• Mazzeo: “Al via la conferenza programmatica del PD di Livorno. Armonizzazione di tutti i congressi locali entro la fine del prossimo anno”

    “Ieri a Livorno abbiamo condiviso un percorso per rilanciare l’azione politica del PD con l’obiettivo di conseguire un grande risultato sia alle politiche sia alle prossime amministrative. Adesso è il momento di smettere di parlare di noi e pensare invece tutti insieme all’idea di futuro per la città e alle proposte da affidare ai futuri parlamentari che saranno eletti sul territorio. È per fare tutto questo che lanceremo una grande campagna di ascolto della città e, in una fase successiva da tenersi prima delle amministrative e entro la fine del prossimo anno, armonizzeremo insieme allo svolgimento del congresso provinciale anche quello dell’unione comunale di Livorno e di tutti i suoi circoli”.

     

    Così Antonio Mazzeo, vicesegretario vicario del PD Toscana, all’indomani della riunione cui ha preso parte insieme al segretario territoriale di Livorno Lorenzo Bacci, a quello comunale Federico Bellandi e ad alcuni firmatari del documento in cui veniva chiesto che il congresso si svolgesse nel 2017.

     

    “Insieme al gruppo dirigente locale e a tutta la comunità del PD, che ringrazio per il lavoro di ricostruzione tutt’altro che facile messo in piedi in questi anni, abbiamo condiviso l’esigenza di utilizzare i congressi come un grande momento di ripartenza e di spinta per la città in vista delle elezioni amministrative con cui vogliamo riprendere il governo di Livorno nel 2019 – spiega Mazzeo – Ecco perché daremo vita a una grande conferenza programmatica che dovrà parlare a tutta la città coinvolgendo da un lato la nostra comunità politica e dall’altro tutte le forze economiche e sociali che vivono e operano sul territorio per costruire insieme una forte proposta programmatica dopo agli anni di non governo del Movimento 5 Stelle”.

     

    Mazzeo si è detto soddisfatto anche perché questa condivisione di intenti è arrivata in un momento non casuale. “Oggi festeggiamo i 10 anni del PD e lo spirito unitario, che sta alla base della nascita del nostro partito, deve ritrovare la sua forza proprio a partire da questa fase congressuale. Questo territorio ha bisogno più che mai del riformismo e della concretezza del Partito Democratico per realizzare i tanti progetti in campo e i tanti impegni presi sia dal Governo sia dalla Regione. La contrapposizione forzata che ha caratterizzato in questi anni il Governo del M5S nient’altro ha fatto che provocare veti, scontri e ritardi nel percorso che Livorno deve fare per il suo pieno rilancio produttivo ed occupazionale. Noi partiremo da questo e su questo metteremo, tutti insieme, il nostro impegno al servizio dei cittadini e dei lavoratori di Livorno”, conclude Mazzeo.


  • Mazzeo risponde a Dems. “Basta guardare il nostro ombelico, basta gare tra componenti. Il nostro partito è una grande comunità”

    “Un partito che si presenta compatto con congressi unitari in 9 federazioni su 12 e in oltre 90% dei comuni è una grande comunità politica. E quando diciamo comunità politica non intendiamo un ‘io’ ma un ‘tutti’. Dispiace che qualcuno continui a parlare del nostro partito in termini di singolarità, come se il merito di questa prova fosse solo di una parte e non di una pluralità. Perché il punto non è fare la classifica di chi ha fatto più sforzi ma lavorare collegialmente per far prevalere l’unità sui personalismi. Il dato politico è che questo è successo nella maggioranza dei casi ed è un risultato importante e non scontato. Laddove c’è confronto, anche aspro, non è certo continuando a alimentare le polemiche interne che si raggiunge l’unità di intenti. Lavoriamo tutti assieme quindi per una massima condivisione. Sul tesseramento la commissione di garanzia si è pronunciata in modo chiaro, non ci sono state violazioni dello statuto e del codice etico del Pd. E questo è un altro dato politico importante. Ci sono iscrizioni da perfezionare ed è quello che si sta facendo in questi giorni, con serietà. È bene chiamare le cose con il loro nome perché il nostro popolo non si merita fraintendimenti e confusione. Ora basta con le lezioni di morale e con attacchi che rimandano a mondi e modi che nulla hanno a che vedere con il Pd Toscana. Confrontarci su progetti, stare finalmente sui contenuti, è questo il viatico per affrontare le prossime sfide elettorali. Non continuare a guardare il nostro ombelico ma parlare di problemi concreti, perché è ciò che ci chiedono iscritti, militanti e simpatizzanti del nostro partito”.

