Strage razzista, Bersani e il Pd Toscana in piazza a fianco della comunità senegalese

Volantino

Oggi il segretario del Pd Pierluigi Bersani sarà a Firenze per manifestare al fianco della comunità senegalese contro l’estremismo xenofobo costato la vita a Samb Modou e Diop Mor.

Il luogo di ritrovo è in piazza Dalmazia alle 15. 

Presente anche il Pd Toscana, come spiega il segretario regionale Andrea Manciulli. “Il Partito Democratico – dice Manciulli – ci sarà, perché questa iniziativa sarà un grande gesto collettivo di sensibilizzazione contro i temi del razzismo e un messaggio corale di solidarietà alla comunità senegalese. Dobbiamo dire forte un no a qualunque gesto o parola di intolleranza, perché il rischio è quello che si formi un humus da cui, come abbiamo visto, possono scaturire tragedie enormi come quella di martedì scorso. La lotta al razzismo e all’intolleranza va rilanciata con grandissima forza: non dimentichiamo mai che nel recente passato l’Europa ha già pagato un prezzo altissimo nei confronti dell’umanità”.

Manciulli, all’indomani della tragedia,  aveva voluto rivolgere un pensiero personale alle famiglie e ai conoscenti delle vittime e dei feriti della strage razzista.

“Non basta dire che è un gesto di follia – afferma Manciulli -. Quello che è accaduto rivela un humus preoccupante del quale ci dobbiamo occupare tutti di più. Se si guarda alla biografia di chi ha commesso questo atto, le letture che faceva, cosa scriveva, quali erano i suoi “miti” e anche il modo in cui si è reagito in quegli ambienti, si sente davvero freddo alla schiena”.

“La lotta al razzismo e all’intolleranza – continua il segretario democratico – vanno rilanciate se si vuole davvero ricostruire questo Paese. Bisogna che tutto l’arco politico dica no a questa deriva estremista, di qualsiasi forma questa possa essere”. “Ci vogliamo stringere intorno alle famiglie delle vittime e a tutta la comunità senegalese”.

Intanto crescono di ora in ora le adesioni alla manifestazioni di domani.

Presente in piazza anche la coalizione Toscana Democratica, “in solidarietà verso i familiari di Samb Modou e Diop Mor, nostri concittadini e fratelli, di cui oggi piangiamo la morte per mano di un omicida ispirato dall’ideologia di estrema destra xenofoba e razzista”.

“Vogliamo far sentire alla Comunità Senegalese in Toscana la nostra vicinanza per questo lutto che ha colpito tutta la comunità toscana. Vogliamo chiedere scusa alla Comunità Senegalese per questo omicidio che è maturato dentro un clima di risentimento, odio, paure irrazionali e ignoranza che alimenta il moderno razzismo purtroppo vivo e coltivato da alcune frange della società toscana.

La nostra regione è stata ed è una terra di libertà conquistata con il sacrificio di tanti (compresi i senegalesi che erano impegnati durante il secondo conflitto mondiale con gli eserciti Alleati), di riconoscimento di diritti, di giustizia fin dai tempi dell’abolizione della pena di morte nel Granducato di Toscana, di accoglienza (come abbiamo dimostrato anche di recente con gli immigrati e i profughi provenienti dall’Africa). Ma questa non è una condizione data una volta per sempre e che ci mette al riparo dal morbo del razzismo e dell’odio xenofobo.

Dobbiamo sempre vigilare; dobbiamo continuamente rinnovare i motivi di questo spirito civico, soprattutto nelle giovani generazioni. Anche per questo vogliamo ringraziare la pacifica Comunità Senegalese per la sua presenza nella nostra regione, che è una presenza dignitosa, attiva, apportatrice di valori di fratellanza e di libertà, culturalmente viva. Con la Comunità Senegalese vogliamo percorrere insieme l’ancora lungo cammino che renda sempre più aperta e civile la nostra regione. Per questo, mentre ci stringiamo attorno ai fratelli e alle sorelle di Samb Modou e Diop Mor, vogliamo impegnarci concretamente a rafforzare i diritti civili e per questo siamo impegnati nella raccolta di firme per la proposta di legge a favore del riconoscimento della cittadinanza italiana ai figli e alle figlie dei cittadini immigrati nati nel nostro paese. Ci sembra il modo migliore per ricordare Samb e Diop; una cosa che li avrebbe certamente fatti felici”.

