“Uffici giudiziari, sì alla ristrutturazione
ma no a soppressioni indiscriminate”

Il Pd toscano apre un percorso di ascolto per arrivare ad una proposta di revisione delle circoscrizioni giudiziarie, un tema molto sentito per alcune comunità locali che ricadono sotto i presidi giudiziari più piccoli. L’invito ai territori, enti locali e addetti ai lavori, è contenuto in un documento a firma del segretario regionale Andrea Manciulli e della responsabile giustizia Silvia Della Monica.

L’attuale geografia giudiziaria in Italia conta 848 uffici del Giudice di Pace, 165 Tribunali e relative Procure, 220 sezioni distaccate di Tribunale, 29 Corti di Appello e relative Procure Generali, “con un’assurda e controproducente dispersione di energie, che potrebbero essere impiegate per migliorare il servizio giustizia ed accelerare i tempi del processo”, si legge nel documento del Pd toscano.
Il percorso di approfondimento nelle diverse realtà riguarda i politici, amministratori e parlamentari, e gli addetti ai lavori, ordini professionali e soggetti istituzionali, per individuare le situazioni più delicate e preservare sul territorio quei presidi giudiziari ritenuti strategici.  

Una razionalizzazione della distribuzione degli uffici giudiziari sul territorio non è rinviabile. Ma non può essere proseguito il processo di riforma che il governo Berlusconi ha avviato con un blitz parlamentare ad agosto senza coinvolgere enti locali e categorie professionali. Provvedimento che non ci ha convinto per la scelta di criteri guida che non tengono ade­guato conto delle specificità vantate da determinati territori ed, in particolare, per il fatto che per mantenere gli uffici del giudice di pace siano gli enti locali a farsi carico delle spese, seppur consorziandosi”, è il senso del documento.

Ma intanto, proprio sulla base di questa normativa ereditata dal governo precedente, il Governo Monti ha approvato uno schema di decreto legislativo procedendo alla soppressione di 674 uffici del Giudice di pace, di cui 27 in Toscana, e si sta apprestando ad intervenire, con criteri non ancora precisati, anche sulle sezioni distaccate di Tribunale, di cui 12 presenti nella nostra regione e sulle sedi di Tribunale (in Toscana è Montepulciano).

Alla luce di questo “il Partito Democratico della Toscana, lungi dal sostenere miopi battaglie campanilisti­che e ferma l’esigenza che all’opera di ristrutturazione si ponga finalmente mano, sostiene l’opportu­nità di evitare una indiscriminata soppressione e che non vadano a scomparire presidi giudiziari ritenuti strategici nell’ambito del sistema econo­mico e sociale della nostra Regione”.

Per questo si apre il percorso per individuare quali sono le strutture prioritarie e si invitano “tutti i dirigenti ed amministratori locali del Partito Democratico a far pervenire al Forum Giustizia, sentiti i vari attori delle amministrazioni giudiziarie interessate e le categorie professionali coinvolte, propri contributi e valutazioni sulla situazione e sulle priorità del contesto giudiziario locale”.
Alla fine di marzo, i contributi confluiranno in un’apposita confe­renza regionale che darà il via alla proposta finale da portare all’attenzione del partito nazionale e poi del Parlamento.  

 

Il documento integrale del Pd toscano sulla revisione delle circoscrizioni giudiziarie.