“La preoccupazione espressa dall’Ordine degli Assistenti sociali, in merito alla sospensione del Reddito di cittadinanza, è identica a quella dei Comuni che dall’oggi al domani si sono ritrovati a dover far fronte a un disagio individuale scaricato totalmente su di loro. La modalità con cui il Governo ha deciso di realizzare questa mossa non accompagna le persone verso una prospettiva diversa, ma le lascia semplicemente prive di alcun tipo di sostegno, alla ricerca di risposte da parte delle amministrazioni e delle Società della Salute.
La misura del Reddito di cittadinanza poteva essere rivista e modificata, magari distinguendo il sostegno alla povertà e marginalità estrema dall’accompagnamento in percorsi di inserimento socio-lavorativo, come suggerito dal PD nella scorsa legislatura. Ma non doveva essere cancellata, rimuovendo l’unica forma di sostentamento di migliaia di famiglie. Il Governo Meloni adesso fa dell’interruzione del servizio una bandiera ideologica, a conferma di come non abbiano assolutamente in testa un’idea di Paese inclusiva”, così Brenda Barnini, responsabile politiche sociali e welfare di comunità del PD Toscana.
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“Consentire ai lavoratori della Gkn, attualmente in cassa integrazione grazie ad un nuovo ammortizzatore sociale recentemente introdotto, di poter beneficiare dei percorsi di formazione finanziati dal PNRR”: è quanto chiedono al governo il deputato e segretario Pd della Toscana Emiliano Fossi e l’Assessora regionale della Toscana alla formazione professionale e al lavoro Alessandra Nardini, promotori rispettivamente di una interrogazione parlamentare e di una lettera, destinati entrambi alla Ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali.
“Nel confronto con lavoratori e istituzioni locali, è emersa, a fronte di concrete prospettive occupazionali, la necessità di mettere a disposizione di questi lavoratori percorsi formativi di aggiornamento e riqualificazione.
Trattandosi di lavoratori che beneficiano di una nuova tipologia di cassa integrazione guadagni in deroga di recentissima istituzione, chiediamo di poter utilizzare le risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. La Regione ha chiesto conferma di questa possibilità ad Anpal, l’agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro, titolare di GOL – Garanzia Occupabilità Lavoratori – il nuovo programma di riforma delle politiche attive previsto e finanziato con il PNRR di cui è titolare il Ministero del Lavoro” spiegano.
“L’impatto sociale della vertenza GKN per l’area metropolitana di Firenze e  per il territorio toscano tutto è chiara, ma ci teniamo a rimarcare questo aspetto ricordando come la Regione Toscana  si sia impegnata fin dall’inizio nel garantire ai lavoratori coinvolti in questa vicenda il massimo e migliore supporto, anche in termini di politiche attive del lavoro e di formazione. La Regione è in prima linea, infatti, nel cercare di individuare nuovi opportunità per il rilancio del sito produttivo, e da questo punto di vista sono e saranno necessari percorsi di formazione di aggiornamento delle competenze e riqualificazione dei lavoratori.
Per questo – concludono – chiediamo alla Ministra di attivarsi celermente per rendere possibile l’utilizzo delle risorse PNRR”.
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“Saranno 26.500 le persone che in Toscana non percepiranno più il Reddito di cittadinanza, secondo le stime dell’Irpet. Già ieri in migliaia sono stati liquidati con un sms di poche righe, per un totale di 169mila in tutta Italia. Abbandonati a prescindere dalla loro condizione di vulnerabilità e costretti, ora, a dover sperare in una presa in carico da parte dei servizi sociali dei Comuni.

Mentre mutui e inflazione sono alle stelle, il governo toglie quella che per alcune persone era l’unica forma di sostentamento ed elargisce a pochissimi una mancetta di poco più di un euro giorno. Quella della destra è una guerra ai poveri, ma non hanno capito che deve essere sconfitta la povertà”, così Diego Blasi, portavoce del PD Toscana.

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Neri (PD): governo taglia fondi dissesto. Scelta sbagliata da correggere.

“Riteniamo che la scelta del Governo Meloni di stralciare dal PNRR i fondi destinati al dissesto idrogeologico e alla rigenerazione urbana sia sbagliata.

