Province, dal Pd Pisa pieno sostegno alla proposta di Rossi sulle aree vaste

Che la soluzione proposta dal governo sul riordino degli assetti istituzionali fosse alquanto confusa e pasticciata è stato puntualmente confermato dallo sterile dibattito che essa ha generato. Non solo in Toscana. D’altro canto si fondava più sul bisogno di rispondere alla campagna per l’abolizione delle Province che su una vera riflessione sul riordino degli assetti istituzionali.

Ciò non toglie che il processo di riforma, seppur con criteri discutibili, è comunque avviato e irreversibile. Alla base c’è un’esigenza di semplificazione molto sentita da parte dei cittadini, che non va assolutamente messa in discussione. Ogni proposta deve partire da qui: non possiamo accettare tentativi di cambiare tutto affinché non cambi nulla, o, peggio ancora, di cambiare il meno possibile perché poi tutto possa tornare come prima. Non verremmo capiti.

Per questo ribadiamo il pieno sostegno alla proposta del presidente della Regione Enrico Rossi sulle Aree vaste. Essa ha già ricevuto il sostegno del ministro Patroni Griffi ed è stata ripresa nell’Ordine del giorno presentato dai deputati pisani del Pd, accolto dal Governo, che rende questa strada percorribile. Si è espresso per due volte all’unanimità il Consiglio comunale di Pisa, indicando anche criteri razionali per la determinazione dei capoluogo su proposta del sindaco Marco Filippeschi, e c’è un Ordine del giorno dei capigruppo in Provincia.

Ci sono precise indicazioni di lavoro e di impegno politico: sulle aree vaste, sulla ridefinizione dei criteri per la scelta dei capoluoghi e sull’impegno per evitare lo smantellamento della presenza dello Stato.

Il nostro compito è discutere e decidere il ruolo di un ente, la futura Provincia, che si occuperà più di coordinamento e programmazione che di amministrazione e gestione diretta dei servizi. Per questo ha poco senso ragionare in termini di meri dati contabili, di abitanti e chilometri quadrati. Occorre invece riflettere su come sono organizzati i servizi ai cittadini e su come già oggi si strutturano le relazioni socio-economiche in relazione alle funzioni delle nuove istituzioni che la legge già assegna.

E’ un livello in cui le Aree vaste esistono già ed esiste l’Area vasta costiera (Pisa, Lucca, Massa, Livorno), che ha relazioni istituzionali già sperimentate, basti pensare alle infrastrutture e alla mobilità, al sistema socio-sanitario, ai tre poli ospedalieri universitari, alle università, i poli di eccellenza, i centri di ricerca, e che ben rispecchierebbe la vita della comunità amministrata. Per affrontare seriamente la discussione sul riordino degli enti locali occorre partire da qui.

Quando si aprirà, sulla base dei nuovi criteri, la questione dei capoluoghi, e nei termini in cui varrà il concetto di capoluogo per enti che avranno funzione di mero coordinamento, Pisa ha gli argomenti giusti per stare in questa discussione e sono stati espressi chiaramente nei documenti che abbiamo indicato.

Francesco Nocchi
Segretario provinciale Pd Pisa