Ferrucci e Tortolini: “Un dibattito sulla paura mentre la crisi incalza”

Intervento di Ivan Ferrucci, responsabile Economia e Lavoro del Pd Toscana,
e Matteo Tortolini, Coordinatore Area Politiche del Territorio Pd Toscana
Corriere Fiorentino del 20 ottobre 2011

Il governo riformista della nostra Regione si è fondato su un patto tra lavoro, impresa privata e piani pubblici. Lo ha fatto a vari livelli per la ricostruzione post bellica, per il consolidamento di un sistema industriale, per lo sviluppo delle piccole e medie imprese e se oggi la nostra regione a differenza di altre presenta una armatura urbana facilmente leggibile lo si deve allo strumento del piano pubblico attivato anche tramite investimenti privati. Ci sono tantissimi esempi nella nostra regione di buon governo, che hanno creato, nel rispetto dell’ambiente e del paesaggio, un tessuto economico e sociale portando la nostra regione tra le più avanzate del Paese. Tornare indietro oggi ci parrebbe davvero curioso in un tempo dove, semmai, c’è la necessità di un nuovo patto sociale, perché il tema vero è ricostruire un’alleanza tra impresa, lavoro e territorio per fronteggiare la crisi, per contrastare la rendita a favore del reddito, per sfidare i conservatorismi di un appagamento regionale che è il vero problema toscano. Per questo serve una maggiore capacità progettuale che definisca chiari obbiettivi, per definire il nostro futuro.

L’identità dei luoghi, la conservazione del paesaggio non può che essere attiva, dinamica, frutto di una cultura di governo che quando trasforma il territorio lo fa sulla base di un piano pubblico capace di sfidare positivamente chi investe a partire dal recupero di ciò che c’è e sul nuovo avendo la forza di alzare l’asticella della qualità, della salvaguardia dell’ambiente, dell’innovazione, progettuale e produttiva. Spesso si assiste a grandi discussioni guidate dalla paura più che dalla volontà di misurarsi nel merito sui problemi e intanto la realtà corre e non aspetta certo noi. La semplificazione delle procedure di pianificazione, il governo dei diritti edificatori per il contrasto alla rendita, la valutazione dei piani, un sistema strutturalmente incentivante per la redazione di piani strutturali realmente strategici e sovra comunali, una pratica partecipativa che si accompagni alla responsabilità rafforzando così la politica, la democrazia e le assemblee elettive, presuppongono una chiara linea di governo ed una intensa cooperazione istituzionale per non ritrovarsi sempre ad accendere i riflettori solo su casi puntuali e vicende specifiche. Più chiara e di respiro sarà l’impronta di governo su questi temi e più agilmente sfuggiremo a dibattiti certamente evocativi tra privato sì o privato no, oppure tra paesaggio e sviluppo, ma lontani anni luce da quella larga parte della società che soffre drammaticamente la crisi e che spesso vede la politica discutere più delle proprie convinzioni anziché tentare di risolvere i problemi.

Ivan Ferrucci

Matteo Tortolini