     


  • Mazzeo risponde a Dems. “Basta guardare il nostro ombelico, basta gare tra componenti. Il nostro partito è una grande comunità”

    “Un partito che si presenta compatto con congressi unitari in 9 federazioni su 12 e in oltre 90% dei comuni è una grande comunità politica. E quando diciamo comunità politica non intendiamo un ‘io’ ma un ‘tutti’. Dispiace che qualcuno continui a parlare del nostro partito in termini di singolarità, come se il merito di questa prova fosse solo di una parte e non di una pluralità. Perché il punto non è fare la classifica di chi ha fatto più sforzi ma lavorare collegialmente per far prevalere l’unità sui personalismi. Il dato politico è che questo è successo nella maggioranza dei casi ed è un risultato importante e non scontato. Laddove c’è confronto, anche aspro, non è certo continuando a alimentare le polemiche interne che si raggiunge l’unità di intenti. Lavoriamo tutti assieme quindi per una massima condivisione. Sul tesseramento la commissione di garanzia si è pronunciata in modo chiaro, non ci sono state violazioni dello statuto e del codice etico del Pd. E questo è un altro dato politico importante. Ci sono iscrizioni da perfezionare ed è quello che si sta facendo in questi giorni, con serietà. È bene chiamare le cose con il loro nome perché il nostro popolo non si merita fraintendimenti e confusione. Ora basta con le lezioni di morale e con attacchi che rimandano a mondi e modi che nulla hanno a che vedere con il Pd Toscana. Confrontarci su progetti, stare finalmente sui contenuti, è questo il viatico per affrontare le prossime sfide elettorali. Non continuare a guardare il nostro ombelico ma parlare di problemi concreti, perché è ciò che ci chiedono iscritti, militanti e simpatizzanti del nostro partito”.

     


  • Pd Toscana, congressi unitari in 9 federazioni su 11 e 191 unioni comunali su 207. Parrini e Mazzeo: “Compattezza e rinnovamento”

     

     

    Nove candidati unitari su 11 federazioni territoriali e 191 nelle 207 unioni comunali chiamate a rinnovare i propri organismi. Così il Pd Toscana si prepara a affrontare la fase congressuale che si svolgerà durante questo mese di ottobre – le federazioni a congresso sono 12 ma a Massa Carrara i termini della presentazione delle candidature sono stati prorogati al 9 ottobre, dal momento che la fase di tesseramento è stata commissariata dal Pd nazionale con l’invio di una figura di garanzia nel parlamentare Franco Vazio, che sta gestendo tutte le procedure. Due le riconferme dei segretari uscenti, Riccardo Trallori a Pistoia e Gabriele Bosi a Prato; nel caso di Massimiliano Sonetti a Pisa e Gesuè Ariganello a Grosseto si trattava di mandati iniziati da poco. Novità a Arezzo, con Albano Ricci, a Lucca, con Mario Puppa, a Firenze, con Marco Recati, in Versilia, con Riccardo Brocchini, nell’Empolese, con Jacopo Mazzantini. Competizione a due a Piombino, tra Massimiliano Roventini e Carla Maestrini, a quattro a Siena con Massimo Bernazzi, Michele Cortonicchi, Raffaella Senesi e Andrea Valenti.

     

    “Un risultato che dimostra da parte del Pd Toscano compattezza, con una prevalenza di candidati unitari, ma anche volontà di rinnovamento dal momento che ci apprestiamo a chiudere la campagna con sicuramente 9 segretari di federazione che non lo erano nel 2013. – ha spiegato Dario Parrini, segretario Pd Toscana – Avremo una competizione fisiologica tra due candidati, a Piombino, sicuramente meno fisiologica a Siena, con 4 candidati. In quest’ultimo caso lavoreremo perchè la ricomposizione non avvenuta finora si realizzi dopo il congresso per arrivare forti e uniti all’appuntamento delle amministrative. Di certo guardando il quadro complessivo possiamo dire che quello che auspicavamo si è verificato ovvero una maggioranza di congressi unitari, a riprova di un partito compatto e coeso tra le sue componenti; massimo spazio deve essere lasciato adesso all’elaborazione delle proposte e all’analisi dei problemi dei singoli territori”. Un Pd regionale che, come ha ricordato Parrini, “ha 46mila iscritti –all’anno 2016, non essendo ancora conclusa la certificazione del tesseramento 2017 –, ha visto 29mila partecipanti alle convenzioni del congresso nazionale e 210 mila votanti alle primarie del 30 aprile”.

