“Ci sono scuole medie della cintura fiorentina con 17 classi e16 insegnanti, che quindi non sanno quante ore potranno fare, una conseguenza dell’eccessivo ritardo nelle nomine dei docenti, tra trasferimenti e pensionamenti”.
A sottolinearlo Doriano Bizzarri, responsabile responsabile Forum Scuola PD Firenze durante l’incontro“La scuola della Costituzione. La Carta d’intenti e i progetti per il futuro” con Daniela Lastri, consigliere regionale e responsabile scuola Pd Toscana, Rosa De Pasquale, deputato Pd, Stella Targetti, assessore all’istruzione e vicepresidente della Regione Toscana.
“Si spera che questo problema si risolva nell’arco di giorni ma se perdura questa situazione i primi giorni di scuola in questi istituti saranno necessariamente a orario ridotto”, ha concluso. All’incontro si è parlato poi di edilizia scolastica, dispersione e futuro del sistema scolastico in genere.
“La lotta alla dispersione scolastica – ha detto Stella Targetti – deve cominciare fin dalla scuola dell’infanzia, garantendo a tutti il diritto di accesso al sistema educativo. E’ anche per questo che in Toscana abbiamo deciso di puntare molto sulla scuola materna. Un ragazzo non lascia la scuola a 14 anni così all’improvviso: la scelta è il risultato finale di qualcosa che viene da lontano e ha tanti fattori, dal livello di istruzione della famiglia di provenienza fino alle condizioni della scuola come ambiente di apprendimento, perché stare bene in classe è importantissimo ed è il primo strumento di lotta alla dispersione”.
“La cronica mancanza di risorse nella scuola potrebbe essere in parte arginata ripensando al ciclo scolastico, uscendo prima, cioè a 18 anni, elevando però l’obbligo scolastico a quest’età. – ha fatto presente De Pasquale – Per contrastare la dispersione inoltre sarebbero utili nuove modalità didattiche come laboratori, che dalla riforma Gelmini sono stati tagliati. Le buone pratiche nella scuola devono essere messe a sistema e condivise”.
“La cura degli edifici scolastici non è solo un fattore estetico ma di agio. – ha sostenuto Lastri- Vogliamo che nel prossimo governo di centrosinistra la scuola sia al centro del programma e di un progetto per l’Italia.In questi anni siamo diventati ultimi in Europa per investimenti nella scuola, superiamo solo la Slovacchia: utilizziamo solo il 4% del Pil per l’istruzione”.