Oggi seconda tappa degli incontri dell’esecutivo regionale del Pd toscano, guidato da Emiliano Fossi, con i sindacati regionali e le categorie economiche.
“Abbiamo articolato bene il provvedimento affinché l’Unione Europea accettasse l’utilizzo del Fondo sociale per il nostro progetto dei nidi gratis. E’ coerente all’impostazione che il Pd sta sostenendo a tutti i livelli e a mio giudizio può essere qualcosa che potrebbe trovare riferimento in tutte le Regioni. Riteniamo che vi sia un aspetto di servizio per la famiglia, ma anche un aspetto pedagogico” ha detto Giani nel corso di una conferenza stampa nella sede del PD regionale.
“Questo impegno economico molto consistente della Regione corrisponde a un impegno politico altrettanto forte: quello di compensare i bisogni di conciliazione tra vita familiare e vita lavorativa, soprattutto delle madri, azzerando un costo che é tra i più alti nel bilancio familiare di chi ha figli tra 0 e 3 anni. É una misura sfaccettata di cui siamo orgogliosi e di cui ringraziamo Giani e la giunta, perché mette insieme sostegno economico, finalità di uguaglianza di genere per le donne che tornano nel mondo del lavoro e arricchimento pedagogico per i bambini, che a volte devono rinunciare nei primi anni di vita a un percorso educativo a causa dei costi” ha commentato il segretario regionale dem Emiliano Fossi.
“Con la misura Nidi Gratis vogliamo garantire che il nido sia un diritto per tutte le bambine e per tutti i bambini toscani, e non solo per quelli che nascono in una famiglia che può permetterselo. Prima di tutto voglio sottolineare la valenza educativa e pedagogica di questa scelta: investire sui nidi significa combattere e prevenire dispersione e abbandono scolastico, sostenere il successo formativo, contrastare povertà e disuguaglianze educative. In secondo luogo, gli investimenti sui nidi favoriscono la conciliazione tempi di vita e tempi di lavoro delle giovani famiglie. In una società purtroppo ancora patriarcale come la nostra, dove il tempo di cura non è equamente distribuito all’interno della coppia, gli investimenti sui servizi per l’infanzia impediscono che una donna si trovi a scegliere tra diventare madre, se lo desidera, e tornare a lavoro, che una donna sia costretta a rinunciare alla propria carriera lavorativa: rappresentano quindi anche uno strumento a sostegno dell’occupazione femminile” ha detto l’assessora Alessandra Nardini.
“La scelta della Toscana sui nidi gratis rappresenta per bambini e bambine un fatto destinato ad incidere sulla povertà educativa che è una piaga nel nostro Paese e un riferimento anche in tema di pari opportunità: sappiamo infatti che, laddove non funzionano gli asili, è la donna che rimane in casa per la cura dei figli. Parte dalla Toscana la strada per una concreta lotta alle disuguaglianze sin dal percorso educativo. Questo intendiamo quando parliamo di ‘politiche di sinistra’ ” ha detto Simona Querci, responsabile istruzione del Pd toscano.
“La vicenda è emersa grazie al Partito Democratico che ha denunciato quello che, nel silenzio generale, stava accadendo: il Governo Meloni ha deciso di tagliare i fondi per la realizzazione dei collegamenti ferroviari da e per il porto di Livorno e l’interporto di Guasticce e non c’è traccia ufficiale dell’impegno a rifinanziarla. Questo è quello che emerge dagli atti dove, nero su bianco, il finanziamento passa da 311 milioni a 12 milioni. Probabilmente i vari esponenti della destra sono troppo impegnati ad arrampicarsi sugli specchi e dunque non hanno avuto il tempo di leggerli questi documenti. Il consiglio è sempre quello di informarsi prima di parlare anche perché, gli diamo una notizia, adesso sarebbero al governo di questo Paese e dunque non possono nascondersi dietro a battute o polemichette: ora devono governare e dare risposte concrete. Leggendo ancora gli atti legati al definanziamento delle opere di connessione per porto ed interporto, infatti, non c’è nessun esplicito riferimento alla certezza dei rifinanziamento degli stessi. Si legge che i 12 milioni che restano saranno utilizzati per la progettazione alla quale, peraltro, ha contribuito in maniera sostanziosa anche la Regione Toscana. Il resto si vedrà. Ecco, il Partito Democratico non si accontenta di un generico “poi si vedrà” e vuole impegni ufficiali e precisi. La ridda di dichiarazioni confuse e spesso in contraddizione dei vari esponenti della destra ci spingono a non mollare la presa. Serve chiarezza: ecco perché continueremo a chiedere come partito regionale, insieme ai territori, e come parlamentari, che il Governo venga in Parlamento a spiegare ed a prendere impegni ufficiali. C’è una nostra interrogazione già presentata: rispondano subito a quella. L’azione che il PD, a tutti i livelli e all’unisono ha messo in campo, ha infatti un solo obbiettivo: far sì che il Governo mantenga gli impegni e che rifinanzi queste opere indispensabili per lo sviluppo ed il lavoro. Tutto il resto non conta” concludono i tre esponenti PD.