     

    “Sono numeri che lasciano poco spazio alle polemiche forzate di cui abbiamo letto in questi giorni e da cui emerge un dato politico forte che non può essere macchiato da inutili macchine del fango.  – aggiunge Parrini – Chi ha dei dubbi può rivolgersi agli organismi di garanzia che nel nostro partito per fortuna esistono, sono pienamente affidabili e lavorano a tutela di tutti. Si tratta, come ho già detto, di casi isolati che verranno valutati. Sbaglia chi prova a aizarre un continuo polverone che non fa bene alla comunità del Pd e non corrisponde alla realtà”.

     

    “Il PD in Toscana presenta candidati unitari in 9 federazioni su 11 e nella stragrande maggioranza delle unioni comunali che andranno a congresso. E questo, in molti casi, era tutt’altro che scontato. – ha fatto presente Antonio Mazzeo, vicesegretario Pd Toscana – A chi in questi giorni ha preferito la polemica a tutti i costi dico semplicemente che il nostro partito, a differenza di altri, non ha lo scudo di server ignoti ma ha tutte le sedi deputate per fare le verifiche del caso. E, laddove sono arrivate segnalazioni, le faremo con la massima tranquillità e trasparenza. Ma, per rispetto a tutti coloro che si impegnano con passione ogni giorno nel Pd, vorrei, davvero, che vivessimo questo congresso come un forte e importante momento di ripartenza. Come occasione di discussione e approfondimento politico e valorizzazione delle nostre energie migliori in vista dei prossimi, decisivi, appuntamenti elettorali. Questo è quello che ci chiedono migliaia e migliaia di donne e di uomini che ci hanno dato fiducia e che non possiamo, non vogliamo e non dobbiamo deludere”.


  • Pd Toscana, congressi unitari in 9 federazioni su 11 e 191 unioni comunali su 207. Parrini e Mazzeo: “Compattezza e rinnovamento”

     

     

    Nove candidati unitari su 11 federazioni territoriali e 191 nelle 207 unioni comunali chiamate a rinnovare i propri organismi. Così il Pd Toscana si prepara a affrontare la fase congressuale che si svolgerà durante questo mese di ottobre – le federazioni a congresso sono 12 ma a Massa Carrara i termini della presentazione delle candidature sono stati prorogati al 9 ottobre, dal momento che la fase di tesseramento è stata commissariata dal Pd nazionale con l’invio di una figura di garanzia nel parlamentare Franco Vazio, che sta gestendo tutte le procedure. Due le riconferme dei segretari uscenti, Riccardo Trallori a Pistoia e Gabriele Bosi a Prato; nel caso di Massimiliano Sonetti a Pisa e Gesuè Ariganello a Grosseto si trattava di mandati iniziati da poco. Novità a Arezzo, con Albano Ricci, a Lucca, con Mario Puppa, a Firenze, con Marco Recati, in Versilia, con Riccardo Brocchini, nell’Empolese, con Jacopo Mazzantini. Competizione a due a Piombino, tra Massimiliano Roventini e Carla Maestrini, a quattro a Siena con Massimo Bernazzi, Michele Cortonicchi, Raffaella Senesi e Andrea Valenti.