Gli enti locali sono in prima fila per la prevenzione e gli interventi di ripristino in seguito ai sempre più numerosi eventi calamitosi che devastano il territorio. Le risorse assegnatigli risultano essere le più impiegate negli interventi diffusi, dimostrando la capacità delle Amministrazioni locali sia di monitoraggio che di intervento. Toglierle significa abbandonare i comuni ma soprattutto i cittadini ad un territorio sempre più fragile e devastato da alluvioni e frane. Anche le imprese che operano nel settore saranno estremamente penalizzate.
Mentre la Regione Toscana approva una mozione dove, recependo gli emendamenti del gruppo PD, decide di dare supporto ai piccoli comuni che non hanno né le strutture interne né le risorse disponibili per progettare e intercettare finanziamenti per gli interventi, dimostrando la sua attenzione e sensibilità sui temi del dissesto idrogeologico e della rigenerazione urbana, il ministro Fitto porta il Governo nella direzione opposta togliendo di fatto le risorse del PNRR.
È del tutto evidente come il Governo in carica parli federalismo ma non lo pratichi, di vicinanza alle popolazioni che hanno subito danni da alluvioni ma non si preoccupa di prevenirli.
Ci auguriamo che questa posizione sia rivista o corretta”, così Francesca Neri, responsabile PNRR e programmazione PD Toscana.
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“Oggi un’altra persona ha perso la vita in Toscana, cadendo da un’altezza di 9 metri. Una nuova famiglia che aspettava il ritorno di un suo caro ha ricevuto una notizia drammatica. Un dolore che è difficile anche immaginare. Le morti bianche sono una vera e propria emergenza sociale. Che quindi chiama in causa la politica e le coscienze di ognuno di noi. Ogni giorno, in Italia, muoiono tre lavoratori o lavoratrici. Sono 20, solo in Toscana, dall’inizio dell’anno. Serve maggiore prevenzione, formazione, più ispettori, più controlli e un aggiornamento della normativa, se quella attuale non è sufficiente. Ad ogni livello, ognuno di noi deve sentirsi chiamato in causa. All’attenzione del Governo e del Parlamento, in primis, torneremo a sollecitare azioni urgenti”, così Emiliano Fossi segretario PD Toscana, e Linda Vanni, responsabile lavoro, appresa la notizia della morte di un operaio a Pietrasanta.

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Fipili.

Gazzetti “Lavori non rinviabili.
Con Giani affronteremo tema.
Polemiche non risolvono i problemi”

“Solo chi non usa la Fipili può sostenere che quell’arteria non necessita di interventi che ne migliorino la viabilità e la sicurezza. E non è possibile attendere oltre. Non è possibile, infatti, immaginare che passino altri anni prima di mettere in campo un approccio che sia risolutivo. Faccio un solo esempio: sono serviti dieci anni per tappare la voragine che si era aperta nel tratto della penetrazione in porto della Fipili. Conosco bene quella vicenda perché mi impegnai con tutto me stesso per mettere fine ad uno scempio inaccettabile. Quella buca adesso non c’è e questo grazie ad un intervento straordinario, anche economico, della Regione. Da cittadino che utilizza ogni giorno la Fipili non sono più disponibile a veder “candire” questo problema. Il Presidente Giani ha lanciato una proposta. Le polemiche sul pedaggio non aiuteranno né ad evitare le code e neanche a completare i cantieri. Serve entrare nel merito, carte alla mano, e lo faremo direttamente con il Presidente Giani che ha il merito di aver rilanciato un tema che merita tutta l’attenzione possibile. Noi  come partito regionale, con in testa il segretario Fossi, siamo pronti a fare la nostra parte”. Così Francesco Gazzetti, consigliere regionale e responsabile infrastrutture del Pd toscano.

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Livorno: Pd, governo conferma tassa ingresso alla Meloria

