Le donne di Empoli contro la violenza

Giorno importante il 25 novembre per il Partito democratico che ha un doppio appuntamento da rispettare: le primarie del centro sinistra e la giornata mondiale contro la violenza di genere.

Oltre a chiamare i propri elettori a scegliere il candidato alla guida del paese, si celebra anche la Giornata Internazionale contro la violenza alle donne, istituita dall’Onu nel 1999 e che ormai da diversi anni costituisce per il Pd un’importante occasione per sensibilizzare sul problema.

«Come Donne Democratiche abbiamo deciso di “sfruttare” la risonanza mediatica delle primarie per portare all’attenzione il tema della Violenza alle donne, una piaga sociale che ancora non trova una adeguata risposta delle istituzioni- spiega Tania Cintelli, portavoce della conferenza delle Donne del Pd Empolese Valdelsa- I dati dell’organizzazione mondiale della sanità evidenziano che la violenza è la prima causa di morte tra le donne tra i 16 e i 70 anni e che gli omicidi avvengono prevalentemente in ambito familiare. Nel 2011 sono state 137, nel 2012 più di 100 le donne uccise da ex mariti o ex compagni che in molti casi non hanno accettato l’abbandono in forza di un legame perverso “ne’ con me , ne’ senza di me”. Questa strage di donne si definisce Femminicidio e sta ad indicare omicidi di donne “in quanto donne” ovvero omicidi basati sul genere.

C’è un dato che ci deve far riflettere e allarmare; quando le donne rivendicano maggiore libertà e autonomia, sono più istruite e entrano a pieno titolo nel mondo del lavoro si ha un aumento delle violenze. Non è un caso che metà degli omicidi avvenga in Veneto, Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna. Come se essere autonome, indipendenti, libere, fosse un peccato da essere punito».

La Conferenza delle Donne del PD della Federazione Empolese Valdelsa nel corso del 2012 ha realizzato numerose iniziative per sensibilizzare sul Femminicidio e ha contribuito ad inserire proposte concrete nell’agenda politica delle amministrazioni dei nostri Comuni.

Una delle iniziative più interessanti è stata “Scarpe senza donne” una mostra che raccoglie tante scarpe quante le donne vittime di violenza nel nostro Paese. Ogni paio di scarpe è tinto di rosso come il colore del sangue, ma anche dei sentimenti di amore e gelosia in nome dei quali le donne vengono uccise. Ogni paio di scarpe porta il nome della vittima che non le indosserà più.

La mostra, voluta dalle Donne Pd nasce durante il Tour della Democrazia paritaria, è stata ideata con la collaborazione di Anna Dimaggio dell’associazione Teatrino dei Fondi e dagli operatori dell’associazione Kappaerre.

« La mostra- dice Cintelli- ha suscitato tanto interesse rompendo il muro di silenzio e che spesso avvolge la violenza sulle donne. Abbiamo ricevuto la proposta di attori e attrici di dare voce alle storie delle vittime e così “Scarpe senza donne” è diventata una mostra spettacolo che debutterà sabato 24 novembre alla Città del Teatro e dell’Immaginario Contemporaneo di Cascina. Hanno aderito all’iniziativa, tra gli altri, l’attore Alessandro Benvenuti e il giornalista Riccardo Iacona.

Sono adesioni importanti non solo da un punto di vista professionale ma per il fatto che sono testimonianze maschili. La violenza contro le donne non è una questione che riguarda solo le donne è un problema culturale che ha radici profonde e riguarda tutti.
E’ indispensabile che gli uomini siano oggi protagonisti di questo passaggio culturale. Lo dice molto bene il giornalista Riccardo Icona nel suo ultimo libro “Se questi sono gli uomini” quando afferma che il bisogno di possesso e di sopraffazione dell’uomo sulla donna è “una storia che ci riguarda da vicino, perché ci dice come siamo nel profondo, tutti, nessuno escluso. E’ una storia dell’Italia.”

Quest’anno per il 25 Novembre come donne democratiche, grazie alla fotografia di Lucia Baldini, testimonieremo il nostro impegno contro la violenza con l’affissione di manifesti e la distribuzione di cartoline che rappresentano “Scarpe senza donne”».