“Il vicepremier Tajani ha confermato che il rigassificatore di Piombino sarà operativo per la prossima primavera ma non ci sono ancora notizie certe sulle opere di compensazione per il territorio. Si tratta di norme e risorse, peraltro previste dalla Legge, per promuovere il rilancio economico, occupazionale, sociale, ambientale, infrastrutturale e culturale della zona. Il governo si è già impegnato da settimane con la comunità locale e con il Parlamento per realizzare questi interventi in tempi certi: è necessario ora passare dalle parole ai fatti”: è quanto riporta una nota congiunta di Simona Bonafè vicepresidente dei Deputati Pd e Marco Simiani, capogruppo del Partito Democratico in Commissione Ambiente di Montecitorio.
“Se l’utilizzo di un asterisco per definire la differenziazione di genere fosse la causa di licenziamenti si tratterebbe di un fatto gravissimo: verrebbero denigrate la dignità e la professionalità di una associazione che da anni garantisce la promozione di numerose attività culturali nel nostro territorio. Per chiarire la vicenda promuoveremo la presentazione di interrogazioni in tutti i livelli istituzionali: comunale, regionale e parlamentare”: è quanto dichiarano in una nota congiunta il deputato Pd Marco Simiani, l’assessore regionale Leonardo Marras e Davide Bartolini, capogruppo del Partito Democratico in consiglio comunale sulla notizia emersa sui media nei giorni scorsi secondo la quale la Fondazione Grosseto cultura non avrebbe rinnovato all’associazione Clan la gestione del Polo Le Clarisse a causa dell’utilizzo, in una newsletter, di un asterisco per indicare contestualmente le attività di bambini e bambine.
“Sempre secondo la stampa questa decisione sarebbe maturata dopo una richiesta della Fondazione di diffondere una nota in cui Clan prendeva posizione contro l’asterisco. Va allontanato ogni dubbio su questo episodio: il Comune di Grosseto è partner istituzionale della Fondazione e sarebbe complice di una discriminazione folle e reazionaria. Sarebbe comunque altrettanto grave se l’obiettivo fosse quello, come sostiene qualcuno, di affidare tutti i servizi comunali relativi al settore cultura a strutture che non hanno ne l’esperienza, né le competenze per rivestire questi ruoli”: conclude la nota.
“Dalle elezioni provinciali di Arezzo esce un risultato affatto scontato che sancisce la divisione del centro destra, la sconfitta politica di Silvia Chiassai e di un metodo di governo della Provincia chiuso e poco incline a rappresentarne il territorio.
L’elezione di Polcri porta alla guida della provincia di Arezzo un candidato che ha saputo raccogliere intorno alla sua candidatura un consenso trasversale che vede nell’ente provinciale il luogo di tutte le comunità locali che ne fanno parte e non il presidio di un partito politico.
Un risultato che oggi apre la strada ad una nuova gestione della Provincia, non personalistica, sulla quale gli amministratori del territorio hanno investito la loro fiducia”.
Così Simona Bonafè, segretaria del Pd toscano, all’indomani dell’elezione del nuovo presidente della Provincia di Arezzo.
Ora occorre proseguire il lavoro di concertazione con le parti sociali e le associazioni datoriali a partire dal Patto per lo sviluppo e dagli altri strumenti di programmazione, con cui, anche attraverso le risorse del PNRR e del nuovo settennato europeo, dovremo ridisegnare il modello di sviluppo della Toscana.
Simone De Rosas, responsabile lavoro e sviluppo economico PD Toscana
Depositata in Senato, a prima firma del parlamentare toscano del Pd Dario Parrini, un’interrogazione che chiama in causa il Ministro della Cultura sul futuro del Castello di Sammezzano nel comune di Reggello.
L’atto parlamentare è sottoscritto anche dai senatori toscani del PD Silvio Franceschelli e Ylenia Zambito.
“Il Castello, bene di interesse pubblico ma di proprietà privata, è in stato di semiabbandono da oltre 20 anni, tra aste e fallimenti, e chiuso al pubblico – spiega Parrini -. È soggetto a un deterioramento che rischia di compromettere in maniera irreversibile la struttura. Per questo chiediamo se il Ministero abbia preso in esame la vicenda del Castello e del suo parco e se intenda procedere alla confisca, come prevede la legge in caso di patrimoni artistici danneggiati, o acquistarlo, così da consentirne la piena valorizzazione e fruibilità.