     

    “Un risultato che dimostra da parte del Pd Toscano compattezza, con una prevalenza di candidati unitari, ma anche volontà di rinnovamento dal momento che ci apprestiamo a chiudere la campagna con sicuramente 9 segretari di federazione che non lo erano nel 2013. – ha spiegato Dario Parrini, segretario Pd Toscana – Avremo una competizione fisiologica tra due candidati, a Piombino, sicuramente meno fisiologica a Siena, con 4 candidati. In quest’ultimo caso lavoreremo perchè la ricomposizione non avvenuta finora si realizzi dopo il congresso per arrivare forti e uniti all’appuntamento delle amministrative. Di certo guardando il quadro complessivo possiamo dire che quello che auspicavamo si è verificato ovvero una maggioranza di congressi unitari, a riprova di un partito compatto e coeso tra le sue componenti; massimo spazio deve essere lasciato adesso all’elaborazione delle proposte e all’analisi dei problemi dei singoli territori”. Un Pd regionale che, come ha ricordato Parrini, “ha 46mila iscritti –all’anno 2016, non essendo ancora conclusa la certificazione del tesseramento 2017 –, ha visto 29mila partecipanti alle convenzioni del congresso nazionale e 210 mila votanti alle primarie del 30 aprile”.

     

    “Sono numeri che lasciano poco spazio alle polemiche forzate di cui abbiamo letto in questi giorni e da cui emerge un dato politico forte che non può essere macchiato da inutili macchine del fango.  – aggiunge Parrini – Chi ha dei dubbi può rivolgersi agli organismi di garanzia che nel nostro partito per fortuna esistono, sono pienamente affidabili e lavorano a tutela di tutti. Si tratta, come ho già detto, di casi isolati che verranno valutati. Sbaglia chi prova a aizarre un continuo polverone che non fa bene alla comunità del Pd e non corrisponde alla realtà”.

     

    “Il PD in Toscana presenta candidati unitari in 9 federazioni su 11 e nella stragrande maggioranza delle unioni comunali che andranno a congresso. E questo, in molti casi, era tutt’altro che scontato. – ha fatto presente Antonio Mazzeo, vicesegretario Pd Toscana – A chi in questi giorni ha preferito la polemica a tutti i costi dico semplicemente che il nostro partito, a differenza di altri, non ha lo scudo di server ignoti ma ha tutte le sedi deputate per fare le verifiche del caso. E, laddove sono arrivate segnalazioni, le faremo con la massima tranquillità e trasparenza. Ma, per rispetto a tutti coloro che si impegnano con passione ogni giorno nel Pd, vorrei, davvero, che vivessimo questo congresso come un forte e importante momento di ripartenza. Come occasione di discussione e approfondimento politico e valorizzazione delle nostre energie migliori in vista dei prossimi, decisivi, appuntamenti elettorali. Questo è quello che ci chiedono migliaia e migliaia di donne e di uomini che ci hanno dato fiducia e che non possiamo, non vogliamo e non dobbiamo deludere”.


  • Alluvione Livorno, Parrini e Mazzeo: “Immediata risposta delle istituzioni: dalle parole ai fatti”

    “Abbiamo detto fin da subito che dopo la terribile ondata di maltempo che si era abbattuta su Livorno la priorità era unire le forze e farsi carico, tutti insieme, ognuno secondo le proprie competenze, del dramma di un’intera comunità. Mettere in campo con urgenza provvedimenti mirati, dopo i danni  tremendi del nubifragio. Governo e Regione lo hanno fatto, lavorando fianco a fianco, con l’obiettivo condiviso di sostenere una città ferita nel profondo. È proprio il caso di dire, dalle parole ai fatti. La legge speciale che ha avuto via libera nel Consiglio regionale di oggi va assolutamente in questa direzione. Una cifra, 28 milioni di euro, destinata a coprire le spese per interventi di messa in sicurezza indifferibili ed urgenti e per l’assistenza immediata alla popolazione. Insieme alle risorse messe in campo dal Governo sono complessivamente 43,5 i milioni già stanziati per Livorno, risorse concrete e reali per dare immediate risposte alla popolazione e alle imprese di un territorio così tragicamente devastato dall’alluvione.  Questa è la strada su cui proseguire senza indugio”.

    Così Dario Parrini e Antonio Mazzeo, segretario e vicesegretario Pd Toscana, in merito alla legge speciale per Livorno approvata oggi in Consiglio regionale.