“I 10 euro simbolici che il governo esige per accedere alle secche della Meloria di Livorno sono una tassa inutile e controproducente; dispiace che ancora una volta la destra intervenga a gamba tesa sui territori senza ascoltare le richieste, le esigenze e le perplessità locali”: è quanto dichiarano i deputati Pd Marco Simiani, capogruppo in Commissione Ambiente ed Emiliano Fossi segretario del Partito Democratico della Toscana, sulla discussione della interrogazione su tale tematica che si è svolta oggi, mercoledì 26 luglio, alla Camera dei Deputati.
“Avevamo chiesto almeno l’esenzione dei residenti ma il ministero si è opposto nel silenzio dei parlamentari territoriali di maggioranza. Questa gabella avrà anche ricadute negative di carattere burocratico: le migliaia di richieste, a fronte di un limitato personale amministrativo preposto ad esaminarle, causeranno inevitabili problemi e ritardi nella fruizione dell’area”: concludono.
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Emendamento Lega Toscana per Cpr
Fossi, Pd: “Definanziano accoglienza diffusa per proporci centri di detenzione”
“Con un emendamento della Lega all’interno del Programma regionale di Sviluppo, la destra sta riprovando a portare in Toscana l’ipotesi di un Centro di permanenza per i rimpatri. La stessa destra che è salita al governo nazionale promettendo lo stop agli sbarchi dei migranti, che invece sono aumentati. Siamo di fronte a un fenomeno che non è emergenziale ma strutturale. Un fenomeno gestito con inefficienza sulle spalle di persone in fuga da povertà e guerra e anche sulle spalle degli enti locali chiamati a sopperire alle mancanze di un Governo allo sbando. Nonostante tutto, in Toscana abbiamo sempre cercato di accogliere con un modello diffuso. Quel modello che viene definanziato costringendo le nostre associazioni a non riuscire a partecipare ai bandi. In alternativa pensano di riproporci questi centri di detenzione. Un Cpr porterebbe nella nostra regione un presidio di disumanità e un moltiplicatore di tensioni sociali, oltre ad essere oltremodo inutile: riguarderebbe poche centinaia di persone, per un fenomeno da decine di migliaia. Un’ipotesi cui ci siamo sempre contrapposti e che respingeremo anche in Consiglio Regionale. La Toscana è un’altra cosa”. Così Emiliano Fossi segretario del Pd toscana.
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Uffizi: Pd, Ministro Sangiuliano manipola ingressi a suo beneficio ma dimentica i lavoratori
“Se proprio il ministro della Cultura Sangiuliano vuole cercare visibilità con gli Uffizi non lo faccia manipolando i dati degli ingressi a suo beneficio, ma si occupi seriamente dei diritti dei lavoratori che assicurano da anni servizi di accoglienza dei visitatori ma che rischiano riduzione stipendi e possibili licenziamenti”: è quanto dichiarano il deputato e segretario del Pd della Toscana Emiliano Fossi ed il capogruppo del Partito democratico in Commissione Lavoro Arturo Scotto.
“E’ paradossale che un Ministro della Repubblica falsifichi la realtà utilizzando il museo fiorentino per celebrare e prorogare una esposizione gratuita da lui inaugurata, senza però fare niente per tutti quei dipendenti che garantiscono, con esperienza e competenza, il successo degli Uffizi. Si tratta di lavoratori precari che potrebbero essere penalizzati a causa della mancanza, nel nuovo bando di assegnazione dei servizi museali, di parametri adeguati capaci di valorizzare le professionalità pregresse”: concludono.
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“Adesso i tagli e per i soldi si vedrà, un giorno, senza fretta. Il PD aveva visto giusto: quelle del governo Meloni e del vice ministro Rixi erano solo promesse. Rassicurazioni buone per un comunicato o un titolo di giornale con verbi al futuro. Purtroppo, al momento, di ufficiale non c’è nulla, nulla tranne i tagli ai finanziamenti previsti dai precedenti governi per la realizzazione di opere fondamentali per lo sviluppo del porto di Livorno e dell’interporto di Guasticce. Tagli denunciati dal PD con una mobilitazione a tutti i livelli. Una sforbiciata da record che qualcuno aveva persino provato a smentire: incredibile! Ma noi non molliamo di un centimetro e torniamo a dire no all’insostenibile leggerezza delle promesse del governo, chiedendo invece alla maggioranza atti formali sul ripristino dei finanziamenti che passino dal Parlamento e dalle Commissioni. Impegni ufficiali che permettano di capire quando e come quei 300 milioni verranno ripristinati. E noi non ci fermeremo sino a quando non vedremo, nero su bianco, quei finanziamenti tornare al loro posto. Tutto il resto sono solo fiumi di parole”, così Francesco Gazzetti, consigliere regionale e responsabile infrastrutture del Pd toscano, sul taglio di oltre 300 milioni di euro da parte del Governo Meloni per il collegamento e la connessione tra porto di Livorno, interporto di Guasticce ed i grandi corridoi europei.

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