Pd Piombino: facciamo il punto su Baratti

Rivendichiamo con orgoglio la scelta di esserci dotati per la prima volta di un Piano particolareggiato per Baratti capace di tutelare ulteriormente una delle porzioni più pregiate del nostro territorio. Scelta che accompagnata a quella di aprire un percorso partecipativo si è arricchita di contributi che sono arrivati dai cittadini e ha dato il senso di un lavoro, quello predisposto dal Comune, volto a tutelare uno straordinario patrimonio collettivo.

Nessuno infatti può sentirsi unico depositario delle sorti di Baratti e tutti assieme dobbiamo operare, ciascuno con le proprie responsabilità nell’interesse di Baratti e dei cittadini di tutto il mondo che possono fruire di questo bene.
Una scelta che vogliamo collocare dentro una strategia complessiva che ha ispirato e ispirerà i principali strumenti di pianificazione urbanistica di Piombinio e della Val di Cornia volta al riuso e al minor consumo di nuovo suolo. Di questa strategia fa parte anche il lavoro che l’amministrazione comunale di Piombino ha messo in campo volto a candidare Baratti e Populonia come sito Unesco, patrimonio dell’umanità. Non si è trattato di una scelta scontata, sappiamo bene quali sono gli interessi che negli anni ha suscitato quel golfo con le sue bellezze, nel corso dei decenni alcuni avrebbero voluto trasformarlo in luogo residenziale ad alta densità abitativa, c’erano previsioni di nuove lottizzazioni, vi erano perfino proposte di installare campi da golf.

Questa giunta e questa maggioranza hanno invece deciso di intervenire per rimuovere superfetazioni, ovviamente abusivismi, tendendo ad una rinaturalizzazione del sito, restituendo ad uso pubblico anche aree che, a nostro modo di vedere, impropriamente erano di fatto destinate ad un uso privato.

Noi sappiamo che Baratti è cultura, archeologia, paesaggio, mare, e dunque rappresenta uno scrigno unico al mondo che contiene tutti questi tesori. Ed è con questa consapevolezza che abbiamo redatto un piano destinato a migliorare Bratti in termini di fruibilità e tutela ambientale, rendendo maggiormente compatibili tutte le attività che già oggi si svolgono in quella realtà.

È per questo che restiamo piuttosto interdetti rispetto al dibattito che si è aperto sul futuro del Casone. In quella struttura, per la quale si prescrive un restauro conservativo senza aumenti di volumi etc, è prevista una funzione turistico-ricettiva, in coerenza con quanto emerso dal percorso partecipato e con il piano strutturale della Val di Cornia, orientato al riuso e al recupero dei manufatti esistenti e che fra le altre cose evidenzia l’assenza di strutture alberghiere capaci di consolidare quel turismo stanziale che è quello che produce ricchezza e lavoro per il territorio.

Le norme prevedono che l’amministrazione avrebbe potuto limitarsi a scegliere una tipologia senza ulteriori qualifiche.
Esiste un apposita legge regionale che disciplina tutte le destinazioni d’uso ammissibile (alberghiero, rta etc). L’indicazione di andare verso una struttura di alta qualità oltreché essere una scelta di buon senso è anche una scelta di indirizzo maggiormente rispettosa di quella straordinario valore ambientale e culturale che caratterizza quel sito.

Il lusso non c’entra proprio nulla, ci domandiamo se per qualche benpensante che si esercita a parlare di cose che forse non conosce o per qualcuno che forse si limita a difendere piccoli privilegi che si annidano in quell’area perdendo di vista l’interesse generale, sarebbe stato più opportuno prescrivere la realizzazione di una struttura ricettiva di bassa qualità.

Ci sentiamo di ringraziare le centinaia di cittadini che hanno permesso all’Amministrazione di confrontarsi e di accogliere suggerimenti e correggere alcune iniziali seppure poco distanti dalla volontà popolare indicazioni. Resta del tutto ovvio che come accennato prima la responsabilità del Governo di un territorio resta in capo agli amministratori, i quali giustamente ed opportunamente sono chiamati ad esercitarla e la storia si incaricherà di promuovere o bocciare la loro azione.

 

PD – Unione Comunale Piombino