Parlamento stabilisce obbligo di quote rosa nelle leggi elettorali regionali Mazzeo (Pd Toscana): “Orgogliosi di avere anticipato la legge nazionale”

L’equilibrio di genere nelle liste elettorali che la legge nazionale da ieri impone alle Regioni esiste già nella legge Toscana da oltre un anno e l’attuale consiglio è stato eletto a maggio 2015 proprio con liste composte per metà da uomini e per metà da donne.

Siamo orgogliosi di essere stati in Toscana gli apripista di una norma che ora è legge per tutte le regioni. Già nel 2015 abbiamo votato attraverso la nuova legge elettorale regionale che prevede parità tra uomini e donne nelle liste e doppia preferenza di genere. Esattamente quello che la legge nazionale prevede adesso per tutte le regioni, anzi di più, visto che nelle nostre liste abbiamo previsto una parità 50 a 50 mentre la legge nazionale consente un rapporto di 60 a 40” 

commenta il vicesegretario dem della Toscana Antonio Mazzeo in merito alla legge nazionale approvata ieri secondo cui le Regioni a statuto ordinario sono tenute a disciplinare il sistema elettorale regionale con l’adozione di specifiche misure per la promozione delle pari opportunità tra donne e uomini nell’accesso alle cariche elettive.

Oggi in molti giustamente esultano per questo risultato nazionale, ma in Toscana abbiamo precorso i tempi approvando la nuova legge elettorale regionale nel 2014. Ci preme però ricordare che in quella occasione il nostro intento di arrivare ad una proposta il più condivisa possibile fu attaccato, in maniera pesante, da più di una forza politica. E quel testo, che invece noi volemmo e difendemmo fortemente, oltre alla parità di genere nelle liste, ha restituito agli elettori anche il sistema delle preferenze nella scelta dei consiglieri, ed oggi vediamo con soddisfazione che è diventato un modello a livello nazionale. Quanto approvato dal parlamento, insomma, è la dimostrazione che la buona politica si fa con le buone proposte e, oggi più che mai, possiamo ribadire che quelle che arrivavano alla nostra legge furono solo accuse strumentali di chi sa essere soltanto contro qualcosa e vede ovunque fantasmi che non esistono”.