Manovra, Ferrucci: “Da Renzi
posizione semplicistica”

Il responsabile Economia e Lavoro del Pd Toscana interviene sulle misure della manovra-bis del governo:
“Da Renzi su Manovra, operato Bersani e sindacati posizione semplicistica e superficiale”

 

Firenze – “Sarei stato sorpreso se il sindaco di Firenze sulla manovra finanziaria del governo avesse detto semplicemente che era d’accordo con Bersani”. Così Ivan Ferrucci, responsabile Economia e Lavoro del Pd della Toscana commenta quanto dichiarato dal sindaco di Firenze Matteo Renzi in una recente intervista su La Stampa circa la manovra-bis del Governo.

“Non sono d’accordo con il sindaco di Firenze e la sua posizione mi sembra troppo semplicistica e superficiale. Prima che sull’ipotesi di mettere mano alle pensioni crediamo innanzitutto si debba lavorare sull’evasione e sui grandi patrimoni di chi non paga mai, e comunque abbiamo detto che la disponibilità c’è per una riforma che sia fatta con dei meccanismi che su base volontaria del lavoratore, permetta l’uscita dal mercato del lavoro più tardi per chi lo ritiene conveniente. Altrimenti a pagare saranno sempre i soliti lavoratori e i pensionati.

Non sono d’accordo – prosegue Ferrucci – neanche con il giudizio sull’operato del segretario Bersani, il sindaco di Firenze guarda sempre il bicchiere mezzo vuoto. Io penso invece che Bersani stia dimostrando grande coraggio e chiarezza negli obbiettivi e sopratutto stia facendo vedere che c’è una strada radicalmente diversa da quella del governo per risolvere una crisi i cui scenari ad oggi sono ancora molto incerti e indefiniti. Sono d’accordo sopratutto su un punto: che deve pagare chi non ha pagato in questi anni e chi ha di più, e sono ancor più d’accordo sulla scelta che siano tassati i capitali che sono rientrati dall’estero beneficiando dello scudo fiscale. Scelte chiare e di giustizia sociale che darebbero risorse per la crescita. Così come mi sembrano molto seri e chiari gli altri punti della contro-manovra del PD come la tassazione delle rendite finanziarie, ad esempio. Inoltre, la ricostruzione fatta da Matteo Renzi sul ruolo dei sindacati è sbagliata e non reale della società: il loro apporto nella democrazia italiana è stato determinante e nei momenti cruciali hanno dimostrato di fare la loro parte, e anzi spesso molti hanno perso il proprio posto di lavoro proprio perché sindacalisti. Perciò demonizzarli senza una discussione di merito fa solo il gioco di chi pensa ad una società individualista.

La posizione del sindaco Renzi non la capisco, e la capisco ancora meno quando dice che si aspettava ‘da Berlusconi un colpo d’ala’. Ma se per colpo d’ala intendeva le sue dimissioni allora sono d’accordo con lui. Per questo – conclude Ferrucci – non servono posizioni semplicistiche e superficiali ma discussioni nel merito e lavorare tutti uniti per il bene del paese”