Aderisce alla manifestazione  anche il Pd metropolitano di Firenze. “Abbiamo liberato Firenze dal fascismo e dall’odio razziale nel 1944, molti di noi non erano nemmeno nati. Abbiamo reso Firenze una città aperta, luogo di incontro e di scambio tra culture, religioni, storie diverse: quello che è successo martedì scorso è inaccettabile, non può essere tollerato né deve essere dimenticato, perchè non fa parte del DNA dei fiorentini”, commenta il segretario Patrizio Mecacci. “In segno di solidarietà verso la comunità senegalese e verso tutta la cittadinanza fiorentina, entrambe oltraggiate dalla violenza di piazza Dalmazia e del mercato di San Lorenzo, sabato saremo in piazza. Mi auguro che saranno tante le persone a sfilare con noi, per gridare ancora una volta fuori il razzismo dal nostro Paese.”

Aderisce alla manifestazione anche il Pd Empolese Valdelsa. “Sabato saremo a Firenze per essere vicini alla comunità senegalese e alla città di Firenze, entrambe offese da un gesto xenofobo e razzista, che non può essere sminuito dalla semplice considerazione del gesto di un folle, ma compreso nella sua gravità. Dopo la morte di Mor Diop e Samb Modou Firenze e la Toscana tutta devono reagire con fermezza per bandire razzismo e fascismo dalle nostre comunità. La politica deve assumersi le sue responsabilità e lavorare per colmare il divario tra una nazione sempre più multiculturale ed uno Stato ancora restio a riconoscere diritti, cominciando con l’approvazione di una nuova legge sulla cittadinanza basata sullo ius soli» afferma la segretaria Brenda Barnini.

Piena adesione alla manifestazione anche da parte dei Giovani Democratici della Toscana. “Partecipiamo convintamente – dice il segretario regionale Andrea Giorgio – per manifestare solidarietà verso la comunità e le famiglie delle vittime. E lo faremo con una precisa piattaforma politica che parte dalle parole di Pape Diaw dette ieri: per anni in Italia la destra ed i suoi rappresentanti istituzionali hanno avvelenato il clima ed esasperato i toni portando sempre più all’intolleranza. Oggi in questa situazione di crisi economica rischiamo che le tensioni si acuiscano ancora di più col rischio di una guerra tra poveri. Dobbiamo ripartire da quello che è successo con tre proposte concrete: subito una nuova legge sulla cittadinanza, per dare diritti a chi oggi ha solo doveri; istituire in tutte le città consulte degli stranieri, per incentivare la partecipazione delle varie comunità alla vita cittadina e coinvolgerle nelle scelte che riguardano anche loro; e, terzo – elenca Giorgio – , consentire anche agli immigrati la partecipazione ai referendum consultivi a livello comunale e provinciale, sempre nella stessa ottica di inclusione alla vita sociale. Sarà questo il nostro impegno per ricordare i ragazzi uccisi, per provare ad andare oltre la retorica delle parole e praticare antirazzismo e inclusione. Da gennaio i Giovani Democratici si faranno promotori della presentazione nei consigli comunali e provinciali della Toscana della proposta di istituzione di questi organismi e di modifica ai regolamenti per i referendum consultivi. E in questo stesso spirito ci impegneremo ancora di più nella raccolta firme per le proposte di legge della campagna “Italia sono anch’io”. Tutto questo – conclude il segretario regionale dell’organizzazione giovanile del Pd – senza dimenticare un’attenzione forte al sociale, per evitare la marginalità, ed al mondo della formazione e delle scuole dove diffondere i valori di rispetto e tolleranza. La politica abbia una funzione pedagogica e recuperi gli errori degli ultimi anni”.

Anche il Pd di Certaldo non mancherà  alla manifestazione di Firenze. E domenica 18 dicembre, in occasione della giornata mondiale dei migranti, “si riuniranno in piazza Boccaccio con un gazebo per raccogliere le firme per le due proposte di legge per il diritto di cittadinanza ai migranti che nascono sul suolo italiano e per il diritto di voto alle amministrative per i migranti regolari che risiedono nel nostro territorio» spiega il segretario Yuri Furiesi.