“Lavoratori della cultura e dello spettacolo. Non vogliamo che sia un paradosso”: il 23 marzo a Pisa un incontro sulla situazione del settore

Una fotografia dell’attuale situazione dei lavoratori che operano nel mondo dello spettacolo e della cultura grazie alla presentazione del primo studio analitico fatto in Italia con un questionario redatto su un campione di 1400 addetti del settore, e una discussione sul loro prossimo futuro dal punto di vista normativo, contrattuale e pensionistico viste le novità di prossima approvazione in Parlamento.

È questo che sarà a tema nell’incontro organizzato dal Pd della Toscana per venerdì prossimo, 23 marzo, a Pisa dal titolo “Lavoratori della cultura e dello spettacolo. Non vogliamo che sia un paradosso”, presso la sede del Pd di Pisa in via Fratti 9 alle 17.  
L’iniziativa sarà aperta dal saluto del segretario provinciale del Pd Francesco Nocchi, e i lavori saranno introdotti dal responsabile Economia e Lavoro dei Democratici toscani Ivan Ferrucci a cui seguirà la presentazione di  “Rispondi al futuro”, l’indagine statistica realizzata in da Progetto C.Re.S.Co. (Coordinamento delle Realtà della Scena Contemporanea), Fondazione Fitzcarraldo e Zeropuntotre, tre realtà operanti nel campo teatrale e culturale, che offrirà molti dati su come e da chi è composto questo  variegato mondo.  

Prenderà poi la parola Adalgisa Mazza, responsabile regionale del Settore Lavoratori della Cultura e dello Spettacolo del Pd Toscana e la deputata Maria Grazia Gatti, membro della Commissione Lavoro della Camera che illustrerà lo stato dell’arte sulla nuova normativa in tema di welfare e ammortizzatori sociali per i lavoratori del settore, con la prossima discussione in Parlamento del nuovo Testo Unico  sulla tutela dei Lavoratori dello Spettacolo, dopo le modifiche e l’accorpamento delle varie proposte.  

Ultimo intervento previsto è quello del presidente del Comitato Regionale dell’ Inps della Toscana Paolo Graziani a cui si chiederà di chiarire gli aspetti riguardanti la fusione dell’ente previdenziale del settore, l’Enpals, con l’Inpdap e l’Inps, come previsto dalla riforma del sistema pensionistico approvata poche settimane fa.