Lavoro, il PD Toscana sprona il ministro Poletti: “Subito lo sblocco dei 30 milioni per chi è rimasto senza ammortizzatori sociali”

“Non possiamo più permetterci di aspettare. Ci sono 30 milioni di euro già a disposizione della Toscana per aiutare tante lavoratrici e lavoratori rimasti senza impiego, alcuni dei quali anche senza ammortizzatori sociali. Stiamo aspettando da mesi e ora il Ministero del Lavoro deve fare in fretta tutti i passaggi con Inps e Anpal (l’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro) che servono per sbloccare una volta per tutte questa situazione”. I vertici del PD regionale prendono posizione con forza nei confronti del ministero, chiedendo che Poletti si adoperi proprio con gli altri due enti affinché si possa giungere in tempi rapidissimi alla firma della convenzione per lo sblocco delle risorse. Si tratta, nel dettaglio, del residuo degli ammortizzatori sociali in deroga per il triennio 2014-2016 e che potranno essere destinati adesso agli interventi di sostegno al reddito (500 euro al mese per lavoratore) e alla realizzazione di percorsi formativi e mirati al reinserimento nel mondo del lavoro a favore di chi, per un anno, è rimasto privo di altri ammortizzatori sociali.

“Il tema degli ammortizzatori sociali e del sostegno al reddito per coloro che sono rimasti senza lavoro era ed è per noi assolutamente centrale – spiegano Dario Parrini e Antonio Mazzeo segretario e vicesegretario PD Toscana – Abbiamo condiviso direttamente col ministro Poletti la necessità di trovare una soluzione in grado di dare risposte prima di tutto nelle aree di crisi complessa ma anche nelle altre zone della Toscana dove la congiuntura economica resta difficile e il rilancio stenta a concretizzarsi. Il tempo dello scaricabarile è finito. Ora serve passare dalle parole ai fatti e non sono tollerabili ulteriori rinvii. Quello che serve è la stipula degli accordi e la definizione degli strumenti attuativi necessari a sbloccare, una volta per tutte, le risorse già stanziate”.

L’obiettivo, per il PD Toscana, è dunque duplice. “Poter utilizzare nel 2017 questi 30 milioni è assolutamente vitale: da un lato potremo dare 500 euro al mese per dodici mesi a chi ha perso ogni tipo di sostegno nell’ultimo anno e al tempo stesso, elemento assolutamente cruciale, saranno messi in campo percorsi finalizzati a trovare una nuova occupazione e, dunque, una prospettiva di futuro per tantissime persone. La politica è chiamata a fare questo, dare risposte concrete per il futuro e al Ministro, che ha condiviso con noi questa necessità, chiediamo ora di procedere senza indugi e sollecitare una soluzione in tempi rapidissimi. Queste risorse significano speranza, lavoro, sviluppo e su temi così fondamentali per la vita delle persone non possiamo permetterci di restare ostaggi della burocrazia e delle sue lungaggini”