Incubatore di Brozzi, nate 44 aziende high-tech, ora 17 progetti ospitati: i dati presentati alla Festa democratica di Firenze

Circa 185 domande ricevute, 132 accolte e 44 aziende high-tech “incubate” dal 2004 ad oggi e ora 17 progetti ospitati al suo interno, di cui 9 progetti pre incubazione e 4 imprese formate.

Sono i dati dell’Incubatore tecnologico fiorentino, di cui ha parlato ieri il direttore Lorenzo Petretto alla Festa democratica regionale e metropolitana in corso a Firenze, durante il dibattito Economia locale, organizzato dai circoli Pd della città, con Alessandra Pescarolo, già Dirigente I.R.P.E.T. Daniele Conti,  Responsabile CNA Area fiorentina  Leonardo Petretto, Direttore dell’ Incubatore Tecnologico Fiorentino, Leonardo Romagnoli, Direttore del GAL, gruppo d’azione locale finalizzato a promuovere lo sviluppo rurale, di Firenze e Prato e moderato da Jacopo Ghelli, coordinatore circolo PD di Bellariva-Varlungo-Rovezzano, che spesso organizza dibattiti su infrastrutture ed economia.

“Innovazione e formazione sono gli strumenti più adatti alla creazione di nuove imprese, su questi in particolare punta l’attività dell’Incubatore che fornisce il supporto necessario a livello di consulenza, informazioni e infrastrutture a chi vuole mettere a frutto la sua idea, selezionando le aziende con bandi trimestrali.- ha precisato Petretto –Lavoriamo in sinergia con l’altro incubatore fiorentino, ovvero il Parco tecnologico delle Murate, che si occupa sempre di imprese high tech ma specificatamente di quelle che usano la tecnologia in ambito culturale: per adesso ci sono stati due bandi, il terzo chiude il 10 settembre, già 6 aziende sono attive al suo interno”.

“Sono 30.000 le imprese artigiane in provincia di Firenze, la nostra economia è basata sul saper fare, sulle piccole e medie imprese. – ha illustrato Conti – Le risposte alla crisi in questo settore sono innovarsi e fare rete. In questo senso è importante il co working, che permette di ottimizzare spese ma anche di mettere in comune conoscenze e esperienze, sviluppando appieno le proprie capacità imprenditoriali, come in una sorta di incubatore autogestito”.

“Secondo gli ultimi dati Istat le imprese toscane high-tech hanno vivacizzato il mercato del lavoro regionale anche per la capacità di generare occupazione maggiormente qualificata: sia gli addetti alle attività di ricerca e sviluppo (+3,6% nell’ultimo biennio) sia il numero di addetti laureati in discipline scientifiche e tecnologiche (+6,0%) sono infatti cresciuti al di sopra della media complessiva (+2,1% l’occupazione complessiva nel biennio 2010-2011).- ha spiegato Pescarolo – Ma in generale resta il bisogno fondamentale di elevare il livello di produttività il nostro vero problema è alzare la produttività, nell’industria come nei servizi, offrendo prestazioni sempre qualificate”.

“Il Gal di Firenze Prato si occupa di promuovere l’innovazione e della crescita economica delle aree rurali: tra maggio 2010 e dicembre 2011 siamo riusciti a erogare 6 milioni di euro di contributi per aziende agricole e enti locali in ambito di sviluppo rurale”, ha illustrato Romagnoli.