulla Toscana e, anzi, il Partito Democratico c’è e ha alzato la testa: siamo ovunque il primo partito, a differenza delle elezioni politiche, e possiamo diventare il baricentro di alleanze civiche nei nostri comuni. Volevo ringraziare le candidate e i candidati che hanno saputo stare tra le persone e con le persone, con attenzione e capacità di ascolto: è con questo spirito di apertura e ascolto che affrontiamo i ballottaggi con fiducia e con la convinzione che tutti questi Comuni sono alla nostra portata”. Così Emiliano Fossi, segretario del Pd toscano, dopo il primo turno delle amministrative.

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“La nostra comunità democratica è stata raggiunta ieri da una terribile notizia: Federico Pacciani ci ha lasciati. Un ragazzo di grande passione e militanza, che aveva deciso di mettere a disposizione del nostro partito e della comunità senese la sua attenzione e sensibilità e la sua esperienza contro le barriere, in difesa dei diritti, in particolare dei disabili, dei più fragili e delle loro famiglie. Ai suoi cari e a chi ha condiviso con Federico un pezzetto di vita va tutta la mia vicinanza”. Così Emiliano Fossi, segretario del Pd toscano, appresa la notizia della morte di Federico Pacciani, candidato nella lista del Pd a Siena.

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