Pd Toscana: Bene cautela per salute, ma per fase 2 anticipare e sperimentare ove possibile

Si e’ riunita oggi in videoconferenza, insieme al presidente del Consiglio regionale e candidato governatore del centrosinistra Eugenio Giani, la segreteria regionale del Pd toscano per fare il punto sull’ultimo decreto del governo nazionale per la cosiddetta “fase due”.

“Quella che stiamo vivendo è un’emergenza senza precedenti e quindi ha aspetti sanitari imprevedibili. Per questo non servono  semplicistiche prese di posizione o dichiarazioni che sfociano nella strumentalizzazione, ma e’ necessario tutelare al massimo la salute dei cittadini e non vanificare i grandissimi sforzi personali ed economici delle settimane di lockdown trascorse. Del resto, in Germania dopo l’allentamento delle misure sono risaliti i contagi e la Francia ha dovuto rivedere la data di riapertura delle scuole.

Comprendiamo quindi la cautela dei provvedimenti presi fino ad oggi dal governo – si legge in una nota della segreteria regionale  PD-. Allo stesso tempo, chiediamo ancora una volta che si valuti, nelle zone del paese dove il tasso epidemiologico è ridotto, di anticipare, con le dovute misure di prevenzione, le date di apertura per quelle attività che secondo il decreto non riprenderanno lunedì prossimo, a partire dai negozi. La Toscana, come sottolineato anche dagli esperti, è in una situazione diversa rispetto ad altre regioni e le misure di contenimento hanno funzionato.

Serve anche una definizione normativa urgente per quelle attività che riprenderanno più avanti nel tempo, come quelle turistiche, perché possano riorganizzarsi conoscendo con il necessario anticipo a quali regole attenersi e misure sul distanziamento coerenti con quelle disposte a livello nazionale, pensiamo ad esempio agli stabilimenti balneari,  ristorazione,alberghi.

Sul turismo vanno decisi da subito i provvedimenti di sostegno al settore anche a livello economico che devono essere messi in campo perchè oltre ad essere determinante per la Toscana è quello che rischia le conseguenze più durature e gravi, a partire dal problema degli affitti delle strutture. 

Allo stesso modo servono certezze sui servizi educativi indispensabili sia per consentire ai genitori il rientro al lavoro sia per la continuità educativa di bambini e ragazzi, per i quali chiediamo che il Governo accolga le proposte di sperimentazione avanzate anche da diversi dei nostri comuni.

Infine sugli ammortizzatori sociali, la Regione ha messo in campo rapidità e accordi per la semplificazione delle procedure, ma i pagamenti vanno erogati subito ai lavoratori”.