Strage Sant’Anna di Stazzema. Manciulli: “Cercare la verità dei fatti”

Sant'Anna di Stazzema13 aprile 2013 – “Se, come sembra, le indagini saranno riaperte, dalla Germania arriverà un segnale su quanto si debba ancora perseguire la verità dei fatti e la giusta ricostruzione storica di quanto accadde in quel terribile agosto a Sant’Anna di Stazzema. Ricerca della verità per la quale da anni il Sindaco e l’intera comunità di Stazzema non hanno mai smesso di impegnarsi mantenendo alto anche il ricordo di quanto successo. Il valore della memoria dei crimini commessi dal fascismo e dal nazismo trova nelle iniziative del Comune e di tutti i cittadini di Stazzema un punto di riferimento sopratutto rispetto a chi, proprio in questi giorni, ha incredibilmente sostenuto che le istituzioni potrebbero risparmiare denaro eliminando i viaggi organizzati per far conoscere agli studenti i campi di concentramento”.

Così Andrea Manciulli, deputato e segretario regionale del Partito Democratico della Toscana, commenta quanto riportato dal sito del settimanale tedesco Der Spiegel secondo cui le autorità giudiziarie starebbero valutando di riaprire il procedimento a carico delle otto SS ancora in vita accusate dell’eccidio del 12 agosto 1944, in base a una nuova perizia dello storico Carlo Gentile.

Se – conclude l’esponente Pd – dopo la vera e propria pagina di storia scritta il 24 marzo con i presidenti di Italia e Germania Giorgio Napolitano e Joachim Gauck che si sono abbracciati davanti al sacrario delle 560 vittime in un simbolico gesto di pacificazione, dovesse arrivare anche una nuova sentenza che individuasse le colpe di chi si è macchiato di quel crimine così efferato si chiuderebbe una ferita che permetterebbe la completa conciliazione tra il popolo italiano e tedesco nell’attuazione dello spirito del Parco nazionale della Pace. Il Pd è vicino al sindaco Silicani e alla comunità di Stazzema per questo percorso di verità e giustizia”.