Aeroporti, Zappacosta: “La Toscana non può permettersi altri ritardi infrastrutturali. Avanti con integrazione rispettando i parametri del Pit”

carmine-zappacosta12 maggio 2014 – “La Toscana non può permettersi altri ritardi nello sviluppo infrastrutturale, di cui il sistema aeroportuale e la viabilità lungo la costa sono pilastri fondamentali. Serve continuare sulla strada indicata da quanto predisposto nel Pit per potenziare gli aeroporti di Pisa e Firenze in modo armonico con ricadute che saranno positive per entrambe le realtà. Anche perché è difficile immaginare che il privato che dovrebbe spendere decine di milioni di euro per comprare due scali poi ne ‘distrugga’ uno, tra l’altro quello più avviato e il primo che ha attirato il suo interesse. Gli esponenti politici del PD a tutti i livelli devono avvertire la responsabilità di evitare ulteriori ritardi su questo fronte”. Così interviene sulla questione dell’integrazione aeroportuale del Galilei e del Vespucci il responsabile Infrastrutture del Pd toscano Carmine Zappacosta.

“Oggi – continua Zappacosta – dopo anni in cui si è parlato di privatizzare l’aeroporto di Pisa, già nel 2002 il Comune si esprimeva in questo senso, e nei quali si è assodato che la potenzialità di crescita dei passeggeri in Toscana può superare ampiamente gli 11 milioni di unità, di cui 4,5 milioni di passeggeri per Peretola e 6,5 milioni per Pisa, non ci si può fermare all’ultimo miglio per diffidenze o per mancanza di chiarezza. La classe dirigente della Toscana non può permetterselo. All’interno del PD regionale vi è un lavoro serrato affinchè l’obiettivo venga conseguito e alla fine, a fronte dei tanti punti di vista espressi ai vari livelli da tante personalità politiche, talvolta in maniera azzardata, conterà la progettualità concreta con tutte le garanzie del caso e i fatti che ne conseguiranno. Posizioni di strumentalità politica, siano esse correntizie o campaniliste, devono lasciare spazio a ragionamenti di merito a cui da sempre ci hanno abituato molte delle stesse personalità del PD che stanno attualmente ricoprendo ruoli istituzionali importanti e che oggi su questa vicenda sembrano distanti. In tutto questo il Pd regionale, così come già in atto, non rifugge da un percorso partecipato negli organismi del partito che coinvolgerà i coordinamenti territoriali”.

“E nell’interesse generale ritengo – spiega il responsabile infrastrutture del Pd toscano – che si debba procedere cercando di ottenere anche garanzie scritte sul fatto che l’integrazione dei due scali avvenga attraverso un master plan congiunto con sopra descritte in modo chiaro le diversità di impiego dei due scali, con le specificità di cui si parla da tempo: un city airport per Firenze mentre low cost e voli a lunga tratta concentrati su Pisa. Che sia esplicitata la monodirezionalità dell’utilizzo della pista di Peretola e che le riserve economiche accumulate dalle attuali due società vengano reinvestite in futuro in modo separato a vantaggio dei rispettivi scali. Così facendo Pisa non dovrà temere l’integrazione con Adf. Su questa strada si potranno cogliere le opportunità di crescita date da un sistema integrato che darebbe alla Toscana ampi margini di crescita, sviluppo e soprattutto lavoro. A questo obbiettivo però – sottolinea Zappacosta – si deve giungere considerando prioritario il potenziamento anche di altre infrastrutture per dotare la regione di assi viari e collegamenti ferroviari che migliorino la mobilità generale tra l’area fiorentina e la costa”.