“Giù le mani dai soldi per Livorno. Il governo Meloni vuole depennare i fondi già stanziati dal precedente governo per il collegamento e la connessione tra porto, interporto e la rete ferroviaria ed i grandi corridoi europei, portando la cifra da 312 a 12 milioni. Una beffa, praticamente. Il ministro Salvini si presenti in Parlamento a rispondere alla nostra interrogazione firmata da Marco Simiani e soprattutto ripristini i 300 milioni annullati. I collegamenti ferroviari sono necessari per i servizi del porto di Livorno oggi e per quella che sarà la Darsena Europa domani. Un’opera da oltre 300 milioni è un’opera di valenza regionale, per questo ci siamo già attivati con i componenti della segreteria regionale che si occupano della materia per denunciare davanti all’opinione pubblica questa pesante sottrazione affinché il governo torni subito sui suoi passi. Non c’è competitività senza infrastrutture”. Così Emiliano Fossi, segretario del Pd toscano, dopo che il Governo ha praticamente annullato il finanziamento per il Collegamento dell’interporto di Guasticce alla linea Pisa-Vada via Collesalvetti e la bretella per il collegamento diretto tra la linea Firenze-Pisa e la linea Pisa-Vada via collesalvetti (By-pass di Pisa).
Il Pd toscano domani al Pride di Firenze
“Siamo al fianco della comunità lgbtqia+ per una piena uguaglianza e cittadinanza di tutti e tutte. É uno dei tanti tratti che ci rendono davvero agli antipodi della destra, basti pensare al recente attacco alle famiglie arcobaleno e ai loro figli. Dare diritti e tutele a qualcuno non toglie niente agli altri, ma aggiunge valore alla società. E questo è un concetto che ancora fa fatica a passare” dice il segretario regionale dem Emiliano Fossi, che domani sarà al corteo.
“Il diritto di disporre liberamente della propria sessualità è un aspetto centrale dell’essere umano ed è basato su un’intrinseca libertà, dignità e uguaglianza. Dobbiamo per questo attivarci con leggi e battaglie civili affinché tutti i cittadini abbiano medesime opportunità affettive, genitoriali e familiari. Parallelamente serve una battaglia culturale che metta in campo un contrasto serio e deciso all’odio, all’intolleranza, a ogni forma di discriminazione” aggiunge Enzo Brogi, che coordina il dipartimento su diritti e parità del Pd regionale.
“L’attacco antisemita diretto a Sara Funaro é grave e inaccettabile. A lei e coloro che sono stati offesi dalle parole lasciate su Instagram da un utente delirante va la solidarietà di tutto il nostro partito. Insieme all’indignazione, a cui ci associamo, bene ha fatto il Console di Israele a presentare anche denuncia. Tastiera e schermo non sono più una barriera protettiva per questi vigliacchi e violenti, ma anzi aggravano i reati. Ed è bene che siano individuati e puniti”. Così Emiliano Fossi, segretario del Pd toscano, dopo che il console di
Israele ha reso noto un attacco antisemita all’assessora di Firenze Sara Funaro da parte di un utente sui social network.
Attivati i primi dipartimenti del Pd toscano, che andranno ad aggiungersi agli organismi già nominati nelle settimane scorse. “Nell’ottica di un lavoro collettivo e plurale, avevamo annunciato che, oltre alla segreteria, il lavoro del partito sarebbe stato allargato con la formazione di dipartimenti tematici guidati da persone di riconosciuta competenza nei rispettivi settori” spiega il segretario regionale Emiliano Fossi.
Fossi ha nominato:
- Silvia Viviani alla guida del dipartimento “urbanistica”,
- Nicola Censini, alle “politiche europee”,
- Alessandro Franchi a quello che si occuperà di servizi pubblici locali
- e Andrea Dominijanni per sport e tempo libero.
Altri dipartimenti saranno attivati nelle prossime settimane.
“Ricordate la nuova Amministrazione di Poggio a Caiano, a Prato, che appena insediata fece togliere lo striscione ‘Verità per Giulio Regeni’? Ebbene, ne hanno combinata un’altra, ma prima faccio due giri di ruote indietro. Il palazzo comunale ha due ingressi, uno “principale” con tre scalini molto grandi, e uno laterale accessibile a tutte e tutti, anche alle persone con disabilità. Per questo, mi dicono, fino alla scorsa Giunta l’entrata “principale” è sempre stata chiusa, mentre quella laterale, accessibile, sempre aperta, come unico ingresso al palazzo.
Adesso l’attuale Giunta – che ricordo essere appoggiata da tutto il centrodestra – ha invece ripristinato l’ingresso principale, con le tre enormi barriere architettoniche, lasciando l’entrata laterale, inclusiva, come secondaria. Di fatto, creando cittadini di ‘serie A’ e altri ‘serie B’. Ma non solo. Mi dicono anche che per i primi due consigli comunali effettuati, l’ingresso laterale, quello cioè senza scalini, è rimasto addirittura chiuso! Che dire, è proprio vero che ‘il buongiorno si vede dal mattino’. E a Poggio a Caiano, a quanto pare, non è per chiunque.
PS: nessuno venga a giustificarsi dicendo che in un secondo momento verrà messa una rampa a quegli scalini. La soluzione c’è, ma soprattutto c’è sempre stata e a costo zero, con facilità. Cambiare qualcosa che funziona per creare questa differenza ha un solo nome: discriminazione”. Così, su Facebook, Iacopo Melio, consigliere regionale toscano e responsabile del dipartimento diritti e inclusione del Pd nazionale.