  • Alluvione Livorno, Parrini e Mazzeo: “Immediata risposta delle istituzioni: dalle parole ai fatti”

    “Abbiamo detto fin da subito che dopo la terribile ondata di maltempo che si era abbattuta su Livorno la priorità era unire le forze e farsi carico, tutti insieme, ognuno secondo le proprie competenze, del dramma di un’intera comunità. Mettere in campo con urgenza provvedimenti mirati, dopo i danni  tremendi del nubifragio. Governo e Regione lo hanno fatto, lavorando fianco a fianco, con l’obiettivo condiviso di sostenere una città ferita nel profondo. È proprio il caso di dire, dalle parole ai fatti. La legge speciale che ha avuto via libera nel Consiglio regionale di oggi va assolutamente in questa direzione. Una cifra, 28 milioni di euro, destinata a coprire le spese per interventi di messa in sicurezza indifferibili ed urgenti e per l’assistenza immediata alla popolazione. Insieme alle risorse messe in campo dal Governo sono complessivamente 43,5 i milioni già stanziati per Livorno, risorse concrete e reali per dare immediate risposte alla popolazione e alle imprese di un territorio così tragicamente devastato dall’alluvione.  Questa è la strada su cui proseguire senza indugio”.

    Così Dario Parrini e Antonio Mazzeo, segretario e vicesegretario Pd Toscana, in merito alla legge speciale per Livorno approvata oggi in Consiglio regionale.


  • Scritte contro sindaco Massarosa, solidarietà di Antonio Mazzeo

    “Un conto è la polemica politica, altra cosa le minacce e l’incitamento alla violenza. Le scritte contro il sindaco Mungai sono opera di codardi e ignoranti e rappresentano un gesto gravissimo da condannare con fermezza, senza se e senza ma. Parole che fanno ancor più orrore perché ne colpiscono la famiglia e sono proprie di una concezione della politica che non punta al rispetto della legalità quanto piuttosto alla legge del taglione. Franco è un amministratore che non si è mai risparmiato nell’impegno quotidiano per la sua comunità e per gestire al meglio, giorno dopo giorno, situazioni complesse che come tanti altri suoi colleghi si è trovato a dover affrontare. A lui e alla sua famiglia va tutta la solidarietà e la vicinanza del Pd Toscana e l’invito a continuare sulla sua strada, con la tenacia e l’impegno che lo contraddistingue. Il nostro impegno quotidiano per i cittadini e contro ogni forma di illegalità è la migliore risposta a chi semina soltanto rabbia e odio”.


  • Al via Festa de l’Unità Livorno, domani apertura alle 19.30 con il ministro Lotti e il vicesegretario Mazzeo

    Si apre domani 21 luglio la Festa de l’Unità di Livorno, che si svolgerà fino al 6 agosto presso la Rotonda d’Ardenza. Ad alzare il sipario sulla kermesse organizzata dal PD livornese sarà, alle 19.30, il Ministro dello sport Luca Lotti che parteciperà alla cena inaugurale insieme al vicesegretario regionale Antonio Mazzeo.


  • Ballottaggi, il commento di Antonio Mazzeo e Nicola Danti

    “In certe serate il sentimento non può che essere duplice e contrastante. A fronte di risultati nazionali non certo positivi, in Toscana a consuntivo il PD ha vinto in 4 dei 6 comuni sopra 15mila abitanti che andavano al voto e il ballottaggio ci porta anche una buona notizia tutt’altro che scontata. La vittoria di Lucca ci conferma infatti al governo di una città che per tanti anni è stata in mano alla destra e premia il grande lavoro che, specialmente nelle ultime settimane, abbiamo messo in piedi sul territorio per spiegare quante e quali fossero le differenze tra la nostra proposta e quella degli avversari. D’altro canto la sconfitta di Pistoia fa male, tanto. È evidente che il logoramento del rapporto tra amministrazione comunale e città ha superato di gran lunga il livello di guardia. Il lavoro fatto nelle ultime due settimane non è bastato a modificare questo dato di fatto. Di fronte a un risultato così pesante, l’analisi di cosa non ha funzionato nel governo della comunità dovrà essere senza sconti. Certo, in una Regione storicamente di centrosinistra come la nostra mi pare anche abbastanza chiaro che la scissione ha disorientato qui più che altrove. E il risultato di Carrara, dove le divisioni interne al centrosinistra sono state gravi e profonde, al punto che tanti pezzi della passata amministrazione hanno preferito sostenere il candidato del M5S, ne è una riprova ulteriore, per di più in un territorio dove una crisi economica e sociale più forte che altrove in Toscana ha acuito il malessere e il desiderio di cambiamento a livello amministrativo”.