Tra l’altro, alcuni mesi fa, l’onorevole Vittorio Sgarbi aveva proposto proprio l’acquisto del castello da parte dello Stato. Oggi, in qualità di sottosegretario alla cultura, può dare un contributo concreto al raggiungimento di quell’obiettivo da lui stesso indicato con forza”.
“Ringrazio il senatore Parrini per aver investito anche il nuovo Governo del tema Sammezzano. Il Castello, da sempre bene privato , rappresenta infatti un esempio unico di architettura orientalista, tra i più importanti in Europa. Salvare il castello dal degrado è ormai un’emergenza non rimandabile e tutte le istituzioni, ciascuna per le loro competenze, devono fare la loro parte. Ovviamente, tra queste, anche il Governo”, spiega Cristiano Benucci, già sindaco di Reggello e oggi consigliere regionale del Pd, che da anni segue la vicenda Sammezzano.
I parlamentari del Partito Democratico eletti in Toscana hanno incontrato oggi, venerdì 25 novembre alla sede del PD Toscana di via Forlanini, alcuni gestori delle RSA toscane. L’aumento dei costi energetici e dell’inflazione, la carenza di infermieri e Oss, l’assenza di ristori e il lascito dell’emergenza sanitaria, hanno messo in crisi un intero settore che oggi chiede interventi urgenti al Parlamento, al Governo e a livello regionale.
Nel corso della riunione i parlamentari hanno ritenuto necessario prospettare un intervento in due fasi: la presentazione di emendamenti alla legge di bilancio, per fare pressione e poter incidere anche attraverso un dialogo con la maggioranza su un tema che impatta su migliaia di famiglie, e lo studio di una visione strategica a livello regionale per comprendere quali aggiustamenti realizzare al modello che portiamo avanti, consentendo il pieno rispetto dell’articolo 32 della Costituzione, in cui l’assistenza deve essere universale e accessibile a tutti.
“Questo deve essere il primo di una serie di incontri, perché la situazione presentata richiede un continuo aggiornamento e sarà nostra cura attivarci per risolvere questa emergenza”, così i deputati e i senatori del Partito democratico eletti in Toscana.
“La segreteria regionale del Pd è pronta a contribuire a un documento programmatico finalizzato a rafforzare l’alleanza di governo regionale per la seconda parte della legislatura, come annunciato dal presidente della Regione Eugenio Giani al termine dell’incontro che si è tenuto ieri sera”.
È quanto emerge dalla riunione di oggi dell’esecutivo regionale del Pd.
“Il documento – hanno condiviso oggi i componenti della segreteria – dovrà individuare i temi prioritari e le azioni conseguenti, a partire dalla sanità pubblica. Il programma di governo del 2020 merita un naturale aggiornamento con una pandemia e una crisi energetica avvenute nel frattempo. Non sfuggono a nessuno le criticità diffuse nella nostra regione in conseguenza delle congiunture nazionali e internazionali. Occorre un nuovo patto, non solo tra le forze politiche, ma con i cittadini e le forze sociali e produttive. Su
questo siamo disponibili a impegnarci.
Il chiarimento con Italia Viva in Regione non può infine prescindere dalle prossime elezioni amministrative. A partire dai capoluoghi al voto, troviamo naturale che un’alleanza programmatica regionale debba essere accompagnata da un confronto programmatico nei comuni al voto.
È evidente che siamo davanti al governo più a destra della storia repubblicana e i primi provvedimenti ne sono la conferma: abbiamo la possibilità di riconquistare importanti comuni in Toscana oggi in mano a quella coalizione e ognuno deve sentirne forte la responsabilità”.
“Riproporremo questo emendamento nei prossimi provvedimenti a partire dalla Legge di Bilancio. Siamo convinti che le comunità geotermiche non debbano essere penalizzate e invitiamo maggioranza e governo ad una maggiore attenzione verso le aziende ed i cittadini che hanno reali difficoltà a sostenere i rincari energetici”: conclude Marco Simiani.